Timida ripresa per l’industria, ma resta una situazione di debolezza

Primi timidi segnali per fatturato e ordini, si interrompe la fase negativa durata tre mesi, ma l’industria italiana resta debole.

Pubblicato il 19 Nov 2019

Fatturato e ordinativi settembre 2019

Dopo tre mesi di cali consecutivi arriva, finalmente un primo segno positivo, a livello congiunturale (+0,2%), per il sistema produttivo italiano. Un dato che, comunque, non cambia una situazione di debolezza delle vendite dell’industria in senso stretto, che registra una diminuzione a livello trimestrale.

A settembre l’Istat stima che il fatturato dell’industria aumenti in termini congiunturali dello 0,2%. Nel terzo trimestre l’indice complessivo è invece diminuito dello 0,7% rispetto al secondo trimestre. Anche gli ordinativi registrano a settembre un incremento congiunturale (+1,0%), mentre il terzo trimestre del 2019 è in diminuzione dell’1,7% rispetto al trimestre precedente.

Cresce il mercato interno e aumentano beni di consumo e beni intermedi

La dinamica congiunturale del fatturato, spiega la nota dell’Istat, è la sintesi di una modesta crescita del mercato interno (+0,4%) e di una lieve diminuzione di quello estero (-0,3%). Per gli ordinativi l’incremento congiunturale riflette un aumento delle commesse provenienti da entrambi i mercati, meno ampio per il mercato interno (+0,7%) e più marcato per quello estero (+1,5%).

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a settembre gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale dell’1,2% per i beni di consumo e dello 0,7% per i beni intermedi, una trascurabile flessione (-0,1%) per l’energia e una più marcata riduzione dell’1,7% per i beni strumentali.

Cala il fatturato totale, cresce il farmaceutico, crollano i mezzi di trasporto

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di settembre 2018), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali dell’1,6%, con cali dell’1,5% sul mercato interno e del 2,0% sul quello estero.

Con riferimento al comparto manifatturiero, l’industria farmaceutica registra la crescita tendenziale più rilevante (+8,2%), mentre l’industria mezzi di trasporto mostra il calo maggiore (-6,1%).

In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi aumenta dello 0,3%, con andamenti speculari per i due mercati (+2,3% quello interno e -2,3% quello estero). La maggiore crescita tendenziale si registra nel settore delle apparecchiature elettriche e non (+21,4%), mentre il peggior risultato si rileva nell’industria dei mezzi di trasporto (-20,0%).

L’analisi: si interrompe calo congiunturale ma settore resta debole

“Il lieve incremento registrato a settembre – spiega Istat nel commento alla nota – interrompe il calo congiunturale del fatturato rilevato nei tre mesi precedenti. Permane tuttavia una situazione di debolezza delle vendite dell’industria in senso stretto: il terzo trimestre segna una flessione rispetto a quello precedente, determinata dalla performance negativa della componente interna rispetto alla modesta crescita di quella estera. Al netto della componente di prezzo, il settore manifatturiero è pressoché stabile su base mensile, mentre registra una flessione su base trimestrale”.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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