ENERGIA

Non solo rinnovabili: la proposta di Enel per la Transizione 5.0 (e 4.0)

Enel si posiziona come partner strategico per le imprese impegnate nella transizione verso tecnologie più sostenibili, offrendo soluzioni chiavi in mano per le rinnovabili e tecnologie innovative per la riduzione dei consumi energetici.

Pubblicato il 03 Giu 2024

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Una delle conseguenze della progressiva convergenza tra la transizione digitale e quella green – al punto che oggi si parla di twin transitions, transizioni gemelle – è che stanno cambiando anche gli attori a cui le imprese si rivolgono per ricevere un supporto nei propri progetti di innovazione.

È così che, accanto ai player provenienti dal mondo della meccanica strumentale, dell’automazione di fabbrica e dell’IT, oggi anche i big dell’energia sono dei potenziali partner delle imprese che intendono avviare dei percorsi di trasformazione strutturata che beneficino degli incentivi messi a disposizione dallo Stato.

Uno di questi player è Enel, “primo operatore privato al mondo nel settore delle rinnovabili con obiettivo Zero Emissioni al 2040”, come sottolinea ai nostri microfoni Cosimo Loforese, Business Developer Power Quality and Monitoring di Enel. “Reti, decarbonizzazione, elettrificazione sono i pilastri che guidano il nostro impegno per una transizione che non lasci indietro nessuno e un sistema energetico più sostenibile, flessibile, accessibile e sicuro. Con soluzioni innovative puntiamo a rendere più efficiente l’uso dell’energia e sempre più semplice la vita delle persone, vere protagoniste del cambiamento”, prosegue.

Una proposta integrata chiavi in mano

La proposta di Enel per le aziende non si limita alla sola fornitura di energia o prodotti, ma si articola in un’offerta “chiavi in mano” che comprende lo studio di fattibilità del progetto, la progettazione preliminare ed esecutiva, la fornitura di materiali e l’installazione, il collaudo e la messa in esercizio dell’impianto, il supporto operativo in tutta la fase burocratica di richiesta degli iter autorizzativi e – non ultima – la disponibilità di soluzioni finanziarie (leasing o rateizzo) e di supporto per ottenere eventuali incentivi fiscali.

La proposta Enel per l’efficienza energetica idonea per gli incentivi 4.0 e 5.0

Ma l’impegno di Enel a supporto dell’innovazione delle imprese in chiave green non si limita solo alle rinnovabili. “Enel offre un ecosistema di soluzioni innovative e integrate per l’efficienza energetica, la mobilità e la fornitura di energia”, sottolinea Loforese.

Enel propone soluzioni e tecnologie per la stabilizzazione della tensione in grado di generare un risparmio energetico e far fronte alle micro-interruzioni. Si tratta di soluzioni che rientrano tra le merceologie elencate nell’allegato A del piano Transizione 4.0 e che, abilitando una riduzione dei consumi, sono idonee anche a fungere da investimento trainante per il piano Transizione 5.0.

Come è noto, infatti, il Piano di Transizione 5.0 offre incentivi alle imprese che investono in beni strumentali al fine di ridurre i propri consumi energetici. Le aliquote del credito di imposta dipendono dall’ammontare dell’investimento e dalla riduzione dei consumi energetici conseguita.

A determinare la riduzione del consumo deve essere un investimento nelle tecnologie previste dagli allegati del piano Transizione 4.0. Una volta conseguito il risparmio energetico tramite questo investimento “trainante” sarà possibile aggiungere al montante degli investimenti agevolati anche investimenti in rinnovabili per autoconsumo e in attività di formazione.

SaveUp e il compensatore per le microinterruzioni

Due esempi di tecnologie proposte da Enel che rientrano tra i beni strumentali trainanti sono SaveUp e un compensatore per le microinterruzioni.

“SaveUp è uno stabilizzatore di tensione opportunamente accessoriato per la gestione ottimizzata del carico. Tramite un algoritmo IPMVP approvato da ENEA, lo strumento misura il risparmio effettivamente conseguito”, spiega Loforese. Si tratta di un dispositivo concepito per ottimizzare il risparmio energetico e perfezionare la qualità dell’energia (Power Quality) che regola automaticamente la tensione, aumentandola o diminuendola in base alle necessità, e migliora l’efficienza dei carichi per minimizzare i consumi energetici e ridurre lo stress sulle apparecchiature.

“Il dispositivo consente quindi un risparmio in modo semplice ed è abilitante per altre tecnologie che, seppure 4.0, presentano un riscontro più ostico del risparmio conseguito, ad esempio per il rifacimento della linea di produzione. In altre parole un’azienda che vorrebbe ammodernare la sua linea di produzione con un semplice save-up può passare da un intervento 4.0 ad uno 5.0 raddoppiando il credito d’imposta”.

La seconda proposta è un compensatore per micro-interruzioni in grado di dare continuità elettrica per tutti quei carichi sensibili alle imperfezioni che la rete elettrica può avere.

“Le soluzioni proposte da Enel per la Power Quality sono specifiche per le necessità individuate e rispetto a soluzioni generiche consentono di massimizzare i benefici e rendere economicamente sostenibile anche un intervento di power quality complesso”, sottolinea Loforese.

Rispetto ad un UPS, ad esempio, le soluzioni specifiche per i buchi di tensione offrono vantaggi in termini di costo: “Un UPS – rileva Loforese – incrementa i consumi del 5%, mentre uno stabilizzatore riduce i consumi. Inoltre ci sono benefici sulla manutenzione perché non ci sono batterie, di spazio perché l’ingombro è quello di un quadro elettrico e di fiscalità, perché si può beneficiare del credito d’imposta”.

3Sun, la fabbrica del futuro a Catania

Per quanto riguarda le rinnovabili, inoltre, Enel ha un importante progetto a Catania: si tratta di 3Sun, la Gigafactory fotovoltaica che, a ragime, raggiungerà una capacità produttiva di 3 GW. 3Sun sarà in grado di proporre
al mercato moduli fotovoltaici innovativi e ad alta efficienza.

I pannelli prodotti da Enel si andranno a collocare nella fascia di
efficienza più elevata tra quelle previste dal Decreto Energia e premiate con
le aliquote più alte dal piano Transizione 5.0: moduli prodotti in Europa composti da celle bifacciali con un’efficienza di cella maggiore o uguale al 24,0%, che consentono di maggiorare del 40% l’aliquota prevista dal piano Transizione 5.0, portandola fino al 63%.

Appuntamento a Parma il 5 giugno

Di questi temi Loforese parlerà in occasione della tavola rotonda “Non solo Transizione 5.0 – Opportunità e incentivi 2024-2025 per finanziare l’innovazione” che si terrà il prossimo 5 giugno a Parma nell’ambito delle attività convegnistiche della fiera Solids.

Tra gli altri relatori della tavola rotonda Patrick Beriotto, Marketing & Communication Director di Warrant Hub, e Matteo Faggin, direttore del Competence Center SMACT.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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