Dopo l’intelligenza artificiale è la volta della blockchain. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato un avviso pubblico per la manifestazione di interesse per la selezione di 30 componenti del gruppo di esperti di alto livello per l’elaborazione della strategia nazionale sulle tecnologie basate su registri distribuiti e blockchain. Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro le ore 24.00 del 28 ottobre 2018.
La catena a blocchi viene ritenuta una priorità per il Paese che deve approfondire il tema delle Distributed Ledger Technologies (DLT) aumentando gli investimenti pubblici e privati. Per questo il ministro Luigi Di Maio ha anche formalizzato, nella giornata di ieri, l’adesione dell’Italia alla Blockchain Partnership Initiative promossa dall’Unione Europea.
Indice degli argomenti
Gli obiettivi del gruppo per la blockchain
Il prossimo passo è dunque la definizione di una strategia nazionale per le DLT e la blockchain, da elaborare con il gruppo di esperti che avranno come obiettivi:
- individuare iniziative private già esistenti a livello nazionale, monitorarle e analizzarne gli sviluppi e le ricadute socio-economiche
- individuare use case relativi all’utilizzo delle DLT nel settore pubblico al fine di promuoverne la diffusione
- individuare buone prassi sviluppatesi sulle tecnologie in parola elaborando strumenti per diffonderne l’applicazione
- approfondire le condizioni necessarie per promuovere la ricerca, lo sviluppo, l’impiego, l’adozione ed il mantenimento del carattere decentralizzato delle DLT e in particolare della Blockchain in modo da incrementarne e accelerarne la diffusione nei servizi pubblici e privati
- elaborare gli strumenti necessari per creare e favorire le condizioni economiche, politiche e regolatorie affinché cittadini e imprese, in particolare PMI e start-up, possano beneficiare del potenziale rappresentato dalle funzionalità di queste tecnologie
- elaborare strumenti tecnici e normativi volti a diffondere l’applicazione degli smart contract.
Da chi sarà formato
Oltre ai rappresentanti del Mise, il gruppo di lavoro sarà formato da
- 10 membri esponenti del mondo imprenditoriale o delle associazioni di categoria di riferimento che operano in ambito di DLT e Blockchain;
- 10 esponenti di organismi e centri di ricerca, della pubblica amministrazione, del mondo accademico o think-tank;
- 10 esponenti delle organizzazioni sindacali, del terzo settore, dei consumatori e, in generale, della società civile;
- rappresentanti del MiSe.
I progetti blockchain in Italia e nel mondo
La Commissione europea ha investito oltre 80 milioni di euro in progetti legati a blockchain e altri 300 saranno stanziati di qui al 2020.
Sul fronte privato sono numerose le iniziative che hanno iniziato a testare le potenzialità della tecnologia che sta dietro le monete virtuali. In Italia Perugina e Barilla stanno portando avanti dei pilota nel campo della tracciabilità dei prodotti lungo l’intera filiera e per il controllo anticontraffazione.
In Francia banche come Crédit agricole e Bnp si sono cimentate con la nuova tecnologia. La prima la utilizza per gestire il problema dei ritardi nei trasferimenti di denaro quando si tratta di un’operazione di cambio, mentre la seconda collabora con una start-up che offre agli utenti l’opportunità di riacquistare il controllo dei propri dati personali.
Negli Stati Uniti invece Walmart, Kroger e altri stanno cercando di utilizzare blockchain per aiutare a prevenire le malattie di origine alimentare. Dieci delle più grandi aziende alimentari del mondo hanno collaborato con Ibm per integrare la nuova tecnologia nelle loro catene di fornitura.