A questo scopo, il protocollo impegna le due parti, sulla base delle proprie competenze e responsabilità, a mettere in atto una serie di azioni volte a promuovere la formazione dei giovani e l’incontro tra scuola e lavoro.
Si parte dalla promozione di percorsi formativi che permettano ai giovani di acquisire competenze tecnico-professionali, relazionali, manageriali e trasversali; come iniziative di informazione rivolte alle studentesse e agli studenti e ai docenti delle istituzioni scolastiche di tutti gli indirizzi, per rendere i percorsi formativi quanto più connessi al mercato del lavoro.
Saranno organizzate attività di orientamento per le scuole secondarie di primo grado e per le loro famiglie, anche attraverso azioni di sensibilizzazione dei docenti, per favorire scelte consapevoli sulle filiere formative del settore tecnologico e relative prospettive occupazionali.
Il protocollo prevede anche l’organizzazione di attività di orientamento in uscita a livello territoriale per le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Attività che dovranno tener conto delle prospettive occupazionali offerte dal territorio, anche nella scelta dei percorsi di studi di livello terziario, sia di tipo universitario che non.
Infine, le parti si impegnano a promuovere l’inclusione delle studentesse e degli studenti con disabilità, con percorsi formativi che favoriscano l’autonomia, il proseguimento degli studi fino all’inserimento nel mondo del lavoro.