Prendono forma i cinque Centri nazionali per la ricerca in filiera previsti dalla Componente “Dalla ricerca al business” della Missione “Istruzione e Ricerca” del Piano nazionale di ripresa e resilienza, grazie all’investimento di 1,6 miliardi di euro.
Nella giornata del 15 giugno, infatti, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, li ha presentati in Consiglio dei Ministri. Una rete che coinvolge 144 tra università, enti di ricerca e imprese in tutta Italia che si occuperanno di attività di ricerca e sviluppo in aree individuate come strategiche per lo sviluppo del Paese:
- Simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni
- Agritech
- sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA
- mobilità sostenibile
- biodiversità
La nascita di questi centri rientra nell’ambito della prima linea di intervento della Componente “dalla ricerca al business” della Missione “Istruzione e Ricerca” del PNRR, dedicata al rafforzamento della filiera di Ricerca e Sviluppo nel sistema della ricerca e nel sistema economico. L’altra linea di intervento, ricordiamo, è invece incentrata sul potenziamento dei meccanismi di trasferimento tecnologico e sostegno all’innovazione.
I Centri nazionali sono aggregazioni di università, di enti e organismi pubblici e privati di ricerca, di imprese presenti e distribuite sull’intero territorio nazionale e sono organizzati con una struttura di governance di tipo Hub & Spoke, con l’Hub che svolgerà attività di gestione e coordinamento e gli Spoke quelle di ricerca.
Alla presentazione dei cinque Centri nazionali si è arrivati, spiega il Ministro Messa, grazie a “un lavoro di squadra, coordinato dal ministero dell’Università e della Ricerca, al quale hanno partecipato tante realtà, tra cui i ministeri dello Sviluppo economico, per il Sud e la Coesione territoriale, per gli Affari regionali e le Autonomie”.
Sono, complessivamente, 55 le università italiane e le Scuole Superiori coinvolte, molte impegnate in più Centri con professori, ricercatori, dottorandi di diversi dipartimenti. Lo stesso vale per gli enti pubblici di ricerca e altri organismi di ricerca pubblici o privati, 24 in tutto, che mettono in rete i diversi istituti presenti in tutta Italia, e per alcune imprese (65 in tutto quelle partecipanti ai 5 Centri).
Gli investimenti serviranno per assumere ricercatori e personale da dedicare alla ricerca (di cui almeno il 40% donne), per creare e rinnovare le infrastrutture e i laboratori di ricerca, per realizzare e sviluppare programmi e attività di ricerca dedicati alle cinque tematiche, per favorire la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali a più elevato contenuto tecnologico come start-up e spin off da ricerca, per valorizzarne i risultati.
“Con i Centri nazionali daremo spazio alla creatività e alle competenze di giovani ricercatori, con particolare attenzione alla parità di genere e alla valorizzazione delle risorse del Mezzogiorno, per oltre il 40%. Abbiamo la possibilità di competere uniti e con una nuova determinazione, a livello internazionale”, commenta il Ministro Messa.
Nei prossimi giorni verranno chiusi i decreti di concessione e assegnate le risorse.
I cinque Centri nazionali per la ricerca
Nome | Proponente | Sede | Numero Soggetti Partecipanti Totali | Numero Università-enti pubblici di ricerca-organismi di ricerca | Numero imprese | Finanziamento concesso (in euro |
National Centre for HPC, Big Data and Quantum Computing | Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) | Casalecchio di Reno (BO) | 49 | 34 | 15 | 319.938.979,26 |
National Research Centre for Agricultural Technologies (Agritech) | Università degli Studi di Napoli Federico II | Napoli | 46 | 32 | 14 | 320.070.095,50 |
Sustainable Mobility Center (Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile – CNMS) | Politecnico di Milano | Milano | 49 | 25 | 24 | 319.922.088,03 |
National Biodiversity Future Center – NBFC | Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) | Roma | 48 | 41 | 7 | 320.026.665,79 |
National Center for Gene Therapy and Drugs based on RNA Technology | Università degli Studi di Padova | Padova | 49 | 32 | 17 | 320.036.606,03 |