Per un’azienda come Rold, pioniera dell’IoT quando ancora non c’erano gli incentivi economici e prima fabbrica faro italiana, l’adesione al progetto di formazione gratuita Al lavoro 4.0, rivolto a giovani Neet (Not in Education, Employment or Training) e finalizzato al loro inserimento lavorativo nel mondo del manifatturiero, è stata una scelta di carattere non solo sociale.
Lo raccontano in questa intervista a Maria Teresa Della Mura, Direttore di Internet4Things e TechCompany360, Paolo Barbatelli, Chief Sales and Innovation Officer, Domenico Allievi, Responsabile Produzione e Officina e Massimo Faravelli, Responsabile Qualità.
“A oggi non esiste, a tutti gli effetti, una scuola di formazione ibrida che consenta di preparare le risorse al nuovo ecosistema che stiamo approcciando”, spiega Barbatelli. “Quindi siamo assolutamente convinti che oltre a recuperare e supportare dei giovani con particolari problematiche, questo progetto possa avere anche un valore di sostanza. Noi abbiamo bisogno, come industria, di questo tipo di risorse, per cui ci crediamo doppiamente”.
Rold supporterà il progetto promosso da Digital360 e organizzato assieme a Caritas Ambrosiana e Fondazione San Carlo mettendo a disposizione dei 15 giovani selezionati formatori del proprio staff e offrendo loro la possibilità di effettuare stage o visite in azienda.
“Rold fa della digitalizzazione una bandiera”, aggiunge Barbatelli. “Abbiamo una software house interna, una divisione elettronica, per noi il 4.0 è al tempo stesso uno strumento e un elemento di business. Oggi i nostri plant sono paperless, tutti gli utenti sono supportati da smartwatch, abbiamo display e pannelli informativi ovunque. Si tratta di un’evoluzione che stiamo estendendo verso le funzioni di qualità, supply chain, magazzino, tracciabilità”.
La formazione su Industria 4.0, quindi, è un fattore determinante: secondo Rold il tema non è saper usare gli strumenti digitali, ma creare una piattaforma di competenze. “Alle scuole chiediamo di garantire una formazione in cui le persone imparino ad analizzare i problemi e arrivare alle soluzioni”, spiega Allevi.
“La capacità di capire da dove deriva un problema, quali sono le variabili implicate e analizzandolo arrivare a trovare la soluzione nel modo più semplice possibile è uno skill importante e trasversale. Una volta che uno ha imparato a ragionare in questo modo, può trovare applicazione in tutte le aziende. Imparare a usare la singola macchina è una conseguenza, l’importante è imparare a ragionare”, aggiunge.
Rold, inoltre, sta perseguendo i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile indicati dall’Onu, da raggiungere entro il 2030. “Il quarto obiettivo è proprio la formazione inclusiva, da offrire anche quella fascia di persone che non hanno avuto una prima buona opportunità. Quindi Al lavoro 4.0 è assolutamente in linea con quello che stiamo portando avanti in Rold”, conclude Faravelli.
L’intervista integrale è disponibile qui: