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Software industriale, Siemens investe 9,2 miliardi e acquisisce Altair Engineering

Siemens punta sul software e acquisisce Altair Engineering. L’acquisizione vale 10 miliardi di dollari e permetterà a Siemens di rafforzare la sua posizione come fornitore di software industriale, con un’offerta completa per la progettazione e la simulazione assistita dall’AI.

Pubblicato il 31 Ott 2024

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Acquisizione monstre per Siemens, che ha siglato un accordo per comprare Altair Engineering, fornitore di software nel mercato della simulazione e dell’analisi industriale. Con questa mossa il colosso tedesco rafforza la sua posizione di mercato nel software industriale.

La conferma dell’accordo per l’acquisizione è stata data da Siemens che, come aveva anticipato una notizia di Bloomberg (che abbiamo riportato in questo articolo), era già da qualche giorno impegnata nelle trattative con Altair Engineering.

Gli azionisti di Altair riceveranno 113 dollari per azione, pari a un valore aziendale di circa 10 miliardi di dollari, circa 9,2 miliardi di euro. Il prezzo dell’offerta rappresenta un premio del 19% rispetto al prezzo di chiusura di Altair del 21 ottobre 2024, ultimo giorno di negoziazione prima della comparsa sui media di notizie sulla possibile operazione.

Il Digitale si unisce al Reale

Per avere un termine di confronto, questa acquisizione vale quasi il triplo della storica operazione che portò, nel 2007, Siemens ad acquisire UGS per 3,5 miliardi di dollari.

Fu quell’operazione a lanciare Siemens come unico player del mercato in grado di fondere il mondo Digitale di CAD, PDM e PLM e quello reale dell’Automazione. In questo contesto si inserisce l’acquisizione di Altair, che va appunto a completare l’offering di Siemens in ambito Digital Twin e analisi del dati supportata dall’AI.

“L’acquisizione di Altair rappresenta una tappa significativa per Siemens. Questo investimento strategico è in linea con il nostro impegno ad accelerare le trasformazioni digitali e di sostenibilità dei nostri clienti, combinando il mondo reale con quello digitale”, commenta Roland Busch, Presidente e CEO di Siemens.

“L’aggiunta delle capacità di Altair nella simulazione, nel calcolo ad alte prestazioni, nella scienza dei dati e nell’intelligenza artificiale, insieme a Siemens Xcelerator, creerà il portafoglio di progettazione e simulazione AI più completo al mondo” aggiunge Busch.

L’acquisizione è per l’azienda un passo naturale, spiega Busch, dopo l’impegno messo a terra negli ultimi 15 anni nel costruire una posizione di leadership nel software industriale e i più recenti sforzi per democratizzare i vantaggi dei dati e dell’AI per interi settori industriali.

L’heritage di Altair

Per Altair questa acquisizione rappresenta il culmine di un percorso di quasi 40 anni che l’ha vista crescere da startup di Detroit a società di software e tecnologia di livello mondiale.

“Abbiamo servito migliaia di clienti a livello globale nei settori manifatturiero, delle scienze biologiche, dell’energia e dei servizi finanziari, costruendo una forza lavoro straordinaria e una cultura innovativa”, commenta James Scapa, fondatore e CEO di Altair.

“Riteniamo che l’unione di due leader fortemente complementari nel settore del software per l’ingegneria sia in grado di combinare l’ampio portafoglio di Altair nei settori della simulazione, della scienza dei dati e dell’HPC con la forte posizione di Siemens nella progettazione meccanica e EDA. L’eccezionale tecnologia, le relazioni strategiche con i clienti e la cultura tecnica di tutto rispetto di Siemens rappresentano un’ottima opportunità per Altair di continuare il suo percorso di innovazione con l’intelligenza computazionale”, aggiunge.

Con l’aggiunta del portafoglio di simulazione altamente complementare di Altair, forte di capacità meccaniche ed elettromagnetiche, Altair potenzierà il suo Digital Twin per offrire un portafoglio di simulazione completo, basato sulla fisica, come parte di Siemens Xcelerator.

“La scienza dei dati e le capacità di simulazione di Altair basate sull’intelligenza artificiale consentono a chiunque, dagli ingegneri ai generalisti, di accedere alle competenze di simulazione per ridurre il time-to-market e accelerare le iterazioni di progettazione. Inoltre, le capacità di Altair nel campo della scienza dei dati consentiranno di sfruttare le competenze di Siemens nel settore industriale per quanto riguarda il ciclo di vita del prodotto e i processi di produzione”, aggiunge Scapa.

L’impatto che avrà l’acquisizione sulla crescita di Siemens

L’operazione aumenterà fortemente i ricavi del business digitale di Siemens: circa 600 milioni di euro (+8%) si aggiungeranno ai 7,3 miliardi di euro riportati da questa BU nel bilancio 2023.

Siemens prevede di ottenere significative sinergie sui ricavi, in particolare grazie al cross-selling dei portafogli altamente complementari e all’accesso completo di Altair alla presenza globale di Siemens e alla sua base di imprese e clienti industriali, con un impatto sui ricavi di oltre 500 milioni di dollari all’anno a medio termine, che cresceranno fino a oltre 1 miliardo di dollari all’anno a lungo termine.

Siemens mira poi a realizzare sinergie di costo a breve termine con un impatto sull’EBITDA di oltre 150 milioni di dollari all’anno entro i due anni successivi al closing.

Si prevede che l’operazione accrescerà gradualmente l’utile per azione prima dell’allocazione del prezzo di acquisto (EPS pre-PPA) nei due anni successivi al closing.

L’acquisizione sarà interamente finanziata con risorse disponibili. La riduzione preventiva della leva finanziaria è supportata da significativi proventi finanziari derivanti dalla cessione di Innomotics (motori e inverter), già conclusa. Inoltre, Siemens dispone di un sostanziale potenziale di finanziamento derivante dalla vendita di azioni di società quotate in borsa.

La chiusura della transazione è soggetta alle condizioni consuete ed è prevista entro la seconda metà dell’anno solare 2025.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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