ispezione aerea

Eni Next investe in Dronus: nasce il primo drone certificato ATEX per monitoraggio industriale autonomo

Eni Next, la società di Corporate Venture Capital di Eni, ha investito in Dronus, azienda triestina leader nella produzione di droni industriali. Questa collaborazione, iniziata nel 2019, ha portato allo sviluppo del drone K3, il primo al mondo con certificazione ATEX per operare in ambienti potenzialmente esplosivi senza segnale GPS. Il K3 è progettato per missioni autonome di monitoraggio e ispezione, migliorando la sicurezza e l’efficienza degli impianti industriali.

Pubblicato il 11 Set 2024

Dronus K3


Eni Next, la società di Corporate Venture Capital di Eni che investe in startup ad alto potenziale di crescita, ha annunciato l’investimento in Dronus, azienda triestina attualmente primo player in Italia nella produzione di droni industriali.

L’investimento è in linea con lo scopo di Eni Next – identificare e sostenere tecnologie innovative per la transizione energetica – e fa seguito a una collaborazione che va avanti dal 2019 nell’ambito delle attività R&D.

Attività che hanno portato Dronus ed Eni a sviluppare congiuntamente K3, il primo drone al mondo con certificazione ATEX, in grado di volare in assenza di segnale GPS e di operare autonomamente per il monitoraggio degli impianti industriali. K3, pensato per applicazioni di ispezione aerea in contesti difficili, impiega il sistema autonomo Dronus NEST come stazione di ricarica e controllo.

La notizia dell’investimento arriva congiuntamente all’annuncio del successo della fase di test del drone.

K3: il primo drone certificato ATEX per monitoraggio sicuro e autonomo in ambienti complessi

Il K3 è il primo drone con certificazione ATEX per Zona 2, cioè capace di operare in maniera sicura in presenza di atmosfera potenzialmente esplosiva, progettato per essere residente in impianto e per svolgere missioni autonome in aree molto complesse, in assenza di segnale GPS.

Il drone è dotato di un sensore laser in grado di quantificare la concentrazione di metano nell’aria, con l’obiettivo finale di rilevare le emissioni di gas da ogni singolo elemento presente all’interno dell’impianto come ad esempio valvole, flange o pompe.

Grazie a queste caratteristiche, il sistema K3 Dronus-Eni opera in maniera efficiente e sicura, con missioni programmate autonome, raccogliendo e comunicando i dati alla base Dronus NEST, che svolge funzioni sia di stazione di ricarica e controllo del drone sia di interfaccia di scambio dati con la sala di controllo operativa dell’impianto.

Questa tecnologia offre vantaggi significativi in termini di precisione, affidabilità, frequenza, responsabilità ambientale e riduzione del rischio associato alle attività, permettendo agli operatori di effettuare i monitoraggi direttamente dalla sala di controllo.

Dronus ed Eni: una collaborazione strategica per l’innovazione e la sicurezza

Con l’investimento Dronus si pone l’obiettivo di promuovere l’uso del drone K3 su larga scala e di esplorare ulteriori ambiti nell’innovazione tecnologica.

L’utilizzo di questa tecnologia inoltre potrà rafforzare ulteriormente gli aspetti di sicurezza sul lavoro e asset integrity, automatizzando e digitalizzando le ispezioni presso i siti operativi, parallelamente ampliando la capacità di monitoraggio degli impianti a vantaggio dell’efficacia dei sistemi di protezione ambientale.

“L’investimento da parte di Eni Next conferma l’impegno di Dronus ad accelerare nell’innovazione dei droni e arricchisce una collaborazione di cui siamo particolarmente orgogliosi, perché dimostra ancora una volta la capacità delle nostre tecnologie, uniche al mondo, di adattarsi a casi concreti e complessi, su larga scala, e di attrarre l’attenzione e gli investimenti di player industriali di portata globale”, commenta Marco Ballerini, AD e fondatore di Dronus.

La collaborazione tra Dronus ed Eni è iniziata nel 2019 con la sigla di un accordo di sviluppo congiunto (JDA) che ha consentito di unire tecnologie ed esperienze per sviluppare una versione del sistema di droni autonomi intelligenti Dronus NEST finalizzata a ispezionare e monitorare lo stato delle strutture in siti industriali estesi e articolati.

La prima fase della sperimentazione, terminata con il buon esito delle prime applicazioni, apre a potenziali utilizzi del drone K3 presso i siti operati.

L’iniziativa fa parte del programma di ricerca di Eni finalizzato allo sviluppo di sistemi di monitoraggio robotici per automatizzare e digitalizzare le ispezioni presso i propri siti operativi, con l’obiettivo di aumentare sempre di più la sicurezza delle persone e dell’ambiente, utili anche alla riduzione delle emissioni GHG.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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