Schneider Electric, uno dei principali fornitori di tecnologie nel settore dell’energia e dell’automazione industriale, ha rinnovato gli spazi del suo Innovation Hub di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna: una struttura nel cuore della Packaging Valley dove l’azienda mette il proprio know how a disposizione dei costruttori di macchinari per aiutarli a sviluppare soluzioni in linea con il paradigma dell’Industria 5.0 e macchinari “Transizione 5.0 Ready”.
Anche grazie a iniziative come questa l’azienda punta a posizionarsi sul mercato come una vera e propria “Industrial Tech Company”.
“Essere una Industrial Tech Company – sottolinea Claudio Giulianetti, Vice Presidente della business unit Industrial Automation di Schneider Electric – significa non solo investire in ricerca e sviluppo di tecnologie, ma anche proporsi come partner affidabile per guidare i clienti verso la sostenibilità, l’innovazione e l’automazione”.
Il colosso francese – vale la pena ricordarlo – è uno dei pochissimi player tecnologici in grado di offrire competenze consolidate nei due ambiti protagonisti della twin transition: l’energy management e l’automazione industriale.
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L’Innovation Hub di Casalecchio di Reno
In Italia Schneider Electric impiega oltre 3.000 dipendenti distribuiti in otto sedi commerciali e cinque siti industriali a cui si aggiungono quattro Innovation Hub (a Casalecchio di Reno, Stezzano, Casavatore e Pieve d’Alpago), un centro logistico integrato e un centro assistenza clienti.
L’Innovation Hub di Casalecchio di Reno, nato solo pochi anni fa, nel 2018, è stato profondamente rinnovato per offrire una nuova casa alle tantissime tecnologie che l’azienda ha sviluppato in questi sei anni.
La struttura è “luogo di condivisione e co-innovazione”, per dirla con le parole di Giulianetti, che si avvale dell’opera di circa 100 professionisti qualificati di Schneider Electric ed è dedicata ai costruttori di macchinari, ma anche agli end user e alle attività di formazione svolte in collaborazione con università e scuole.
“Siamo inseriti pienamente nel ‘tessuto connettivo’ della comunità e del sistema economico locale e ci mettiamo a disposizione per aiutarlo a crescere, a comprendere e praticare l’innovazione e per creare opportunità di formazione in settori dove la domanda, anche da parte dei nostri clienti, è altissima”, aggiunge Fabio Parmeggiani, Direttore Commerciale di area di Schneider Electric.
Nell’Innovation Hub di Casalecchio di Reno sono presenti non soltanto vetrine di prodotti, ma anche numerose demo utili a toccare con mano i vantaggi offerti da tecnologie. Fanno parte del percorso esperienziale e pratico offerto ai visitatori postazioni con macchine che integrano tecnologie digitali e meccatroniche e demo basate su applicazioni reali. Non mancano applicazioni che mettono in mostra le funzionalità del software industriale, esempi dei gemelli digitali di macchine e impianti e di realtà aumentata e virtuale. C’è anche una control room, che permette al costruttore di collegarsi da remoto alle macchine che ha installato in aziende di tutto il mondo per controllarle, intervenire in caso di problemi e per analizzare, anche con il supporto dell’intelligenza artificiale, i dati di consumi e di funzionamento.
Cuore pulsante dell’expo sono le tecnologie di automazione industriale più innovative che assumono particolare valore nelle applicazioni per il packaging, che uniscono la robotica tradizionale e collaborativa, soluzioni di trasporto intelligente (multicarrier) che offrono la massima flessibilità di utilizzo, i sistemi di visione guidati da tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale e altro ancora.
Schneider Electric per la Transizione 5.0
Oggi l’industria è in una fase di transizione verso la cosiddetta Industria 5.0, un’evoluzione che combina il paradigma dell’Industria 4.0 con resilienza, umanocentrismo e sostenibilità.
In Italia questa fase di passaggio è supportata, per quanto riguarda la parte di riduzione dei consumi energetici, dal piano Transizione 5.0. I costruttori di macchinari giocano un ruolo chiave in questo ambito perché sono proprio i minori consumi garantiti dai nuovi macchinari a consentire alle aziende di accedere agli incentivi. Grazie al supporto dei technology provider come Schneider Electric, gli OEM possono aggiornare i macchinari già progettati andando a integrare l’hardware e il software che consentono di tenere sotto controllo i consumi energetici e investire nello sviluppo di nuovi macchinari “Transizione 5.0 Ready”.
“Transizione 5.0 non è solo il nome del piano di incentivi lanciato dal Governo. È una nuova visione di crescita industriale che è pienamente immersa nel mondo digitale e imbocca una volta per tutte la strada della sostenibilità”, commenta Giulianetti. “Gli incentivi sono uno stimolo fondamentale ad investire, che va colto molto velocemente per aumentare le prospettive di business e intraprendere un percorso virtuoso di innovazione e assicurarsi competitività, non solo nel contesto locale, ma anche sul mercato globale a cui si rivolgono i nostri costruttori di macchine. Per questo abbiamo creato un ecosistema che fa leva sulle tecnologie più evolute, che uniscono già efficienza energetica e operativa, nel quale i clienti possono trovare consulenza, personale dedicato e una rete di partner per realizzare i progetti e supportare tutte le azioni richieste dalla normativa per ottenere il credito d’imposta”.
Al di là dell’occasione offerta dall’incentivo, gli investimenti in questa direzione “non soltanto abilitano i clienti a beneficiare degli incentivi fiscali legati alle energie rinnovabili, ma rappresentano anche la risposta a un’esigenza sempre più sentita da parte delle aziende manifatturiere che proseguirà anche in futuro”. Il salto verso l’Industria 5.0 – come sottolinea efficacemente Giulianetti – è “l’occasione per gli OEM di posizionarsi in modo differenziato sul mercato”.
Per rendere il più completo possibile il supporto alle imprese su questo tema, Schneider Electric ha deciso di puntare su una rete di partner qualificati offrendo così alle aziende manifatturiere un pacchetto completo di tecnologie e soluzioni per l’accesso agli incentivi.
Digitale + elettrificazione + automazione = sostenibilità
L’azienda è convinta dell’efficacia di una “semplice” equazione: digitale più elettrificazione più automazione uguale sostenibilità.
La digitalizzazione offre benefici già dalla fase di progettazione, con la virtualizzazione e la simulazione che consentono di eliminare la necessità di produrre prototipi fisici. Consente poi di mettere in campo processi produttivi che riducono le emissioni di CO2. E permettono di migliorare l’uso dei macchinari grazie al monitoraggio e all’analisi in tempo reale dei consumi energetici e delle emissioni di CO2. In tal modo la digitalizzazione offre anche un supporto fondamentale per la creazione della reportistica sul Life Cycle Assessment.
Guardando al mondo dell’automazione industriale, Schneider Electric ha individuato quattro trend principali: intelligenza artificiale (a cui l’azienda dedica quattro hub internazionali in India, Francia, USA e Cina per potenziare l’ecosistema di soluzioni EcoStruxure), realtà aumentata e virtuale, digital twin e digitalizzazione.