La Basilicata investe nelle tecnologie dell’industria 4.0. La giunta regionale ha approvato un bando da 7,7 milioni di euro per agevolare le imprese che intendono sviluppare tecnologie abilitanti per la trasformazione digitale. “Questo governo regionale ha voluto inserire un altro strumento nella ricca cassetta degli attrezzi messa a disposizione del tessuto produttivo lucano”, è il messaggio dell’assessore alle Attività produttive, Roberto Cifarelli, che ha proposto la misura.
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Gli aiuti
L’avviso pubblico, “Industria 4.0 – Impresa 4.0 agevolazioni per l’innovazione e lo sviluppo di tecnologie abilitanti” ha come obiettivo di “incentivare gli investimenti ad alta intensità di conoscenza e i cicli d’innovazione rapidi su tecnologie abilitanti (Key Enabling Tecnologies – KET)”, come si legge in una nota della regione. Le imprese avranno a disposizione una dote finanziare di 7,76 milioni di euro. Il bando si rivolge sia alle grandi imprese, sia alle pmi.
Con i fondi erogati le aziende potranno ottimizzare i processi produttivi; supportare i processi di automazione industriale e sistemi di interconnessione; acquisire servizi di innovazione specialistica e di trasferimento tecnologico all’industria 4.0; sviluppare tecnologie di produzione anche con nuovi materiali a tecnologie avanzate.
Gli scopi
La regione vuole sostenere la creazione di nuove imprese e l’innovazione in quelle già attive in Basilicata. Con questi aiuti gli imprenditori potranno migliorare l’attrezzatura tecnologica, trasformare i processi produttivi e aggiornarli, rivedere alcuni aspetti in ottica ambientale, sperimentare sistemi di automazione avanzata.
“Dopo gli strumenti previsti dal bando PIA – Pacchetti Integrati Agevolativi per rilanciare la competitività del sistema lucano e Creopportunita a favore delle start up abbiamo voluto focalizzare l’attenzione sostenendo, coerentemente con gli obiettivi del Piano nazionale dell’Industria 4.0, gli investimenti in innovazione, trasferimento tecnologico, competenze e tecnologie digitali”, spiega l’assessore. E aggiunge: “L’obiettivo finale è aumentare la competitività del sistema produttivo regionale, salvaguardare posti di lavoro e crearne dei nuovi, incrementare il valore della produzione, coinvolgere il sistema scolastico promuovendo i percorsi di alternanza scuola e lavoro”.