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Il nuovo piano strategico dell’IIT mette la tecnologia al servizio di salute e sostenibilità

L’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ha presentato il nuovo piano strategico per il periodo 2024-2029. Grazie a un investimento di circa 1 miliardo di euro in 6 anni, l’IIT si focalizzerà sull’uso dell’intelligenza artificiale per rispondere alle due questioni sociali più pressanti del nostro tempo: sostenibilità e salute. 480 milioni andranno allo sviluppo di cinque nuovi programmi Flagship

Pubblicato il 17 Feb 2024

IIT

Si svilupperà dal 2024 al 2029, grazie a un investimento di 1 miliardo di euro, il nuovo piano strategico dell’IIT, l’Istituto Italiano di Tecnologia che nacque ormai vent’anni fa, nel 2003, con lo scopo di contribuire attraverso lo sviluppo di scienza e tecnologia, alla realizzazione di soluzioni d’avanguardia per migliorare la qualità della vita delle persone impattando positivamente sul tessuto economico e sociale del nostro Paese.

L’allocazione delle risorse

Dell’investimento globale di 1 miliardo di euro, IIT dedicherà 731 milioni all’attività di ricerca. Di questa cifra 251 milioni andranno alla ricerca di base “guidata dalla curiosità” e 480 milioni allo sviluppo di cinque nuovi programmi Flagship pensati per intercettare i megatrend sociali come il riscaldamento globale e l’invecchiamento della popolazione e quelli tecnologici come la transizione digitale e l’Intelligenza Artificiale.

Nel nuovo piano viene dato ampio spazio al progetto di digitalizzazione dell’IIT, prevedendo investimenti sia nella ricerca specifica sull’intelligenza artificiale sia sulle infrastrutture, per oltre 150 milioni euro, per aumentare la capacità di calcolo e migliorare le performance di immagazzinamento dei dati definendo procedure e metodi per la loro conservazione secondo i principi FAIR (i dati devono essere Findable, Accessible, Interoperable, and Reusable) e prevedendo anche un aggiornamento di laboratori e attrezzature in modo da ottimizzare la raccolta automatica dei dati e implementare processi robotizzati. Inoltre si prevede di ottimizzare i programmi di alta formazione e aumentare il reclutamento di ricercatori e ricercatrici a livello internazionale in ambito computazionale e AI.

Il piano prevede anche il potenziamento delle funzioni di trasferimento tecnologico – dalla ricerca all’industria – con investimenti mirati. Lo scopo è  intensificare il rapporto con le imprese e le istituzioni e aumentare le attività di formazione all’imprenditorialità del personale di ricerca.

Nei prossimi 6 anni IIT svilupperà ulteriormente la ricerca negli ambiti dei beni culturali e della Space Economy e lancerà “IIT Global”, un programma di internazionalizzazione con partner specifici che prevede l’attivazione di scambi di studenti e docenti, la creazione di laboratori congiunti a doppia sede e la creazione di nuovi “outpost” esteri di IIT in paesi selezionati.

L’approccio AI First

Il nuovo piano punta sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per affrontare le due sfide sociali più urgenti di questo secolo: la salute (Healthcare) e la sostenibilità (Earthcare).

L’approccio “AI first” vede nello studio e nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale un elemento fondamentale della ricerca di tutte le 80 unità di ricerca che operano nei 11 centri della rete nazionale IIT. Il piano strategico darà la priorità all’intelligenza artificiale non soltanto per la parte generativa legata ai “large language model”, ma anche e soprattutto come strumento da applicare per fare ricerca meglio e più velocemente.

La ricerca di base

Il piano incoraggia la ricerca di base “curiosity driven”, definita Blue Sky Research, che punta a sfruttare l’intraprendenza dei team di ricerca dell’Istituto.

L’idea è che la scienza di base di oggi diventerà l’innovazione di domani e da essa deriveranno scoperte spesso inaspettate, che saranno il motore del trasferimento tecnologico delle prossime decadi.

Anche in questo ambito l’approccio AI first sarà fondamentale, in quanto la produzione scientifica sarà potenziata dall’esplorazione automatizzata di nuovi materiali, dalle soluzioni di AI generativa e dall’analisi statistica e modellazione di fenomeni fisici a partire da ampi dataset.

I 5 programmi bandiera

Il piano prevede 5 nuovi “programmi Flagship” che nascono per focalizzare e sviluppare una massa critica sufficiente per affrontare problemi su larga scala che richiedono competenze estremamente trasversali e gruppi di ricerca numerosi.

I programmi, che si innestano sui domini di ricerca IIT – robotica, nanomateriali, tecnologie per le scienze della vita e scienze computazionali – mirano a risolvere i problemi concreti della nostra società nel breve e medio periodo.

Ecco in dettaglio di che cosa si occuperanno questi Programmi Flagship:

Technologies for Sustainability – “Le tecnologie per la sostenibilità” che contribuiranno alla creazione di paradigmi di economia circolare, alla progettazione di nuovi materiali per la transizione energetica, alla depurazione dell’acqua, allo studio di sistemi robotici per l’agricoltura e l’ottimizzazione dei processi produttivi per una migliore gestione delle risorse naturali.

Technologies for Healthy Living – “Le tecnologie per la salute” che sviluppano tecnologie di supporto per l’invecchiamento della popolazione, contribuendo a un cambiamento di paradigma nella fornitura di servizi medici attraverso, per esempio, robot assistivi e l’utilizzo di big data per la medicina di precisione.

RNA Technologies – “Le tecnologie dell’RNA” che si basano sulla ricerca pionieristica nel campo della medicina di precisione utilizzando l’Intelligenza Artificiale per analizzare e comprendere le malattie neurodegenerative e il cancro.

Brain and Machines – “Neuroscienze e macchine” che si propone di applicare strumenti computazionali per comprendere come i circuiti cerebrali diano origine alle straordinarie capacità cognitive e motorie degli esseri umani per strutturare nuovi metodi di apprendimento automatico per i sistemi embodied, come robot che interagiscono in maniera naturale con gli esseri umani. Da queste ultime ricerche si pensa di realizzare robot da utilizzare nella terapia comportamentale di individui diagnosticati nello spettro autistico.

Teaching Science to Computers – “Insegnare la scienza ai computer” che si propone di migliorare la nostra comprensione della matematica, dell’apprendimento automatico e dell’intelligenza artificiale. Contribuirà alla progettazione di un’intelligenza artificiale affidabile con applicazioni nella robotica e nell’automazione in grado anche di ottimizzare processi in un’ottica di sostenibilità.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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