Microsoft inaugura a Milano la Manufacturing Experience: un “approccio-Lego” per fare sistema con i partner Hi-tech

Presso la Microsoft House di Milano un percorso esperienziale dedicato al Manifatturiero: qui si può vedere come ogni partner contribuisce con il proprio “mattoncino” tecnologico

Pubblicato il 11 Lug 2019

La nuova area Manufacturing Experience alla Microsoft House di Milano


In un mondo economico e produttivo sempre più sofisticato e complesso, nessun produttore Hi-tech, nemmeno i colossi mondiali, si illude più di poter fornire da solo alle aziende le tecnologie e le soluzioni di cui hanno bisogno.

Occorre, come si suol dire, “fare sistema”, con una serie di partner tecnologici, complementari e collaborativi tra loro, in cui ognuno porta le proprie specificità e specializzazioni.

È ciò che sta facendo anche Microsoft, sia a livello internazionale sia in Italia, seguendo un “approccio Lego”, come lo definisce con una metafora divertente Andrea Cardillo, direttore del Microsoft Technology Center di Milano, per cui, in pratica, ogni azienda Hi-tech mette il suo “pezzo”, il suo contributo tecnologico, nel posto giusto all’interno dell’ecosistema innovativo.

Proprio come accade giocando con i mattoncini plastificati della Lego, per costruire qualcosa di più grande, strutturato e complesso, ogni partner dell’ecosistema mette a fattore comune il proprio “mattoncino”, hardware, software o di competenze e soluzioni.

E per illustrare tutto ciò, tutto questo ecosistema e questo lavoro in corso, è stata inaugurata oggi la nuova Manufacturing Experience, un percorso esperienziale dedicato al manifatturiero che arricchisce il Microsoft Technology Center, il centro al primo piano della Microsoft House milanese di viale Pasubio, progettato per fare vivere scenari innovativi alle aziende, alle Startup e ai professionisti, e per promuovere l’Open innovation. All’insegna, appunto, della collaborazione, della contaminazione, delle sinergie.

“Oggi, e a questo punto dell’evoluzione tecnologica, la sinergia tra i diversi partner Hi-tech è importantissima, fondamentale, in pratica i partner per fare ecosistema devono per forza collaborare tra loro, ciascuno contribuendo con le proprie competenze e risorse specifiche”, rimarca il direttore del Microsoft Technology Center milanese (ce ne sono una cinquantina in tutto il mondo).

E Cardillo sottolinea: “questa nuova Manufacturing Experience è uno spazio esperienziale dedicato alla formazione e alla divulgazione tecnologica, dove aziende e professionisti del settore manifatturiero potranno vivere scenari di innovazione, dall’Industry 4.0 all’Artificial Intelligence, e toccare con mano il valore delle nuove tecnologie. Per affrontare insieme le sfide di uno dei settori più strategici dell’economia italiana, che impiega 4 milioni di persone in tutto il Paese”.

Un ecosistema che va da Abb a Reply e Comau

Il numero di partner che contribuiscono attivamente all’ecosistema tecnologico e al percorso d’innovazione, basati su piattaforme Microsoft, è in rapida espansione, e tra le varie applicazioni, strumenti e soluzioni con cui è possibile interagire nella Manufacturing Experience ci sono, al momento, quelli di: Abb, Accenture, Cluster Reply, Comau, Gruppo Filippetti, Kuka, Nec Display Solutions, OverIT, Rancilio, Rold, Teorema e ToolsGroup.

La Manufacturing Experience, e l’ecosistema Hi-tech che rappresenta, si sviluppa affrontando diversi aspetti: dalla previsione della domanda all’approvvigionamento delle materie prime, dalla gestione della produzione alla vendita del prodotto finito, dal suo monitoraggio con segnali telemetrici ai servizi di post-vendita, fino ad arrivare alla formazione dei nuovi assunti.

Andrea Cardillo inaugura l’area Manufacturing Experience, con gli altri partner tecnologici

Il percorso consiste di una prima parte in cui si evidenziano i processi industriali e i sistemi informatici per farli funzionare, e di una seconda parte in cui si vivono alcune fasi di un impianto di produzione, dove è possibile interagire con i robot, gestire i blocchi della linea sfruttando la Mixed Reality, e seguire un Training per imparare come si effettua la manutenzione di un macchinario indossando HoloLens.

Accenture e IoT Sophia

E così, ad esempio, Accenture ha sviluppato e già applicato per Biesse group, produttore di macchinari per la lavorazione del legno, il sistema IoT Sophia, che permette il monitoraggio e la manutenzione predittiva della linee di produzione.

Reply ha realizzato una soluzione di Remote Assistance, utilizzabile anche con la Mixed reality di HoloLens Microsoft, che permette di far interagire a distanza tecnici e operatori di produzione attraverso computer e smartphone, su cui compaiono in tempo reale le immagini delle apparecchiature da monitorare, e anche gli ologrammi con le indicazioni da seguire.

Per il gruppo Rancilio, produttore di macchine per caffé, sono state sviluppate altre soluzioni, come Space 1 di OverIT, per la manutenzione predittiva e a distanza, utilizzando Mixed e Virtual reality, utilizzabili anche per la formazione di tecnici specializzati.

Robot collaborativi come quelli di Abb e Kuka vengono impiegati ad esempio per l’assemblaggio di componenti di un prodotto, e per il controllo di qualità: un Cobot ha installata nel proprio braccio meccanico una videocamera sofisticata in grado di verificare in pochi istanti la conformità e completezza del prodotto finale.

Scambio di idee, competenze e risorse

La Manufacturing Experience punta a combinare le peculiarità specifiche del settore manifatturiero, le soluzioni di Microsoft e quelle dei partner, “ed è fondata sul continuo scambio di idee con i visitatori e sulle loro reali necessità. Per questo motivo il progetto ha l’ambizione di evolvere di continuo, e lo spazio è accessibile ad aziende e professionisti che vogliono vedere di persona e toccare con mano le più recenti innovazioni con cui Microsoft intende supportare il percorso di Trasformazione Digitale”, sottolinea Cardillo.

Che osserva: “l’obiettivo è permettere di vivere un’esperienza immersiva, che metta al centro il dato e lo tracci dall’inizio alla fine del processo produttivo in totale sicurezza, e su questo applichi l’AI per arricchirlo e far scaturire azioni tangibili e progetti concreti in grado di contribuire alla crescita aziendale”.

Mettere insieme tutti i pezzi che servono

L’Italia è la seconda manifattura in Europa, dopo quella tedesca, e l’AI è in grado di accelerare la crescita con un incremento del PIL pari all’1% annuo: “è chiaro, quindi, il valore strategico degli investimenti in questa prospettiva. Ed è altrettanto chiara l’importanza di fare ecosistema per accompagnare le aziende in questo percorso d’innovazione”, rileva il manager Microsoft.

Occorre, tra le aziende di ogni dimensione e settore, “prendere consapevolezza dello scenario manifatturiero in evoluzione, guidare il processo di adozione dell’Artificial Intelligence, e fare evolvere l’Industry 4.0 verso modelli sempre più completi e integrati, in cui l’AI si realizzi attraverso un Mix di tecnologie come Cloud, IoT, Analytics, Machine Learning e Servizi cognitivi”.

E proprio per realizzare tutto questo non possono bastare più le sole risorse di un operatore Hi-tech, per quanto grande e di livello mondiale, ma in ogni ambito e territorio occorrono gli ecosistemi che “mettono insieme, e al posto giusto, tutti i pezzi dell’innovazione che servono”.

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Stefano Casini

Giornalista specializzato nei settori dell'Economia, delle imprese, delle tecnologie e dell'innovazione. Dopo il master all'IFG, l'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Milano, in oltre 20 anni di attività, nell'ambito del giornalismo e della Comunicazione, ha lavorato per Panorama Economy, Il Mondo, Italia Oggi, TgCom24, Gruppo Mediolanum, Università Iulm. Attualmente collabora con Innovation Post, Corriere Innovazione, Libero, Giornale di Brescia, La Provincia di Como, casa editrice Tecniche Nuove. Contatti: stefano.stefanocasini@gmail.com

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