Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sul regolamento inteso a proteggere le indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali.
Quando il regolamento sarà approvato le indicazioni geografiche (IG), ora applicate soltanto a cibi e bevande, saranno estese ai prodotti industriali le cui qualità sono essenzialmente legate alla zona di produzione, come il vetro di Murano, il cristallo di Boemia, la porcellana di Limoges o le posate di Solingen.
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Prodotti artigianali e industriali, perché c’è bisogno si un regolamento per le indicazioni geografiche
Il regolamento è una delle principali proposte del piano d’azione sulla proprietà intellettuale, presentato dalla Commissione europea nel novembre 2020.
Il regolamento sta seguendo l’iter stabilito dai trattati europei: la Commissione ha pubblicato la proposta di regolamento il 13 aprile 2022, mentre il Consiglio ha adottato un orientamento generale il 1° dicembre 2022.
L’assenza di una protezione delle IG a livello dell’UE per i prodotti artigianali e industriali non rappresenta soltanto una questione interna.
Nel novembre 2019, infatti, l’UE ha aderito all’Atto di Ginevra dell’accordo di Lisbona sulle denominazioni di origine e le indicazioni geografiche (un trattato internazionale dell’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale), che riguarda le IG per i prodotti sia agricoli che non agricoli.
La proposta consentirà all’UE di rispettare i suoi obblighi internazionali derivanti da tale trattato e di sfruttare appieno le opportunità che esso offre.
Indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali, cosa prevede il regolamento
Il regolamento mira a istituire una protezione delle IG direttamente applicabile per i prodotti artigianali e industriali (come gioielli, prodotti tessili, vetro, porcellana, ecc.) a livello dell’UE, che integri la protezione UE già esistente per le IG nel settore agricolo.
La protezione delle IG per tali prodotti porterà a una maggiore innovazione e maggiori investimenti nell’artigianato, aiutando gli artigiani e i produttori, specialmente le PMI, a promuovere e tutelare il loro know-how tradizionale a livello dell’UE, nel rispetto delle norme dell’UE in materia di concorrenza.
L’accordo raggiunto con il Parlamento assicura la coerenza con le norme sulla protezione delle IG per i prodotti agricoli applicando il concetto di “indicazione geografica protetta” (cosiddetta “IGP”), che garantisce l’attrattività delle indicazioni geografiche per i produttori che mantengono un forte legame tra le caratteristiche dei prodotti e la loro origine geografica.
Il testo, inoltre, prevede procedure efficaci di controllo e verifica per la protezione delle IG introducendo, come procedura standard, un sistema basato sull’autodichiarazione che gli Stati membri dovranno rafforzare attraverso controlli.
La protezione delle IG artigianali e industriali si applichi anche allo spazio dei nomi di dominio e all’ambiente online.
Il regolamento, infine, faciliterà le procedure di registrazione delle IG, in particolare per le PMI, e garantisce nel contempo un elevato livello di protezione giuridica assegnando all’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) un ruolo importante per quanto riguarda le procedure di registrazione delle IG artigianali e industriali.
L’accordo provvisorio raggiunto oggi con il Parlamento europeo – che deve ora essere approvato e formalmente adottato da entrambe le istituzioni – è stato accolto con favore dalla Commissione.
“Molte piccole imprese a conduzione familiare in tutta l’UE producono prodotti artigianali tradizionali, radicati nella loro regione. Questo regolamento contribuirà a proteggere e ad aumentare la visibilità del loro artigianato nel mercato unico dell’UE”, commenta Thierry Breton, Commissario per il Mercato Unico.