Il progetto Prisma porterà il tessile pratese nell’Industria 4.0

Prisma è un’iniziativa che durerà dal 2021 al 2024 e prevede una serie di attività finalizzate al trasferimento tecnologico delle tecnologie emergenti – Internet of Things, Intelligenza Artificiale, Blockchain e 5G – verso le imprese italiane del settore tessile-moda.

Pubblicato il 28 Gen 2022

output_media

L’area di Prato è uno dei “cuori” dell’industria tessile italiana: quest’importante realtà vuole ora sincronizzare i suoi battiti con l’industria 4.0 grazie all’iniziativa Prisma – Prato Industrial SMart Accelerator.

Prisma è un progetto che ha una durata di 4 anni, dal 2021 al 2024, e prevede tutta una serie di attività finalizzate al trasferimento tecnologico delle tecnologie emergenti – Internet of Things, Intelligenza Artificiale, Blockchain e 5G – verso le imprese italiane del settore tessile-moda.

Un distretto importante

Il polo di Prato conta 3.500 imprese tessili e mantiene il primato di essere il più grande d’Italia e d’Europa. Considerando anche le oltre 4mila aziende del settore fast fashion si arriva a un’altra percentuale rimarchevole: le due realtà assorbono l’82% degli addetti di tutto il settore manifatturiero locale.

Questo distretto tessile locale dà occupazione a 18.660 addetti, il 16% del totale italiano del comparto, e rappresenta in valore il 15% del totale dell’export del settore con 1,5 miliardi di euro.

Gli addetti delle imprese attive nel settore dell’abbigliamento sono l’11% del totale, ammontando a 21.615 unità lavoro. Prisma intende anche catturare il contributo positivo che le reti 5G daranno al PIL italiano: il Centro Studi TIM stima un aumento di 393 miliardi di euro entro il 2040 e la sua diffusione nella manifattura italiana incrementerà la produttività di circa l’1% l’anno, aumentandone il valore aggiunto fino a 2,5 miliardi l’anno a partire dal 2025.

Gli importanti obiettivi di Prisma

Prisma ha l’obiettivo generale di rendere il settore tessile-moda italiano, un importante rappresentante del Made in Italy nel mondo, più competitivo e efficiente attraverso il trasferimento tecnologico.

Questo aumento dell’efficienza ha le potenzialità di accrescere il valore aggiunto del settore attraverso un miglior utilizzo delle risorse, aumentando la ricchezza prodotta e generando nuove imprese e posti di lavoro qualificati.

Scendendo nel dettaglio il progetto vuole creare un centro di trasferimento tecnologico denominato “Casa delle Tecnologie PRISMA – PRato Industrial SMart Accelerator”. Si punta inoltre alle realizzazione di progetti di ricerca e sperimentazione frutto dell’impegno congiunto di Università, centri di ricerca e imprese per lo sviluppo di soluzioni basate sulle tecnologie emergenti e sul 5G.

Prisma vuole essere anche incubatore e acceleratore di start-up con progetti a sostegno del settore tessile-moda negli ambiti dell’Internet of Things, dell’Intelligenza Artificiale e dei Blockchain. Il tutto sarà finalizzato al trasferimento tecnologico verso le imprese manifatturiere a sostegno dell’innovazione, della competitività e dell’occupazione.

Fra startup e università

La prima Call si è conclusa il 27 ottobre 2021 con la presentazione, nell’Aula Magna del PIN, il Polo Universitario Città di Prato, delle 5 startup selezionate. Esse accederanno a un percorso di accelerazione di 12 mesi durante i quali otterranno supporto mirato per migliorare le pratiche manageriali, lo sviluppo commerciale, l’analisi dei nuovi mercati, il networking e la promozione.

Nello stesso tempo parteciperanno alle attività della Casa delle Tecnologie Emergenti Prisma per lavorare strategicamente con le imprese del territorio.

Il raccordo fra ricerca industriale e sperimentazione sarà facilitata da un audit tecnologico che individuerà le esigenze di innovazione manifeste (e anche quelle non evidenti) delle Pmi locali.

Le possibili integrazioni fra le innovazioni delle startup e le attività delle imprese saranno investigate e identificate grazie ai partner accademici e tecnico-scientifici di PRISMA. Citiamo i ricercatori del Polo Universitario Città di Prato, del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Firenze, dell’Istituto Nazionale di Ottica del CNR, Next Technology Tecnotessile, Estracom e Sviluppo Toscana.

Aiuto anche per i bandi annuali

Oltre alle attività formative di workshop, seminari e laboratori, le aziende saranno supportate nella partecipazione ai bandi annuali di CTE Prisma (il primo si è concluso il 30 novembre 2021) che sosterranno i migliori progetti di ricerca e sviluppo. Queste iniziative congiunte tra università, centri di ricerca e imprese, finalizzate a ottenere soluzioni industriali basate su 5G e tecnologie emergenti, accederanno al bando purché dimostrino di poter essere suscettibile di Technology readiness level, una metodologia per la valutazione del grado di maturità di una tecnologia.

Prisma è stato selezionato dal Ministero dello Sviluppo economico per ricevere un finanziamento di 2,72 milioni di euro, sui 25 milioni totali ripartiti fra le città selezionate per il progetto Casa delle Tecnologie Emergenti, all’interno del Programma di supporto alle tecnologie emergenti 5G di cui al decreto MISE del 26 marzo 2019. Notiamo che Prato è al terzo posto in Italia per numero di edifici raggiunti dalla banda larga Fiber to the home – FTTH ed è stata selezionata dal Governo nel 2017 fra le città per la sperimentazione 5G.

Le prime vincitrici

I laboratori di ricerca saranno ospitati nel Polo Universitario PIN di Prato, mentre gli spazi di coworking in via Pistoiese ospiterannole cinque startup vincitrici della prima call. Si tratta di Binoocle, che ha realizzato il software KooneTX specifico per l’industria tessile e basato su Intelligenza Artificiale, Data Science e Blockchain. Computer vision e sensoristica mapperanno spazi e oggetti della produzione e, grazie al machine learning, l’azienda potrà eseguire controlli qualità automatizzati per i tessuti, ottimizzando i processi interni. La blockchain sarà usata per codificare e certificare tutti i processi della filiera per garantirne l’autenticità, le proprietà e la sostenibilità.

Himatex propone invece Hegoplan – Human Ego Planning – che, a partire da una foto e con l’aiuto di Big data, Intelligenza artificiale e Machine learning, estrapola le dimensioni del corpo in modo che l’utilizzatore possa scegliere modello, taglia e tessuto dell’abito in pochi secondi, riducendo il rischio di reso del 40%. Il venditore riceverà l’ordine attraverso un portale dedicato insieme a un supporto alla produzione che comprende ordini, controllo di produzione e altro ancora.

iProd è una software house che fornisce una Manufacturing optimization platform (Mop) che contiene i processi gestionali dell’azienda avvalendosi si tecnologie IoT, Intelligenza Artificiale e Cloud. Si crea così un ambiente virtuale di collaborazione e flussi informativi interni ed esterni, provenienti dalle aziende della filiera. La piattaforma è integrabile con i macchinari tipici dell’industria tessile e supporta la progressiva digitalizzazione, la gestione centralizzata e l’ottimizzazione della catena di fornitura.

Nextome propone invece una soluzione di indoor location per la navigazione che permette raggiungere una destinazione all’interno di un edificio. È una tecnologia scalabile, facile da installare e funziona con la capacità di calcolo di uno smartphone. Compatibile con connessione 5G, utilizza l’Intelligenza Artificiale e promette di facilitare la collaborazione tra colleghi e ottimizzare il rapporto uomo-macchina.

Pikkart è composta da Pikkart AR Discover, che riconosce oggetti in contesto e associa schede informative, immagini, video ed elementi 3D. È impiegabile nell’Industria 4.0, consentendo l’accesso ai dati IoT dei macchinario della filiera. Pikkart AR logo associa invece diverse esperienze di realtà aumentata alla stessa immagine ed è quindi utile, per esempio, nel tracciamento del prodotto. Pikkart supporta l’anti-contraffazione ma è utilizzabile anche per la brand awarness e del marketing su packaging.

Valuta la qualità di questo articolo

A
Nicodemo Angì

Metà etrusco e metà magno-greco, interessato alle onde (sonore, elettriche, luminose e… del mare) e di ingranaggi, motori e circuiti. Da sempre appassionato di auto e moto, nasco con i veicoli “analogici” a carburatore e mi interesso delle automobili connesse, elettriche e digitali.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 3