PNRR, firmato il decreto che assegna 350 milioni alle strutture dedicate al trasferimento tecnologico

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha firmato il decreto che determina come saranno impiegati i 350 milioni previsti dal PNRR per il finanziamento dei centri dedicati al trasferimento tecnologico. La misura serve a finanziare i Competence Center e gli gli European Digital Innovation Hub (EDIH o Poli europei di innovazione digitale).

Pubblicato il 17 Feb 2023

Mise_3.jpg


Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha firmato il decreto che determina come saranno impiegati i 350 milioni previsti dal PNRR per il finanziamento dei centri dedicati al trasferimento tecnologico.

La misura serve a finanziare i Competence Center e gli gli European Digital Innovation Hub (EDIH o Poli europei di innovazione digitale).

Il decreto è stato poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 aprile (lo trovate in fondo all’articolo).

L’investimento 2.3 della M4C2

Il provvedimento è dunque un atto legato all’attuazione dell’investimento 2.3 nell’ambito della Missione 4, Componente 2 del PNRR “Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico”.

Questa misura è finalizzata “a rafforzare il sistema del trasferimento tecnologico italiano, anche attraverso un processo di riorganizzazione e razionalizzazione dei centri esistenti, per offrire servizi tecnologici avanzati alle imprese. Il progetto mira a potenziare gli 8 competence center esistenti, rifinanziandoli secondo una logica di funding gap, e a finanziare almeno 42 nuovi centri”.

Il decreto dispone le risorse, le procedure e i criteri per il rifinanziamento degli otto Competence Center già attivi sul territorio italiano e per il finanziamento degli European Digital Innovation Hub.

I target stabiliti nel PNRR per questo investimento sono tre, tutti da conseguire entro il 2025:

  • 42 nuovi hub da creare
  • 600 milioni di euro di servizi da erogare alle imprese
  • 4.500 PMI raggiunte

Come sono assegnate le risorse

I 350 milioni sono stati ripartiti come segue:

  • 113,4 milioni di euro sono destinati al rifinanziamento degli 8 Competence Center
  • 33,6 milioni di euro sono per la quota italiana di cofinanziamento dei 13 Poli europei di innovazione digitale (EDIH) selezionati nella gara europea parte del programma Digital Europe
  • 114,5 milioni di euro sono invece destinati a finanziare i 24 Poli europei di innovazione digitale che hanno ricevuto il “Seal of Excellence” dalla Commissione Europea, ma che non sono finanziati dall’UE.

La somma di queste cifre di dettaglio, come potete vedere, è pari a 261,5 milioni. Mancano all’appello altri 88 milioni circa. Nel decreto si riporta che “la restante quota di risorse, non attribuita dal presente decreto, verrà destinata a soggetti e a programmi di attività in attuazione dell’Investimento 2.3 M4C2 del PNRR con successivi provvedimenti del direttore generale della DGPIIPMI”

Aiuti variabili in base alla dimensione delle imprese

L’intensità dell’aiuto, da applicare alla quota di finanziamento nazionale, varia in relazione al servizio erogato e alla dimensione d’impresa secondo questo schema

I Competence Center

I Competence Center sono dei partenariati pubblico-privati il cui scopo è di offrire servizi di orientamento alle imprese, formazione e di emanare bandi per il co-finanziamento di progetti innovativi ad alto TRL, cioè vicini alla finalizzazione.

Dopo il primo finanziamento di 72 milioni, che sono stati utilizzati per costituire le strutture e per erogare i servizi per i primi tre anni, questa seconda tranche di finanziamento seguirà delle logiche diverse. Una parte (13,4 milioni) sarà destinata a terminare il finanziamento dei Competence che non hanno ancora ricevuto tutte le risorse per le proprie infrastrutture. Il grosso (100 milioni), invece, servirà a finanziare nuovi bandi destinati alle imprese e i servizi di consulenza e formazione.

Ricordiamo che gli otto Competence Center, tutti di rilievo nazionale, sono i seguenti:

  • CIM 4.0 – Competence Industry Manufacturing 4.0
  • MADE – Competence Center Industria 4.0
  • BI-REX – Big data Innovation-Research EXcellence
  • ARTES 4.0 – Industry 4.0 Competence Center on Advanced Robotics and enabling digital TEchnologies & Systems 4.0
  • SMACT Competence Center
  • MedITech Competence Center I 4.0
  • START 4.0– Sicurezza e ottimizzazione delle Infrastrutture Strategiche Industria 4.0
  • CYBER 4.0 – Cybersecurity Competence Center

Marco Taisch, Presidente MADE Competence Center Industria 4.0, ha così commentato la notizia del decreto firmato dal ministro: “È un’ottima notizia che stavamo aspettando. Il finanziamento dei Competence Center rappresenta non solo il riconoscimento del ruolo che essi svolgono, ma è anche la conferma dall’altissima qualità del lavoro che è stato erogato in questi quattro anni in cui si sono costituiti. I Competence center sono i propulsori del Made in Italy nell’ambito dell’industria digitale: per essere competitivi abbiamo necessità di continuare su questa strada. Il finanziamento erogato dal ministero sottolinea l’importanza di investire nella trasformazione digitale non solo attraverso l’erogazione di finanziamenti fiscali ma anche sostenendo l’opportunità di fare cultura d’impresa 4.0. È nostro auspicio che in futuro ci sia un’ulteriore revisione di incentivi fiscali e della Formazione 4.0.”

Gli EDIH – European Digital Innovation Hub

Gli EDIH – European Digital Innovation Hub sono invece strutture in via di formazione previste dal programma Digital Europe della Commissione Europea. Sono centri che avranno il compito di assicurare la transizione digitale dell’industria, con particolare riferimento alle PMI, e della pubblica amministrazione attraverso l’adozione delle tecnologie digitali avanzate, Intelligenza Artificiale, Calcolo ad Alte Prestazioni, Sicurezza Informatica.

Anche se alcuni EDIH hanno levatura nazionale, la maggior parte nasce con un accento regionale.

Nel corso di un processo di selezione sono state individuate 13 proposte che saranno finanziate complessivamente con 67 milioni di euro di cui la metà a carico dell’UE e la metà a carico dell’Italia (circa 5,16 milioni per EDIH in media). Si tratta dei seguenti progetti

  • DIHcube – è l’EDIH promosso dall’Ance e incentrato quindi sul settore dell’edilizia, con valenza nazionale.
  • Cetma DihSme – è l’EDIH nazionale coordinato da Cetma con focus sull’ingegneria dei materiali e indirizzato al Centro Sud (Puglia e Basilicata)
  • ER2digit è l’EDIH dell’Emilia Romagna capitanato dalla Regione
  • MicroCyber è l’EDIH capeggiato dall’Ente Nazionale per il Microcredito, con focus sul Mezzogiorno (Sicilia, Calabria, Campania, Basilicata, Sardegna, Puglia, Molise)
  • HSL (Heritage SmartLab) è il progetto capitanato da Basilicata Creativa (industrie culturali e creative)
  • Dante è l’EDIH promosso dal Cluster Tecnologico Nazionale “Smart Living Technologies” SMILE
  • EDIH4Marche è l’iniziativa capitanata dal DIH Marche di Confindustria e gran parte delle associazioni territoriali rivolte alle imprese
  • Chedih – Circular Health European Digital Innovation Hub è il progetto focalizzato sui settori Salute e Agroalimentare promosso dall’Università di Torino e dedicato a Piemonte e Valle d’Aosta
  • i-NEST è un progetto nazionale in ambito telecomunicazioni promosso dal CNIT
  • Toscana X.0 è l’EDIH territoriale toscano capitanato da GATE4.0 Distretto Regionale Toscano al cui interno ci sono, tra gli altri, il DIH di Confindustria
  • P.R.I.D.E. – Polo Regionale per l’Innovazione Digitale Evoluta è l’EDIH campano il cui promotore è il Campania Digital Innovation Hub (consigliamo la lettura del nostro approfondimento qui)
  • Artes 5.0 è un progetto nazionale capitanato dal Competence Center Artes 4.0 con focus su Industria e PA
  • Expand è il progetto sulla manifattura capitanato dal Competence Center CIM 4.0 e riferito ai territori di Piemonte e Valle d’Aosta

Questi progetti opereranno per 36 mesi con la possibilità, a seguito di una valutazione della Commissione stessa, di estendere l’attività durata di ulteriori 48 mesi.

Sempre nel corso di questa procedura di valutazione è stato poi assegnato il “Seal of Excellence” ad altri 17 centri. Il sigillo di eccellenza è il riconoscimento da parte dell’UE della validità del progetto, anche se le strutture, per ragioni di budget, non sono rientrate tra quelle finanziate. A queste 17 strutture se ne sono poi aggiunte altre 7 che hanno partecipato a una seconda selezione. Complessivamente quindi gli EDIH con il Seal of Excellence sono i seguenti 24:

  • AI Magister è un progetto nazionale che ha come capofila la società di consulenza Profima
  • Edih L, il progetto della Lombardia con all’interno il Competence Center MADE
  • HD-Motion, progetto nazionale focalizzato sui Trasporti
  • UDD, la proposta dell’Umbria
  • Birex ++, la proposta nazionale sulla manifattura sostenibile con capofila il Competence Center Bi-Rex
  • Edih4DT, l’Edih per il settore pubblico del Sud Italia
  • DMH, la proposta per l’Italia costiera e il settore marittimo
  • DIS-HUB, il progetto dell’Alto Adige
  • AI-Pact, progetto nazionale dedicato al settore pubblico.
  • SharD-Hub, la proposta sarda
  • Innova, progetto nazionale per la PA
  • Pics2, progetto pugliese per diversi settori (Steel, Shipbuilding, Petrochemistry, Aerospace, Agrifood, Logistics) con focus sulla cyber security
  • EDIHAMo, proposta di Abruzzo e Molise
  • ROME Digital Hub, Edih laziale
  • Dips, la proposta di Trento sulla Sanità
  • Ap-Edih, un’altra proposta per la Puglia
  • Damas, progetto nazionale per Automotive e Aerospace.
  • PAI – Public Administration Intelligence
  • NEURAL – veNEto hUb foR Advanced digital technoLogies
  • InnovAction – InnovAction: Network Italiano dei Centri per l’Innovazione Tecnologica
  • IP4FVG – EDIH – IP4FVG EDIH – Industry Platform for Friuli Venezia Giulia EDIH
  • CATCH atMIND – advanCed digitAl TeChnology Hub for the Life Sciences at MIND
  • Fondazione MAXXI – CURE – Creativity for Urban Rebirth
  • NEST – Network for European Security and Trust

A questi progetti non andrà il finanziamento europeo, ma solo quello dell’Italia. I 114,5 milioni previsti dal decreto significano un finanziamento medio di 4,7 milioni ciascuno.

Il decreto in Gazzetta Ufficiale

Il decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 27 aprile 2023. Lo trovate qui di seguito

competencegazzetta (trascinato)

Valuta la qualità di questo articolo

Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 4