ricerca e sviluppo

Warrant Hub lancia Discovery, una piattaforma innovativa per la ricerca scientifica e brevettuale

Warrant Hub presenta Discovery, la prima piattaforma basata sull’intelligenza artificiale per la ricerca scientifica e brevettuale in grado di analizzare rapidamente milioni di documenti. Sviluppata utilizzando tecnologie avanzate di text mining, Discovery agevola il lavoro dei tecnici R&D e dei ricercatori universitari, offrendo accesso a un vasto database di brevetti, articoli scientifici e progetti UE.

Pubblicato il 04 Ott 2023

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Warrant Hub (Tinexta Group) presenta Discovery, la prima piattaforma tecnologica basata sull’intelligenza artificiale dedicata alla ricerca scientifica e brevettuale che è in grado di compiere in tempi molto rapidi il lavoro di un esperto su milioni di documenti.

Sviluppata utilizzando le più avanzate tecnologie di text mining, Discovery è pensata per facilitare il lavoro di tecnici della Ricerca e Sviluppo e ricercatori universitari.

Come funziona Discovery

La piattaforma offre l’opportunità di consultare un ampio database di documenti (oltre 140 milioni di famiglie brevettuali e decine di migliaia di riviste scientifiche di settore) in modo rapido, attraverso suggerimenti esperti basati su una pre-lettura e pre-organizzazione delle informazioni salienti contenute in ogni testo.

In particolare, è possibile analizzare brevetti, articoli scientifici relativi ad uno specifico argomento, oltre a tutta la banca dati aggiornata dei progetti europei H2020 e Horizon Eu.

Le tecnologie proprietarie basate su strumenti avanzati di intelligenza artificiale conferiscono a Discovery delle caratteristiche particolarmente vantaggiose per le imprese, come la possibilità di effettuare ricerche con linguaggio naturale, scrivendo senza preoccuparsi della semantica della frase e delle usuali limitazioni imposte dalle parole chiave.

La piattaforma adotta inoltre la funzione dell’auto riempimento grazie alla quale, durante la formulazione di una richiesta, il sistema stesso suggerisce parole chiave basate direttamente sulla potenziale risposta.

Per ricerche più avanzate, Discovery porta l’assoluta novità della segmentazione del testo, che viene diviso secondo paragrafi che facilitano l’individuazione della porzione di scritto più rilevante per colui che esegue la ricerca.

Migliorare la competitività della funzione Ricerca e Sviluppo

“Discovery è un progetto importante che ha richiesto il lavoro di tanti professionisti. La piattaforma è in grado di migliorare realmente la competitività della funzione Ricerca e Sviluppo delle aziende e le attività di Patent Intelligence, permettendo di compiere ricerche molto avanzate anche a persone non necessariamente esperte della materia di interesse”, spiega Davide Russo, Direttore dei servizi di Intelligenza Artificiale Area Digtal & Innovation di Warrant Hub.

“Siamo convinti che Discovery, grazie all’enorme mole di dati che offre e alla facilità di utilizzo, sia molto utile alle aziende per comprendere il proprio posizionamento dal punto di vista tecnologico, oltre che a fornire loro un vantaggio strategico, ad esempio nello sviluppo e nel lancio di nuovi progetti, grazie alle indagini ad ampio spettro delle attività messe in campo dalla concorrenza, difficilmente ottenibili con altri mezzi”, aggiunge.

Con Discovery l’azienda amplia l’offerta di soluzioni rivolte a facilitare le attività di R&S che sfruttano l’AI e i Big Data, dopo il lancio nel 2022 della soluzione Trix Box per facilitare l’accesso delle imprese alle agevolazioni del Patent Box.

Discovery, che è accessibile via web mediante browser html inserendo le credenziali, garantisce un livello di sicurezza elevato e il completo anonimato delle proprie ricerche.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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