Come cambia la logistica nell’era di Industry 4.0

Pubblicato il 31 Gen 2018

I processi logistici si basano in larga misura su dati coerenti e affidabili immediatamente disponibili


di Alessandro Canciani, Sales Manager Logistics Automation, Sick SpA

Digitalizzazione, networking, cloud computing, sicurezza dei dati: la quarta rivoluzione industriale è in corso anche per la logistica, che esige informazioni tempestive e coerenti. La disponibilità delle caratteristiche logistiche degli oggetti tra tutti i membri della supply chain offre un ottimo potenziale per aumentare l’efficienza. Il prerequisito per raggiungere questo obiettivo, però, è un’infrastruttura di dati protetta, regolata e standardizzata sotto tutti i punti di vista.

La logistica è uno dei settori che può trarre vantaggio dalle possibilità offerte da un’infrastruttura dati sicura, perché i processi logistici si affidano a dati coerenti e affidabili, disponibili in tempi brevi e, soprattutto, basati sulle caratteristiche degli oggetti.

Perché è importante condividere i dati lungo la supply chain

Se si esamina il livello attuale di automazione, la maggior parte dei sistemi di gestione e di logistica funziona con un codice identificativo, come ad esempio un codice componente, una caratteristica geometrica oppure il peso. Le caratteristiche di prodotti, scatole, pallet o altri contenitori vengono registrate tipicamente nelle aree destinate alle merci in entrata o in uscita nei centri logistici o di smistamento. La loro disponibilità lungo la supply chain è tuttavia limitata dai confini aziendali e molto spesso sono ancora movimentati manualmente (e, quindi, è soggetta a potenziali errori).

Di conseguenza, sono molto rare le volte in cui i dati master dei materiali e le proprietà degli oggetti vengono messi a disposizione della catena di fornitura in maniera proattiva; a ciò va aggiunto il fatto che le questioni relative alla struttura, al linguaggio, ai diritti di proprietà e alla sicurezza dei dati devono ancora essere chiarite.

Se le informazioni non vengono fornite, possono verificarsi seri problemi. Mettiamo il caso, ad esempio, che un fornitore modifichi la proprietà dell’oggetto “Contenuto” sul valore “10% in più di contenuto” senza informare i responsabili della logistica delle operazioni a valle da fare: si avrà un impatto negativo sulla gestione automatizzata e sul processo logistico. Di conseguenza, non sarà possibile utilizzare i contenitori e le dimensioni di stoccaggio previsti, e i suggerimenti inesatti nell’area di stoccaggio innescheranno trasferimenti di scorte, mentre le unità di spedizione varieranno in termini di dimensione e peso. Questo dimostra perché sarà necessario, in futuro, rendere tali dati disponibili a tutti gli attori della supply chain su una piattaforma sicura, consentendo loro di ottimizzare i rispettivi specifici processi.

Focalizzarsi sul beneficio globale

Quando parliamo di sistemi e processi logistici moderni, i requisiti di “throughput” e “versatilità” sembrano difficili da conciliare. Per meglio soddisfare queste esigenze, occorreranno soluzioni di automazione che non garantiscano semplicemente informazioni ottimizzate a livello locale, ad esempio per un magazzino automatizzato, ma che offrano anche vantaggi a livello globale per l’intera supply chain. Ciò significa che in futuro saranno necessarie ulteriori informazioni sugli oggetti, e queste dovranno essere disponibili liberamente e prontamente in ogni punto della catena di fornitura.

La registrazione di queste informazioni supplementari è comunque solo una parte del lavoro; è anche necessario avere standard coerenti per la memorizzazione e l’archiviazione dei dati relativi agli oggetti, anche al di fuori dell’ambito aziendale. Per citare solo alcuni aspetti, ciò comporterà la standardizzazione degli archivi dei dati principali, regole per la gestione di eventuali modifiche dei dati e regole per la disponibilità in tempo reale, l’autenticità e i diritti di proprietà dei dati e, soprattutto, una chiara definizione della sicurezza dei dati. Le aziende renderanno disponibili i propri dati soltanto quando potranno essere sicure della sicurezza dell’infrastruttura dei dati stessi. Ma come può una rete che intende essere aperta, diventare più sicura possibile pur restando accessibile?

Migliore efficienza e nuovi modelli di business

La conoscenza delle proprietà di più oggetti consente di svolgere più processi di movimentazione e di logistica. Quando i dati, ad esempio il contenuto di imballaggi o il modello di caricamento di un pallet, vengono registrati per la prima volta e sono disponibili in un’infrastruttura di dati sicura, non è necessario raccoglierli ripetutamente lungo la catena di fornitura, come accade oggigiorno. È quindi sufficiente verificare i dati prima di ogni passaggio. I destinatari dei beni possono accedere al cloud, controllare i dettagli delle loro spedizioni, ad esempio il modello di caricamento di un pallet prima della depalletizzazione dei pallet non smistati o il posizionamento del contenitore per il “bin picking”, e adottare misure proattive. Ciò non solo offre nuove opportunità di creare valore in termini di logistica, ma genera nuovi modelli di business con elevata complessità di processo, come ad esempio nell’e-commerce, nelle vendite multicanale o nelle catene di fornitura ad ampio raggio.

Quali tecnologie?

La base per ottenere questo è costituita da sensori intelligenti, a cui bisogna associare sistemi e soluzioni software in grado di raccogliere sia i dati master sia le proprietà aggiuntive di oggetti al livello qualitativo richiesto, elaborando queste ultime e renderle disponibili nel cloud in forma globale o semplificata. Camere matriciali o lineari, così come sensori di visione 2D e 3D, consentono di identificare codici a barre, codici 2D, cifre e caratteri oltre che dimensioni geometriche di un oggetto da registrare. Tecnologie basate su scanner laser sono in grado di rilevare il volume e le geometrie di caricamento di pacchi, scatole e flayer. Ad esempio, l’altezza e la larghezza dei pallet possono essere registrate con sensori di visione 3D o griglie luminose costituite da barriere di misura infrarosse. Gate RFID permettono di rilevare automaticamente il carico/scarico dei veicoli nelle fase di inbound ed outbound. Antenne RFID collegate ad un interrogatore e ad un web server integrato forniscono una connessione diretta all’infrastruttura dati industriale.

Nuovi servizi di logistica grazie alla digitalizzazione

Il futuro della logistica si trova nella digitalizzazione end-to-end, che offrirà un nuovo potenziale per la valorizzazione e la creazione di nuovi modelli di business. L’utilizzo di sensori intelligenti permette già ora la registrazione, la raccolta, la valutazione e la fornitura di informazioni e dati sulle merci in transito. Tuttavia, il suo valore reale si evidenzia solo quando tutti i partner coinvolti nella supply chain possono contare sulla sicurezza nel fornire, condividere e accedere a questi dati.

Il software Package Analytics di Sick consente un monitoraggio completo delle prestazioni del sistema in tempo reale tramite sistemi logistici automatizzati

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Redazione

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