Dall’EIT 60 milioni di euro per sostenere startup e PMI e finanziarne i progetti per la lotta al Covid-19

L’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) ha lanciato un’iniziativa in risposta alla crisi da Covid-19: con uno stanziamento di 60 milioni di euro saranno finanziati nuovi progetti di innovazione nell’ambito dei “Progetti di risposta alla pandemia” e si darà ulteriore sostegno con risorse a startup, scale-up e PMI altamente innovative, “fondamentali per la rapida ripresa dell’economia”.

Pubblicato il 14 Mag 2020

EIT

L’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) ha lanciato un’iniziativa in risposta alla crisi da Covid-19: con uno stanziamento di 60 milioni di euro saranno finanziati nuovi progetti di innovazione nell’ambito dei “Progetti di risposta alla pandemia” e si darà ulteriore sostegno con risorse a startup, scale-up e PMI altamente innovative, “fondamentali per la rapida ripresa dell’economia”.

“In tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo, dobbiamo assicurare che le risorse siano mirate a fornire risposte in tempi brevi”, ha dichiarato Mariya Gabriel, Commissaria Europea per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, oltre che responsabile dell’EIT. “Ci stiamo assicurando che un maggiore sostegno finanziario sia distribuito a favore di chi sta lavorando per rispondere nella maniera più incoraggiante possibile alle difficili domande sollevate dal Covid-19 Grazie all’iniziativa dell’EIT in risposta alla crisi, gli innovatori nell’UE beneficeranno di ulteriori risorse che li aiuteranno a superare questa situazione senza precedenti e a continuare a fornire soluzioni innovative all’Europa e ai suoi cittadini”.

Gli ambiti dei progetti e come partecipare

Saranno due i binari principali di attività che dovranno essere attuate dalle otto “comunità della conoscenza e dell’innovazione” dell’EIT:

  • Strumento di sostegno alle imprese (“Venture Support Instrument”): l’EIT fornirà finanziamenti, assistenza tecnica e rete per far crescere le startup, scale-up e PMI colpite dalla crisi causata dal Covid-19, chev ha determinato un calo degli investimenti e problemi di liquidità.
  • Progetti di risposta alla pandemia (“Pandemic Response Projects”): l’EIT mobiliterà gli innovatori affinché affrontino l’impatto della crisi e propongano innovazioni e nuove soluzioni.

I progetti innovativi riguarderanno la salute, i cambiamenti climatici, la digitalizzazione, l’alimentazione, l’energia sostenibile, la mobilità urbana, e la produzione e materie prime.

L’EIT ha chiesto alle sue otto comunità (Climate-KIC, Digital, Food, Health, InnoEnergy, Manufacturing, RawMaterials, Urban Mobility) di delineare le condizioni e i criteri per ottenere i finanziamenti. Ciascuna di esse presenterà un portfolio di attività che potranno essere implementate nell’ambito della Crisis Response Initiative, al cui interno si troveranno le proposte sia per lo Strumento di sostegno alle imprese (Venture Instrument) che per i Progetti di risposta alla pandemia (Pandemic Response Projects). L’Istituto Europeo valuterà le proposte con una “veloce procedura” e la selezione finale sarà sottoposta alla decisione del Comitato Direttivo.

I 60 milioni di risorse saranno distribuiti tra le varie comunità “in funzione della qualità e della pertinenza delle proposte presentate”. I bandi saranno pubblicati sulla sezione Covid-19 del sito web dell’EIT.

“Per vincere la battaglia contro lo scompiglio seminato dal Covid-19 in Europa, dobbiamo lavorare a stretto contatto e mobilitare le nostre risorse”, ha aggiunto Dirk Jan van den Berg, Presidente del Comitato Direttivo dell’EIT. “Sono rimasto impressionato dalla resilienza degli imprenditori; l’iniziativa dell’EIT in risposta alla crisi garantirà che beneficino di sostegno finanziario in un momento critico. Contribuirà inoltre a far sì che la ripresa si concentri sulla creazione di un futuro più sano, più ecologico e più sostenibile per il nostro pianeta e la sua popolazione”.

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Francesco Bruno

Giornalista professionista, laureato in Lettere all'Università Cattolica di Milano, dove ha completato gli studi con un master in giornalismo. Appassionato di sport e tecnologia, compie i primi passi presso AdnKronos e Mediaset. Oggi collabora con Dazn e Innovation Post.

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