Un’etichetta digitale per rendere tracciabile il Parmigiano Reggiano DOP, garantendone l’autenticità. Così il Consorzio omonimo del celebre formaggio, che in quanto simbolo del Made in Italy è anche uno dei prodotti più contraffatti all’estero nell’ambito del fenomeno dell’italian sounding, ha collaborato con Kaasmerk Matec e p-Chip Corporation per trovare una soluzione innovativa grazie alla tecnologia e fornire certezze sulla filiera del prodotto.
Attualmente, la tracciabilità del Parmigiano Reggiano è già garantita dalla placca di caseina, introdotta dal Consorzio nel 2002, che viene assegnata ad ogni forma al momento della nascita. Sulla placca, realizzata con proteine del latte e quindi edibile e sicura, è presente un codice alfanumerico unico e progressivo e un QR code: costituiscono la carta d’identità del formaggio che, in ogni momento e in ogni luogo, rende possibile identificarne l’origine.
Ora questo sistema è stato trasformato in ottica di innovazione, grazie alle nuove etichette digitali sviluppate da p-Chip per l’industria alimentare e il Consorzio Parmigiano Reggiano. Si tratta di un micro-transponder digitale, completamente sicuro.
Indice degli argomenti
Come funziona l’etichetta digitale del Parmigiano Reggiano
Kaasmerk Matec e p-Chip Corporation hanno collaborato per completare questo programma di innovazione ottenendo un dispositivo p-Chip integrato nella placca di Caseina. L’innovazione consiste nella combinazione della placca di caseina con il micro-transponder p-Chip, una cripto-ancora blockchain che crea un «gemello» digitale per gli oggetti fisici. Questo nuovo tag, scannerizzabile, è più piccolo di un grano di sale, altamente resistente ed offre una tecnologia di tracciabilità di nuova generazione al Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Nel corso degli ultimi due anni, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha condotto approfonditi test sull’etichetta p-Chip/Kaasmerk Matec in caseina e ne ha approvato l’utilizzo tecnico per l’autenticazione e la tracciabilità digitale del Parmigiano Reggiano. La nuova smart label digitale per alimenti verrà applicata su 100.000 forme di Parmigiano Reggiano nel secondo trimestre del 2022. Questa rappresenta la fase finale di test su larga scala prima di valutare la possibilità di estendere questa tecnologia a tutta la produzione di Parmigiano Reggiano.
In una nota, Joe Wagner, CEO di p-Chip Corporation ha spiegato: “Integrando i micro-transponder p-Chip nelle etichette in Caseina, il Consorzio del Parmigiano Reggiano può controllare meglio il proprio inventario, proteggere e differenziare i propri prodotti da marchi simili e avere accesso a una tecnologia track-and-trace impareggiabile per proteggersi in caso di richiami o altri problemi. Non vedo l’ora di lavorare con il Consorzio del Parmigiano Reggiano per implementare tutte le potenzialità di questa tecnologia per il loro business”.
Parmigiano Reggiano, perché serve un’etichetta digitale
“Il Parmigiano Reggiano è uno dei formaggi più antichi e famosi al mondo, ed è un prodotto simbolo dell’agroalimentare italiano”, ha affermato Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano. “Dalla costituzione del Consorzio nel 1934, siamo stati in prima linea per promuoverne e difenderne l’autenticità e comunicare in tutto il mondo le differenze con prodotti similari che non soddisfano i severi requisiti della DOP. Siamo fieri di essere il primo Consorzio di Tutela a introdurre queste etichette, digitali e sicure, per garantire un prodotto ancora più protetto e tracciato”.
“Da oltre 100 anni collaboriamo con i caseifici artigianali per fornire caseine cheesemarks che tutelino in modo inestimabile le loro ricette, contribuendo a salvaguardare la passione e l’artigianalità che mettono nella produzione dei loro formaggi”, ha dichiarato in una nota ufficiale Winus Sloot, Amministratore Delegato di Kaasmerk Matec. “Siamo lieti di collaborare con p-Chip per sviluppare questa smart label digitale che consentirà il tracciamento delle forme di formaggio del Consorzio del Parmigiano Reggiano dall’inizio alla fine, garantendo un’ulteriore protezione sia dei consumatori che del Consorzio del Parmigiano Reggiano, in quanto l’etichetta è altamente resistente alle manomissioni”.