Consiglio europeo per l’innovazione, nel 2022 oltre 1,7 miliardi a supporto degli innovatori europei

La Commissione europea ha adottato il programma di lavoro del Consiglio europeo per l’innovazione per l’anno 2022. Il programma mette a disposizione oltre 1,7 miliardi di euro a sostegno di PMI, scale-up e start-up per permettere agli innovatori europei di espandersi e creare nuovi mercati, ad esempio nei settori della computazione quantistica, delle batterie di nuova generazione e della terapia genica.

Pubblicato il 09 Feb 2022

piano strategico horizon europe


Oltre 1,7 miliardi di euro per permettere agli innovatori europei di espandersi e creare nuovi mercati, ad esempio nei settori del calcolo quantistico, delle batterie di nuova generazione e della terapia genica: sono queste le risorse che il Consiglio europeo per l’innovazione (CEI o EIC, European Innovation Council) mette a disposizione per il 2022.

La Commissione europea ha adottato il programma di lavoro dell’EIC, nato nel marzo 2021 come programma pilota nell’ambito di Horizon Europe, il progetto europeo dedicato alla promozione dell’innovazione e della ricerca all’interno dell’Unione. Per il periodo 2021-2027, l’EIC avrà a disposizione una dotazione complessiva di 10 miliardi di euro.

EIC, le novità del programma per il 2022

Il programma di lavoro 2022 del Consiglio europeo per l’innovazione contiene diversi elementi di novità, semplifica il processo di candidatura e contribuisce alle politiche dell’UE.

Tra le novità vi è l’iniziativa Scale-Up 100 dell’EIC, volta a individuare 100 imprese promettenti dell’UE ad elevatissimo contenuto tecnologico che potrebbero diventare “unicorni” (cioè aziende con una valutazione superiore a 1 miliardo di euro).

Altra novità riguarda l’Acceleratore dell’EIC, lo strumento con cui il Consiglio europeo per l’innovazione eroga contributi a sostegno delle start-up e delle PMI più innovative in Europa e nei Paesi terzi associati al programma Horizon Europe.

Il programma di lavoro per il 2022 prevede che le imprese attive nel campo delle tecnologie di interesse europeo strategico potranno presentare domande di finanziamento all’EIC per un importo complessivo superiore a 15 milioni di euro.

Per quest’anno, inoltre, l’EIC incrementerà gli sforzi a sostegno delle donne innovatrici, attraverso lo sviluppo di un indice dell’innovazione e della diversità di genere per individuare le lacune e incoraggiare la diversità all’interno delle imprese, fornendo in tal modo informazioni coerenti agli investitori, ai finanziatori, ai clienti e ai responsabili politici.

Sempre in quest’ambito, l’EIC ha deciso anche di aggiungere due nuovi premi al Premio UE per le donne innovatrici – premio che dal 2016 viene assegnato ogni anno alle imprenditrici di maggior talento di tutta l’UE e dei Paesi associati a Horizon Europe – da assegnare alle innovatrici under 35.

L’edizione 2022 del premio, dunque, assegnerà ben sei premi in totale: tre premi alle donne innovatrici più esemplari in tutta l’UE e nei Paesi associati a Orizzonte Europa e tre premi agli “astri nascenti”, ovvero alle innovatrici più promettenti di età inferiore ai 35 anni.

Il programma di lavoro per il 2022 stabilisce una serie aggiornata di “Sfide dell’EIC”, che offrono opportunità di finanziamento per aree tematiche, con una dotazione di oltre 500 milioni di euro.

Le sfide sono rivolte alle start-up, con l’obiettivo di sviluppare tecnologie che contribuiranno all’obiettivo dell’UE di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030, nonché di sviluppare l’autonomia strategica nelle nuove tecnologie quantistiche, spaziali e mediche.

Semplificazione dei processi per i candidati

Tra le iniziative che rientrano nel programma di lavoro dell’EIC per il 2022, ci sono anche azioni rivolte a semplificare i suo processi interni.

Nello specifico, tutte le imprese in sospeso che non possono essere finanziate dall’EIC a causa di vincoli di bilancio riceveranno automaticamente il marchio di eccellenza, riconoscimento che potrebbe aiutarle a ottenere finanziamenti da altri strumenti dell’UE quali i fondi strutturali, i fondi per la ripresa o altre fonti.

Inoltre, nel 2022 saranno introdotti termini più frequenti per la presentazione delle domande relative alla Transizione e all’Acceleratore dell’EIC.

In particolare per quanto concerne la Transizione – quindi l’EIC Transition, il fondo destinato a progetti per convalidare le tecnologie e sviluppare business plan per applicazioni specifiche – , sarà introdotto un processo di candidatura continuo.

In aggiunta, coloro che si candidano per la seconda volta all’Acceleratore dell’EIC avranno la possibilità di descrivere e difendere i miglioramenti apportati alla loro nuova domanda.

Le risorse messe in campo per il 2022

Il programma di lavoro dell’EIC per il 2022 stanzia per l’Acceleratore una somma di 1,16 miliardi di euro. A questi si aggiungono circa 350 milioni di euro destinati allo schema EIC Pathfinder, dedicato alla ricerca avanzata per sviluppare la base scientifica a sostegno di tecnologie rivoluzionarie.

Sono circa 130 i milioni che andranno invece all’EIC Transition. In questo ambito, i finanziamenti erogati dal fondo si incentreranno sui risultati ottenuti dai progetti dello strumento Pathfinder e dai progetti di prova concettuale del Consiglio europeo.

Tutti i progetti del Consiglio europeo per l’innovazione hanno accesso ai servizi di accelerazione d’impresa che forniscono formatori, mentori, consulenti ed esperienza, opportunità di partenariato con imprese, investitori ecc. oltre a una serie di servizi ed eventi.

I numeri dell’EIC ad oggi

Nella fase pilota del periodo 2018-2020, anche mediante l’integrazione dei precedenti programmi per le PMI e le tecnologie emergenti e future, l’EIC ha fornito sostegno a più di 5.500 start-up e PMI innovative in tutta Europa, e a più di 400 progetti di ricerca in settori di punta.

Inoltre, le start-up che hanno beneficiato del sostegno dell’EIC hanno successivamente attratto investimenti per quasi 10 miliardi di euro. Molte si stanno espandendo con successo e tra queste si annoverano oltre 90 “centauri” e 4 “unicorni”.

Delle imprese che hanno ottenuto finanziamenti nella seconda metà del 2020, il 29 % ha un amministratore delegato donna, in aumento rispetto all’8 % delle società finanziate nella prima metà del 2020.

Anche il fondo EIC, istituito nel 2020, funziona a pieno regime: sono state adottate decisioni di investimento per 141 società di valore superiore a 630 milioni di euro. Inoltre, i primi 24 investimenti azionari diretti del fondo EIC hanno attratto co-investimenti da fondi di venture capital e altri per 395 milioni di euro (moltiplicando di 2,7 volte l’investimento del fondo EIC).

“Il programma di lavoro per l’anno in corso può contare sui massimi finanziamenti annuali mai erogati a favore di imprenditori e ricercatori visionari, oltre che su nuove misure volte ad assistere le donne innovatrici e le imprese in fase di espansione”, commenta Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani.

“L’Europa è impegnata a sostenere l’innovazione e le nuove tecnologie e siamo sulla buona strada verso la realizzazione della nostra ambizione: fare dell’EIC la ‘fabbrica di unicorni’ dell’Europa”, aggiunge.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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