Il Supercomputer dell’IIT trova casa. Cingolani: “Genova può diventare la nuova Boston”

Pubblicato il 02 Feb 2018

supercomputer

Sarà la server farm di Liguria Digitale, che oggi opera su 3 mila calcolatori e gestisce oltre 1,5 milioni di transazioni al secondo, oltre 3 mila terabyte di dati ospitati, e oltre 2 milioni di mail ogni giorno, ad ospitare il “supercomputer” dell’IIT, l’Istituto Italiano di Tecnologia. Una macchina dal costo di circa 3 milioni di euro che avrà 150 processori di ultima generazione, che in futuro potrebbero raddoppiare, e sarà il cuore del nuovo centro di calcolo che permetterà all’Istituto di svolgere analisi predittive attraverso i big data, principalmente in tema sanitario, ma anche in molti altri comparti.

Ad annunciarlo Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia, e Paolo Piccini, amministratore di Liguria Digitale, che hanno spiegato, in una conferenza stampa congiunta nella sede degli Erzelli, la collina hi-tech del ponente genovese, l’impatto che potrà avere questa struttura sulla vita dei cittadini. “Sarà come avere una palla di vetro – ha spiegato Cingolani – sul sistema sanitario, sulle malattie degenerative, sul sistema fiscale e sul clima”.

Spazio in una server farm da oltre 2000 mq

Per ospitare questo nuovo centro di calcolo era  necessaria una struttura dedicata che non poteva essere realizzata a Erzelli, dove invece andrà il team di lavoro. A fornire la soluzione è stata Liguria Digitale, l’azienda informatica partecipata dalla Regione Liguria. “Noi gestiamo tradizionalmente grandi quantità di dati, sopratutto in ambito salute con il fascicolo sanitario e altro – ha spiegato Piccini – ed eravamo interessati allo sviluppo delle applicazioni e di quanto farà IIT nel settore della genomica. Siamo riusciti ad ottenere i finanziamenti per adeguare la nostra già ottima piattaforma tecnologica e queste due cose hanno convinto IIT a scegliere la nostra proposta”.

A breve partiranno anche i lavori per la trasformazione dell’ottavo piano dell’edificio degli Erzelli. Un nuovo insediamento che si aggiunge a quello già presente al settimo piano di uno dei due grattacieli. Qui verrà trasferito il gruppo di “computation” formato da poco più di 100 persone delle quali almeno una trentina saranno nuove assunzioni. Un team che contribuirà alla costruzione del centro di calcolo in cui si faranno, tra l’altro, attività di big data analysis e bioinformatica.

Robotica e intelligenza artificiale, la medicina diventa hi-tech

Questa nuova infrastruttura digitale permetterà anche di dare una svolta hi tech alla medicina, introducendo tematiche innovative come la robotica e l’intelligenza artificiale. “Abbiamo aperto al Policlinico San Martino un nostro centro – ha ricordato Cingolani – pochi giorni fa eravamo all’Ospedale Gaslini, collaboriamo con l’Ospedale di Pietra Ligure e, nei giorni scorsi, eravamo al Galliera. Mai come in Liguria ho trovato medici pronti a lavorare in questa direzione”.

L’IIT supera il traguardi dei 10 anni e triplica gli spazi a Genova

Cingolani, infine, ha ricordato il percorso dell’Istituto Italiano di Tecnologia, diventato operativo 10 anni fa quando venne inaugurato il primo laboratorio di robotica, recuperando un grande edificio dismesso dall’Agenzia delle Entrate. “Oggi le sedi sono 12 in tutta italia, 2 negli Usa, 11 i laboratori con aziende internazionali che hanno creato 100 nuovi posti di lavoro, 18 le company create per un’ottantina di posti”.

“Nei prossimi 24 mesi l’IIT triplicherà la presenza a Genova: l’espansione a San Quirico per la Robotica, mentre sulla collina degli Erzelli sorgerà il Centre of Human Technology. “Genova diventerà la Boston italiana – conclude Cingolani – perché se andiamo a vedere le principali città high-tech statunitensi sono di piccole o medie dimensioni, come Boston, appunto. Genova può diventare qualcosa di molto simile e questa penso sia una legittima aspirazione”.

Valuta la qualità di questo articolo

C
Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 5