Come usare tecnologie 4.0 per creare progetti innovativi? L’esempio degli studenti degli ITS

Abiti da sposa realizzati da vecchie coperte, auto d’epoca rimesse a nuovo grazie a una stampante 3D e la ricostruzione digitale a servizio delle persone non udenti: sono questi i 3 progetti vincitori dell’edizione 2020 di ITS 4.0, un percorso iniziato nel 2017 con il sostegno economico del Ministero dell’Istruzione e sviluppato in partnership con l’Università Ca Foscari di Venezia.

Pubblicato il 30 Nov 2020

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Abiti da sposa realizzati da vecchie coperte, auto d’epoca rimesse a nuovo grazie a una stampante 3D e la ricostruzione digitale a servizio delle persone non udenti: sono questi i 3 progetti vincitori dell’edizione 2020 di ITS 4.0.

La premiazione ha raccolto oltre duecento persone tra docenti, personale ITS e studenti ed ha segnato la conclusione del percorso lanciato nel 2017 con il sostegno economico del Ministero dell’Istruzione e sviluppato in partnership con l’Università Ca Foscari di Venezia.

ITS 4.0, i progetti premiati

Numerosi i progetti di innovazione presentati da ITS di tutta Italia, che spaziano dall’utilizzo della sensoristica più avanzata per la gestione dei caseifici alla realtà virtuale per animare siti storico-artistici poco conosciuti, dalle stazioni di ricarica trasportabile per bici elettriche, fino ai robot che gestiscono gli allevamenti di polli.

Gli stessi studenti hanno poi votato il progetto vincitore per ciascuna delle categorie da premiare: sostenibilità, emergenza Covid e Design Thinking.

Il primo premio è stato assegnato al progetto Blanket Refitting, realizzato dalla sezione moda dell’ITS di Pescara, che prevede una soluzione green al problema dell’over produzione della moda: gli studenti, infatti, hanno realizzato sontuosi abiti da sposa da vecchie coperte, fornite dalla azienda abruzzese Merlino.

Il progetto ha la finalità di utilizzare le tecnologie digitali per portare attenzione al tema dell’economia circolare, partendo dalle coperte in magazzino o da una nuova produzione di coperte, per un’azienda che sta per chiudere.

Il secondo premio è andato al progetto “Old But Gold” dell’ITS Maker (Emilia-Romagna), finalizzato al restauro di auto d’epoca attraverso l’utilizzo del reverse engineering e degli scanner 3D per riprodurre e commercializzare mediante app pezzi meccanici difficilmente reperibili.

Infine, il progetto V.Ear (ITS meccatronica di Torino) si è aggiudicato la terza posizione. Il progetto prevede la ricostruzione digitale in realtà virtuale immersiva della struttura della cavità di un orecchio medio malato, a supporto di interventi in micro chirurgia di gravi patologie tumorali o infiammatorie. Potrebbe, quindi, assistere le persone non udenti e gli permetterebbe di tornare a sentire.

“In generale la qualità dei progetti è stata sorprendente soprattutto perché gli studenti hanno dovuto gestire collaborazioni e revisioni da remoto. Il percorso è migrato in digitale e questo non ha scoraggiato le centinaia di giovani, che hanno continuato a lavorare anche d’estate per chiudere i percorsi iniziati a primavera. Si rimane stupiti dall’energia e dall’ entusiasmo di giovani messi a confronto con la sfida dell’innovazione”, commenta Stefano Micelli, Coordinatore e Responsabile scientifico del Progetto ITS 4.0.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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