Compliance

Enterprise Digital Twin: Compliance e Corporate governance con il gemello digitale

Con le tecnologie presenti sul mercato è possibile creare un gemello digitale enterprise gestendo in un’unica piattaforma mappature, strutture dati omogenee e reportistica automatica relative a tutti gli elementi organizzativi e sistemici in gioco.

Pubblicato il 09 Dic 2021

Francesco Blafo

Head of NEXiD Consulting

enterorise digital twin


Le persone che, all’interno delle aziende, lavorano nelle funzioni di Corporate governance, oggi si trovano ad affrontare un paradosso: esse hanno realizzato in azienda progetti di trasformazione digitale di varia entità e importanza, a volte con risultati più che eccellenti; tuttavia, il know-how relativo a questi progetti, agli impatti che ne sono derivati, al valore dei risultati raggiunti, è nella maggior parte dei casi presente solo su presentazioni, fogli di lavoro, file Pdf e, ovviamente, montagne di e-mail. Occorre sempre di più che tutti gli elementi organizzativi e di governance vengano invece gestiti in maniera evoluta e integrata, con il supporto di appropriati strumenti tecnologici. Ciò è possibile con un Enterprise Digital Twin.

L’importanza dei tool nella trasformazione digitale

Nella maggior parte dei casi, un progetto di trasformazione digitale presenta le seguenti caratteristiche:

– trasformazione di processi operativi, con conseguente necessità di mappatura e analisi da parte delle funzioni organizzative d’azienda;

– nuovi rischi e controlli di Compliance, da identificare, valutare, monitorare e auditare, da parte delle funzioni di controllo d’azienda;

– impatti sui sistemi informativi aziendali da identificare, valutare e monitorare da parte delle funzioni IT d’azienda;

– nuove logiche aziendali di gestione del dato e condivisione delle informazioni.

Esistono alcuni casi, più o meno virtuosi, di aziende che, nell’ambito della trasformazione digitale degli ultimi anni, hanno adottato diverse tipologie di tool a supporto di alcune delle attività di Corporate governance, nello specifico:

–    per la mappatura dei processi aziendali;

–    per il dimensionamento degli organici, il calcolo e la gestione dei carichi di lavoro;

–    di workflow automation;

–    di gestione documentale e archiviazione sostitutiva;

–    di business intelligence e data analytics.

Diverse aziende, incluse le più virtuose, hanno introdotto in azienda più d’uno di questi tool, ma con un livello di integrazione tra gli stessi tendenzialmente esiguo e trascurabile.

Per tutti questi motivi, la Governance d’azienda, ad oggi, è ancora un’attività completamente destrutturata, disomogenea, e svolta da funzioni (organizzative, di controllo, e IT) che hanno skill diverse e molto spesso parlano linguaggi altrettanto diversi a livello di business e hanno altresì mindset completamente differenti tra loro.

Tutte le opportunità dell’Enterprise Digital Twin

Quale potrebbe essere una via d’uscita dalla disomogeneità e destrutturalizzazione? Come rendere più efficiente il lavoro in azienda per le funzioni coinvolte nella governance?

La risposta è molto semplice: aggiungere alla lista dei progetti di trasformazione digitale della propria azienda, la realizzazione di un Enterprise Digital Twin.

Il concetto di Digital Twin fu introdotto da Michael Grieves, capo degli scienziati del Florida Institute of Technology che, nel 2001, descriveva il gemello digitale come l’equivalente virtuale e digitale di un prodotto fisico.

Negli anni, in ambito industriale e manifatturiero, ha preso sempre più piede l’utilizzo di Digital Twin di componentistica fisica, realizzati in realtà aumentata e realtà virtuale, integrate di logiche di analytics e gestione del dato, ai fini del monitoraggio, della progettazione, della manutenzione e del governo da remoto e in sicurezza. Pensiamo, per esempio, alla possibilità di eseguire dei test e simulazioni sulla componentistica nel mondo delle centrali nucleari.

Nell’ultimo decennio, con il dilagare del concetto di sostenibilità, e la possibilità di misurare con l’IoT i dati energetici e ambientali, il concetto di Digital Twin si è evoluto al mondo energetico e dei building, determinando l’implementazione di Digital Twin degli edifici per gestire dati energetici, analizzarli e utilizzare dell’intelligenza artificiale per governarli e fare previsioni e simulazioni avanzate.

Più recentemente, anche il mondo del luxury ha adottato l’uso dei Digital Twin, fornendo al cliente gemelli digitali di wearable items (orologi, vestiti, e altri articoli ambito fashion), e mezzi di trasporto (supercar e supermoto) sia in fase di prototipazione iniziale che in fase di prova e testing.

Oggi, con le tecnologie che il mercato ci mette a disposizione, è possibile creare un Digital Twin a livello Enterprise, gestendo in un’unica piattaforma mappature, strutture dati omogenee e reportistica automatica relative a tutti gli elementi organizzativi e sistemici in gioco:

  • processi aziendali, operativi e applicativi;
  • architetture HW e applicazioni SW;
  • Sistema di controllo Interno;
  • Compliance normative e relativi adempimenti;
  • Compliance IT e relativi adempimenti;
  • rischi;
  • controlli;
  • test di Compliance e di Audit e relativi piani;
  • gestione dei progetti;
  • Customer journey;
  • Business continuity;
  • sostenibilità rispetto agli ESG goals;

Tutte le entità appartenenti ai mondi di cui sopra (e.g. i requisiti imposti da una norma, un server applicativo, l’attività di un processo, ecc.), in un Enterprise Digital Twin, sono gestibili come dati elementari, correlabili tra loro secondo regole metodologiche prestabilite, seppur la loro natura sia così disomogenea.

Ma non solo: il metamodello dei dati di un Enterprise Digital Twin è correlabile a fonti dati esterne, agganciando così l’Enterprise Digital Twin al mondo reale, abilitando possibilità come il Process mining, l’automazione delle attività di Risk assessment, e l’implementazione operativa di piani di progetto/continuità operativa che oggi risiedono solo su corposi documenti testuali e qualche presentazione.

Inoltre, si possono realizzare reportistica automatica e Business intelligence a piacere, avendo la garanzia che le funzioni organizzative, di controllo e IT d’azienda operino su una base informativa unica e trasversale, in cui anche informazioni legate a mondi così diversi ma interconnessi siano gestite in maniera integrata alle altre.

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Tutto parte dai processi

L’errore che molte aziende tendono a fare, è cercare di affrontare tematiche di governance e trasformazione digitale, senza affrontare prima la tematica relativa ai propri processi aziendali. Solo un approccio a partire da una appropriata mappatura dei processi aziendali e delle varie informazioni ad essi interconnesse possono abilitare la realizzazione di un Enterprise Digital Twin. L’attività di un processo aziendale dovrebbe essere la base informativa a cui correlare tutti gli altri elementi organizzativi, primi tra tutti i rischi.

Enterprise Digital Twin: la Compliance da obbligo a opportunità

Tra le significative opportunità che un Enterprise Digital Twin può abilitare, c’è quella dell’alleggerire in maniera significativa gli aspetti di compliance, storicamente visti da molti attori aziendali, come un appesantimento all’operatività.

La complessità normativa crescente a cui stiamo assistendo oggi, sta comportando una sempre maggiore necessità di convergenza delle competenze tra funzioni, come accennato prima, disomogenee.

Per esempio, molte persone che lavorano per funzioni IT d’azienda si trovano sempre più a fare i conti con aspetti legati alla conformità alla legge e alla gestione del rischio. Allo stesso modo, persone appartenenti alle funzioni Compliance, tipicamente con profili “legal”, devono fronteggiare aspetti di natura tecnologica, su cui spesso non hanno competenza.

Ecco, quindi, che un Enterprise Digital Twin potrebbe essere lo strumento con cui si possa abilitare interscambio informativo e cooperazione tra due mondi come l’IT e la Compliance, storicamente così divergenti, e a cui il mercato del lavoro di oggi richiede sempre più di convergere.

Conclusioni

Abbiamo voluto fare un invito alla riflessione a tutti i lettori che lavorano nelle funzioni Organizzazione, Risk management, Compliance, Marketing e comunicazione, Internal audit, Sistemi informativi, e in qualche modo contribuiscono alla Governance della propria azienda.

Occorre che la Corporate governance sia affrontata sempre più in maniera integrata, e con gli adeguati strumenti tecnologici a supporto. L’utilizzo di strumenti come fogli di lavoro e presentazioni non è trasformazione digitale a tutti gli effetti; dotarsi di un Enterprise Digital Twin lo è.

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Francesco Blafo
Head of NEXiD Consulting

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