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Il Competence Center CIM4.0 prosegue il suo percorso di crescita sostenibile e chiude il 2024 con un valore della produzione che supera 8,3 milioni di euro

Il Centro di Competenza Nazionale CIM4.0 ha concluso il 2024 con un incremento del 50% nel valore della produzione, raggiungendo oltre 8,3 milioni di euro, e prevede un ulteriore aumento del 10% per il 2025. Il centro torinese ha superato gli obiettivi economici e progettuali, rafforzando il suo ruolo di riferimento per l’innovazione e la sostenibilità nel settore manifatturiero italiano.

Pubblicato il 15 Apr 2025

La sede del Competence Industry Manufacturing 4.0 (CIM4.0) di Torino


Il Centro di Competenza Nazionale CIM4.0  ha chiuso il 2024 con un totale del valore della produzione pari a 8.364.742 milioni di euro (+50% rispetto all’anno precedente) ed il budget per il 2025 che prevede un ulteriore incremento di circa il 10%.

Questi risultati rappresentano un importante passo in avanti per il Competence Center torinese nel percorso verso la piena sostenibilità superando tutti gli obiettivi economici e progettuali del Piano 2024, con la previsione di una crescita ulteriore nei prossimi anni a favore dei processi di innovazione delle Imprese del Made in Italy.

Per il terzo anno consecutivo il CIM4.0, su base volontaria, ha pubblicato anche il proprio bilancio di sostenibilità, a conferma di una visione organizzativa centrata sulle persone, sul territorio, sulla qualità dei servizi e sull’utilizzo consapevole di tutte le risorse.

Innovazione e competenze: CIM4.0 al servizio della competitività aziendale

Oggi il centro di competenza rappresenta per le imprese italiane un punto di riferimento per l’innovazione di prodotto e di processo, per favorire l’adozione del digitale e dell’intelligenza artificiale nei processi produttivi, per abilitare l’introduzione della manifattura additiva, per la quale il centro esprime una eccellenza indiscussa grazie al recente accordo di collaborazione con Stellantis.

In ambito formativo l’Academy sviluppata con la Scuola Master del Politecnico di Torino, dedicata all’alta formazione e il Learning HUB per l’upskilling e il reskilling delle competenze del capitale umano, sono diventati un vero e proprio asset che supporta in modo concreto le imprese nell’acquisizione delle migliori competenze (nel 2024 oltre 2.000 ore di formazione specialistica erogata verso più di 300 imprese, molte delle quali PMI.).

L’impegno continuo con il centro studi che coinvolge tutti i soci fondatori e activity partner focalizzato ad analizzare e sviluppare analisi e proiezioni sulle tecnologie core dell’Industria sostenibile, ha prodotto negli ultimi due anni tre position paper arricchiti di casi d’uso che illustrano i vantaggi competitivi conseguibili grazie all’adozione dell’Intelligenza Artificiale, dell’IA Generativa e della Manifattura Additiva.

Un impegno che ha permesso di raggiungere più di 10 mila persone tra studenti e professionisti e con circa 1000 copie digitali pay per click.

“Il nostro centro di competenza, ha sin da subito seguito un modello di business basato sulla concretezza operativa e su una visione sostenibile di tutte le attività da noi promosse e funzionali a supportare ed accrescere la competitività delle imprese, soprattutto PMI”, commenta Enrico Pisino, CEO di CIM4.0.

“Un lavoro che non abbiamo svolto da soli: i risultati economici e reputazionali del CIM4.0 derivano infatti da un approccio collaborativo e sistemico che ha visto coinvolti in primis Politecnico e Università di Torino, unitamente alle aziende, soci fondatori del nostro centro, oltre che importanti player tecnologici qualificati come activity partner e soprattutto numerosi stakeholder che hanno contribuito a valorizzare le nostre attività in un contesto locale, nazionale e internazionale. La nostra ambizione è quella di proseguire a crescere ed essere riconosciuti dalle imprese sempre più come – Centro World Class – per il trasferimento tecnologico”, aggiunge.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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