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Transizione 5.0, più della metà degli imprenditori pianifica investimenti per la riduzione dei consumi energetici

L’Osservatorio Mecspe rileva che quasi la metà degli imprenditori italiani vede positivamente il Piano Transizione 5.0, con un terzo delle aziende manifatturiere pronte a sfruttare i nuovi incentivi entro l’anno per avanzare nella transizione ecologica. Mentre il 54% degli imprenditori pianifica investimenti in beni strumentali per l’efficienza energetica, emerge ancora la necessità di migliorare la sostenibilità aziendale. Mecspe, la fiera dell’innovazione manifatturiera, tornerà nel marzo 2025 a BolognaFiere, focalizzandosi su sostenibilità, innovazione e formazione per supportare la transizione digitale ed ecologica del settore.

Pubblicato il 06 Nov 2024

Immagine di buffaloboy da Shutterstock


Quasi la metà degli imprenditori ha espresso un parere positivo sulle misure contenute nel Piano Transizione 5.0, e quasi un terzo delle aziende italiane del manifatturiero è già pronto ad avvalersi dei nuovi incentivi 5.0 entro fine anno per cavalcare la transizione ecologica: è lo scenario delineato dall’Osservatorio di Mecspe sull’industria manifatturiera italiana.

La ricerca, che ha coinvolto oltre 1500 imprese della manifattura, è relativa al II quadrimestre 2024, poco dopo l’approvazione definitiva del Piano Transizione 5.0 da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).

Il Piano prevede un investimento complessivo di 6,3 miliardi di euro per le aziende che scelgono di investire in progetti innovativi volti alla riduzione dei consumi energetici e alla digitalizzazione.

Transizione 5.0, come si stanno muovendo le imprese che pianificano investimenti

In un momento in cui il manifatturiero sta affrontando diverse criticità congiunturali, sono molti gli imprenditori che considerando positivamente queste misure. Il 16% degli intervistati, infatti, ritiene che potranno rappresentare una svolta per la sostenibilità aziendale o che avranno un impatto positivo sul settore (31%), anche se sarebbe necessario investire ancora di più.

L’Osservatorio evidenzia che più della metà (54%) degli imprenditori pianifica investimenti in beni strumentali materiali e immateriali per la riduzione dei consumi energetici.

Un terzo di loro investirà invece in impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e stoccaggio dell’energia, mentre il 37% investirà sicuramente in formazione del personale per l’acquisizione di competenze nelle tecnologie rilevanti per l’attuazione della transizione digitale ed energetica.

La sostenibilità rimane centrale per le imprese italiane. Tuttavia, solo un terzo di loro si sente realmente sostenibile, mentre il 44% si ritiene mediamente sostenibile, evidenziando che vi è ancora lavoro da fare per ridurre l’impatto ambientale del tessuto manifatturiero italiano.

Appuntamento a marzo con l’edizione 2025 di Mecspe

In questo contesto Mecspe, la fiera dedicata all’innovazione per il settore manifatturiero organizzata da Senaf, si prepara a tornare a BolognaFiere dal 5 al 7 marzo 2025, con un programma che dedica ampio spazio alla sostenibilità, con un focus particolare sulla transizione ecologica in atto, senza tralasciare tematiche come innovazione e formazione, centrali per perseguire una svolta sostenibile.

“Le imprese italiane stanno affrontando un momento cruciale: il Piano Transizione 5.0 rappresenta una grande opportunità per tutte le aziende che vogliono puntare su innovazione e sostenibilità”, commenta Maruska Sabato, Project Manager di Mecspe.

“Mecspe continua a essere un appuntamento imprescindibile per il settore, un momento dedicato al confronto e alla crescita, volto a comprendere come affrontare al meglio la transizione digitale ed ecologica, sfruttando al massimo le opportunità fornite dai nuovi incentivi per un futuro dell’industria più competitivo e responsabile”, aggiunge.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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