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Oleum Spec, come funziona il naso elettronico che valuta le caratteristiche dell’olio extravergine d’oliva

Oleum Spec è il primo naso elettronico italiano che, grazie all’intelligenza artificiale, valuta la qualità dell’olio olio extravergine di oliva. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Olitalia e Lab Service Analytica con il supporto di Università di Bologna, BI-REX e ZRS Koper.

Pubblicato il 04 Apr 2025

Naso elettronico per olio extravergine di oliva


Un’innovativa soluzione tecnologica, nata in Emilia Romagna, promette di rivoluzionare il mondo dell’olio extra vergine d’oliva. Oleum Spec, un “naso elettronico” di nuova generazione, potenziato dall’intelligenza artificiale e capace di processi di auto-apprendimento, è stato progettato per valutare le caratteristiche organolettiche dell’olio con un livello di oggettività senza precedenti.

Il progetto Oleum Spec, presentato a Bologna presso il Bi-Rex, il Competence Center che ha gestito il bando PNRR che è servito a cofinanziare il progetto, è frutto della collaborazione tra Olitalia e Lab Service Analytica, e ha ottenuto un significativo finanziamento dal programma europeo Next Generation Eu (Pnrr), con un investimento totale che supera i 700.000 euro. Il progetto ha visto anche il coinvolgimento dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna e dell’Istituto per l’Olivicoltura – Zrs Koper.

Il naso elettronico: un nuovo standard per la valutazione dell’olio

Oleum Spec si configura come il primo naso elettronico italiano in grado di sfruttare l’intelligenza artificiale e il machine learning per analizzare e classificare le qualità organolettiche dell’olio extravergine di oliva.

Lo scopo della sperimentazione, attualmente in corso, è fornire all’industria olearia uno strumento di analisi rapido, oggettivo e affidabile, capace di ridurre al minimo l’errore umano nella valutazione, permettendo di rilevare eventuali difetti dell’olio, di fare previsioni sulla durata di conservazione (shelf-life), di ottimizzare e di standardizzare la miscelazione degli olii (blending).

Come funziona Oleum Spec: intelligenza artificiale al servizio dell’analisi

Oleum Spec impiega l’intelligenza artificiale e il machine learning per ottimizzare le analisi. La tecnologia si basa sulla combinazione di tecniche ad alta sensibilità, in particolare la Gas Cromatografia con Spettrometria a Mobilità Ionica (Gc-Ims) per l’analisi chimica dei componenti volatili dell’olio, e un’applicazione dedicata all’elaborazione dei dati.

Il software viene “addestrato” utilizzando i dati forniti da panel di assaggiatori qualificati, migliorando progressivamente la sua capacità di riconoscere e valutare le caratteristiche organolettiche dell’olio.

Olitalia ha contribuito a questo processo con il campionamento degli oli e la raccolta dei dati, mettendo a disposizione il proprio laboratorio e il panel di assaggio, mentre Lab Service Analytica si è occupata dello sviluppo informatico e del supporto alle attività analitiche e di valutazione sensoriale.

Impatto e benefici per l’intera filiera

Oleum Spec rappresenta un importante innovazione per il settore olivicolo italiano, che conta 619.000 imprese e oltre 4.300 frantoi. Questa tecnologia fornisce infatti gli strumenti per migliorare il controllo qualità e affrontare le sfide della competizione che caratterizza il settore.

L’olio extravergine di oliva è l’unico alimento per il quale la legge impone la valutazione delle caratteristiche organolettiche per la classificazione merceologica. Questa analisi, condotta da panel di esperti, è determinante per definire le fasi successive del processo produttivo, dall’accettazione materie prime fino alla composizione delle miscele di olii (blended).

La soluzione integrata, che come abbiamo visto è composta dal sistema strumentale e dall’elaborazione dati tramite Intelligenza Artificiale, si affianca al metodo ufficiale attualmente in uso per la valutazione delle qualità organolettiche dell’olio extravergine di oliva, basato su valutazioni sensoriali condotte da esperti assaggiatori e quindi con un’intrinseca limitata capacità quantitativa di analisi e conseguente collo di bottiglia nel controllo di qualità in produzione.

Angelo Cremonini, Presidente di Olitalia, sottolinea come questo progetto “è perfettamente nelle corde di Olitalia e porta valore in un settore che storicamente viene riconosciuto come poco innovativo”. Cremonini aggiunge che si tratta di “una rivoluzione per tutta l’industria olearia, offrendo ai produttori uno strumento avanzato per ottimizzare i processi e migliorare la qualità dell’olio. Il progetto risponde alla crescente competizione internazionale sui costi di produzione, introducendo un sistema di controllo qualità innovativo e oggettivo, in grado di affiancare il metodo ufficiale basato sulle prove sensoriali. Siamo orgogliosi di essere parte attiva di questa iniziativa, insieme a un partner d’eccellenza come Lab Service Analytica, perché oggi la filiera ha bisogno di certezze. Eliminare il margine di errore umano significa dare agli imprenditori gli strumenti necessari per prendere decisioni basate su dati oggettivi”.

Ivano Battaglia, Amministratore Delegato di Lab Service Analytica, inquadra il progetto Oleum Spec nel solco delle innovazioni industriali sviluppate dall’azienda nel corso degli anni. “Lab Service Analytica è una Pmi che grazie alle sue competenze interne e al network di esperti a cui fa riferimento, riesce a proporre progetti innovativi, trasformando i risultati scientifici in solide soluzioni analitiche per un mondo più pulito, sano e sicuro. Lo spirito imprenditoriale, unito all’entusiasmo ed alla capacità organizzativa di un team creativo, ha permesso all’azienda di accedere a diversi finanziamenti pubblici nazionali ed internazionali”. Battaglia evidenzia inoltre come “Oleum Spec sia nato da una intesa fra 2 aziende, Olitalia e Lab Service Analytica, che hanno l’innovazione nel proprio Dna per risolvere reali problemi industriali” e come sia stato “l’Unico progetto fra i 30 co-finanziati nel terzo bando di Bi-Rex del 2023 ad appartenere al settore agroalimentare, a dimostrazione della visione strategica delle due aziende nell’applicare l’intelligenza artificiale al miglioramento produttivo”.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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