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Per il 2025 il piano Transizione 4.0, strumento chiave per la modernizzazione delle imprese italiane, sarà fortemente ridimensionato. Nella legge di bilancio entra un emendamento che elimina completamente l'incentivo sui beni immateriali e introduce un limite di spesa pubblica di 2,2 miliardi di euro che difficilmente potrà coprire la misura per tutto l'anno. Il pur corretto obiettivo di razionalizzare la spesa rischia di frenare il processo di innovazione delle imprese italiane? | | | |
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Ecco l'emendamento del Governo che migliora e semplifica il piano Transizione 5.0. C'è la cumulabilità totale con altri incentivi, l'aumento del primo scaglione da 2,5 a 10 milioni, la semplificazione del calcolo del risparmio per i beni strumentali obsoleti, ci sono anche semplificazioni per i progetti gestiti dalle ESCo. Manca l'aumento delle aliquote (assorbito dalla cumulabilità estesa), la mini proroga per la chiusura dei progetti e non ci sono ancora interventi sul fronte del DNSH. Il testo dell'emendamento e tutte le novità spiegate da Marco Calabrò, capo della segreteria tecnica del ministro delle Imprese e del Made in Italy. | | | |
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L'industria italiana delle macchine utensili, robot e automazione chiuderà il 2024 con un calo dell'11,4% del valore della produzione a quota 6,74 miliardi di euro, tornando così sui valori del 2016. Un calo peggiore rispetto alle aspettative e frutto del crollo della domanda interna. | | | |
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ROBOTICA, AI E AUTOMAZIONE
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L'Europa rischia di perdere terreno nel campo della robotica a causa della mancanza di politiche di sostegno e di investimenti eccessivamente focalizzati sull'intelligenza artificiale. Ecco il piano d'azione di euRobotics, l'associazione che rappresenta tutti gli attori del settore robotico in Europa, per evitare una situazione che potrebbe avere gravi conseguenze per la competitività, l'occupazione e la crescita economica del continente. | | | |
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TECNOLOGIE PER LA SICUREZZa | | | |
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l'indagine di Confindustria
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Oltre due terzi delle imprese italiane faticano a trovare profili adeguati in molti settori strategici, segno di un forte disallineamento tra competenze richieste e offerte. Il gap è marcato soprattutto nei settori chiave della transizione digitale, internazionalizzazione e transizione green. E il mismatch di competenze è particolarmente acuto nell'industria, dove si tocca il 70%. | | | |
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