Servizi digitali ai consumatori e piattaforme online: entra in vigore il Digital Service Act europeo

Con il Digital Service Act la legislazione comunitaria introduce nuovi criteri per la protezione dei diritti degli utenti online e colloca le piattaforme digitali in un nuovo quadro unico di trasparenza e responsabilità

Pubblicato il 21 Nov 2022

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Nuove regole, e più uniformi a livello di Unione Europea, per i servizi digitali ai consumatori e le piattaforme online: entra in vigore il Digital Service Act.

La legislazione si applica a tutti i servizi digitali che collegano i consumatori con beni, servizi o contenuti; crea nuovi obblighi per le piattaforme online per ridurre i danni e affrontare i rischi del mondo e del commercio digitali; stabilisce criteri per la protezione dei diritti degli utenti online; e colloca le piattaforme digitali in un nuovo quadro unico di trasparenza e responsabilità.

Con il Digital Services Act, inoltre, la Commissione europea ha ora anche il potere di controllare direttamente le grandi piattaforme online o i motori di ricerca con più di 45 milioni di utenti.

“Il nuovo Digital Services Act sarà supportato da una forte supervisione e applicazione”, rimarca il commissario Ue all’industria, Thierry Bréton, “con multe fino al 6% del fatturato globale e il bando dall’Unione Europea in caso di ripetute violazioni gravi”.

“Il rapido e diffuso sviluppo dei servizi digitali è stato al centro dei cambiamenti che hanno un impatto sulle nostre vite”, fa notare Bréton, “sono apparsi molti nuovi modi per comunicare, acquistare o accedere alle informazioni online e sono in continua evoluzione. Dobbiamo garantire che la legislazione europea evolva con loro. In sintesi, tutti sono invitati a fare affari nell’Ue, ma secondo le nostre regole”.

Questa legge sui servizi digitali (Digital services act, Dsa) e la legge sui mercati digitali (Digital markets act, Dma) insieme formano un’unica serie di nuove norme che saranno applicabili in tutta l’Ue per creare uno spazio digitale più sicuro e più aperto.

Dsa e Dma hanno due obiettivi principali: creare uno spazio digitale più sicuro in cui siano protetti i diritti fondamentali di tutti gli utenti dei servizi digitali; creare condizioni di parità per promuovere l’innovazione, la crescita e la competitività delle imprese, sia nel mercato unico europeo che a livello mondiale.

Cosa sono i servizi digitali?

I servizi digitali comprendono una vasta categoria di servizi online, dai semplici siti web ai servizi di infrastruttura internet e alle piattaforme online. Le norme specificate nella Dsa riguardano principalmente gli intermediari e le piattaforme online. Ad esempio, mercati online, social network, piattaforme per la condivisione di contenuti, app store e piattaforme di viaggio e alloggio online.

L’accelerazione della digitalizzazione della società e dell’economia ha creato una situazione “in cui alcune grandi piattaforme controllano importanti ecosistemi nell’economia digitale. Sono emersi come gatekeeper nei mercati digitali, con il potere di agire come governanti privati”, rileva il commissario Ue all’industria.

Nuove regole per le piattaforme online gatekeeper

La legge sui mercati digitali include norme che disciplinano le piattaforme online gatekeeper: sono piattaforme digitali con un ruolo sistemico nel mercato interno, che fungono da strozzature tra imprese e consumatori per importanti servizi digitali. Alcuni di questi servizi sono disciplinati anche dalla legge sui servizi digitali, ma per motivi diversi e con diversi tipi di disposizioni.

Una preoccupazione fondamentale è il commercio e lo scambio di beni, servizi e contenuti illegali online. I servizi online vengono anche abusati da sistemi algoritmici manipolativi per amplificare la diffusione della disinformazione e per altri scopi dannosi. Queste nuove sfide e il modo in cui le piattaforme le affrontano hanno un impatto significativo sui diritti fondamentali online.

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Stefano Casini

Giornalista specializzato nei settori dell'Economia, delle imprese, delle tecnologie e dell'innovazione. Dopo il master all'IFG, l'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Milano, in oltre 20 anni di attività, nell'ambito del giornalismo e della Comunicazione, ha lavorato per Panorama Economy, Il Mondo, Italia Oggi, TgCom24, Gruppo Mediolanum, Università Iulm. Attualmente collabora con Innovation Post, Corriere Innovazione, Libero, Giornale di Brescia, La Provincia di Como, casa editrice Tecniche Nuove. Contatti: stefano.stefanocasini@gmail.com

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