Green deal, AI e coronavirus: le istanze delle aziende italiane nel Consiglio competitivà UE

Nel corso del Consiglio competitività sono stati trattati i temi legati alle transizioni ambientali e digitali, ma si è parlato anche dell’impatto del coronavirus sulle attività produttive

Pubblicato il 28 Feb 2020

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Intelligenza artificiale, transizione digitale e ambientale, ma anche l’impatto del coronavirus sulle aziende, soprattutto le più piccole. Sono gli argomenti trattati dal Consiglio Competitività della Commissione europea, l’incontro che si svolge quattro volte all’anno e riunisce i rappresentanti dei ministeri economici di tutti i Paesi europei. Il contesto ha rappresentato anche l’occasione per presentare le necessità delle imprese italiane relativamente a queste tematiche.

Transizione green: le istanze italiane

Protagonista della riunione, il Green deal (di cui abbiamo spiegato i contenuti qui): “In due settimane presenteremo la nuova strategia industriale per aiutare le imprese a trarre benefici dal green deal e coglierne le opportunità”, ha commentato il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, nel corso della conferenza stampa a margine dell’incontro.

Giampaolo Manzella, Sottosegretario di Stato al Ministero dello sviluppo economico, ha ribadito che  “transizione digitale e ambientale sono due temi cruciali per il sistema impresa. Abbiamo fatto valere le esigenze delle PMI e del sistema imprenditoriale italiano. Abbiamo affrontato il tema del green deal per ribadirne l’importanza” e chiedere idonee misure, come “un rilassamento degli aiuti di Stato fino allo scorporo delle spesi verde dal patto di stabilità”.

Intelligenza artificiale

Nell’occasione è stata anche trattato il tema della transizione digitale: “Siamo orientati al futuro”, ha spiegato Maroš Šefčovič, alla guida del gruppo di lavoro in Commissione europea sui rapporti interistituzionali, relativamente alle regolamentazioni da adottare. Norme che dovranno essere “adatte al futuro ruolo delle nuove tecnologie”.

In particolare, nel corso di una colazione di lavoro si è espressamente parlato di intelligenzia artificiale. Manzella ha portato le istanze delle PMI italiane, chiedendo che si faccia in modo che anche le realtà medie e piccole possano arrivare a usufruire dell’intelligenza artificiale, “se no questa tecnologia rischia di non arrivare al cuore del nostro tessuto imprenditoriale italiano”.

Coronavirus, la proposta di accesso al Fondo di solidarietà

Pur non essendo contemplato nell’ordine del giorno, durante l’incontro si è fatto il punto anche sulla situazione coronavirus che, in Europa, sta colpendo particolarmente l’Italia: “Abbiamo affrontato il tema con equilibrio”, ha raccontato Manzella, con l’obiettivo comune di unire gli sforzi e di attuare una  “valutazione sulle implicazioni economiche”. Al riguardo, il sottosegretario ha “registrato attenzione verso il nostro Paese” e ha avanzato alcune richieste alla Commissione. Tra queste, la riprogrammazione dei fondi comunitari e l’accesso al Fondo di solidarietà, solitamente utilizzato per le catastrofi naturali. Inoltre, ha chiesto di “attivare per le PMI anche una facility nuova attraverso la Banca europea degli investimenti per dare a queste realtà liquidità”.

Riguardo al coronavirus, Breton ha sottolineato preoccupazioni per l’impatto sui settori del turismo, automobilistico e del trasporto aereo. Ha quindi spiegato che verrà avviata un’analisi su tutta Europa per capire i reali effetti dell’epidemia di coronavirus sul tessuto industriale. Il report finale è atteso tra circa un mese.

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Nicoletta Pisanu

Giornalista, collabora da anni con testate nazionali e locali. Laureata in Linguaggi dei Media e in Scienze sociali applicate all'Università Cattolica di Milano, è specializzata in cronaca.

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