I dati di Acimall

Tecnologie per il legno-arredo: nel secondo trimestre ordini in frenata

Nel periodo aprile-giugno di quest’anno il mercato delle tecnologie per il legno-arredo segna una contrazione degli ordini del 17,8%, che riporta l’indice generale del settore ai dati del 2019. In peggioramento le aspettative delle aziende per i prossimi mesi, ma il Piano Transizione 5.0 potrebbe dare nuovo slancio al settore.

Pubblicato il 27 Lug 2023

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Dopo aver recuperato brillantemente le perdite causate dalla pandemia frena anche il mercato delle tecnologie per il legno-arredo che nel periodo aprile-giugno di quest’anno segna una contrazione degli ordini a due cifre.

I dati diffusi da Acimall, l’associazione che riunisce i costruttori italiani di tecnologie per il mondo del legno e del mobile, parlano infatti di una diminuzione degli ordini del 17,8%. Un risultato al quale contribuiscono sia il – 18,7% registrato sulle commesse in arrivo da oltre confine che il – 13,8% della domanda dal mercato domestico.

L’andamento del mercato nel secondo trimestre dell’anno

Il risultato conferma i dati registrati nei quattro trimestri precedenti, tutti di segno negativo, e riporta l’indice generale del settore ai livelli del 2019.

Il settore delle tecnologie per il legno e il mobile può contare su un portafoglio ordini con 5,2 mesi di produzione assicurata (lo stesso dato registrato nel trimestre precedente), mentre la variazione prezzi da inizio anno – che si è attestata all’1,2% – rappresenta un raffreddamento dell’inflazione che ha caratterizzato il settore e l’economia in generale nell’ultimo biennio.

L’indagine qualitativa rivela che il 72% del campione delle aziende intervistate prevede una sostanziale stabilità della produzione (era il 71% nel trimestre precedente), mentre il 9% si aspetta una ulteriore diminuzione e il 19% una crescita (saldo più 10).

L’occupazione è in crescita per il 14% del campione, stabile per l’81% e in contrazione per il 5%. Per quanto concerne le giacenze, sono stabili per il 34% degli intervistati (in netto calo rispetto al 62% nel periodo gennaio-marzo), in aumento per il 33%  e in diminuzione per l’altro 33%.

Le previsioni sull’andamento della domanda

A proposito dell’indagine previsionale i dati elaborati dall’Ufficio Studi di Acimall rivelano un clima meno positivo rispetto al trimestre precedente: per quanto riguarda il mercato estero il campione si attende un andamento stabile nel 33% dei casi (era il 38% nel trimestre precedente).

Il 48% si attende invece una diminuzione (in salita rispetto al 38% nel gennaio-marzo), mentre la percentuale delle imprese che vede il mercato in crescita scende al 19% (era il 24).

Relativamente al mercato italiano l’andamento sarà stabile per il 48% degli intervistati (era il 57% nel primo trimestre 2023), in diminuzione per il 38% (era il 24%) e in aumento per il 14% (dal 19% lo scorso trimestre).

Un trend negativo atteso, ma che potrebbe essere invertito con il Piano Transizione 5.0

Una contrazione che per Acimall rappresenta un “ritorno alla normalità”, quindi uno scenario atteso, come precisa il Direttore Dario Corbetta.

Tuttavia, spiega il direttore, si potrebbe assistere a un “un cambio di rotta significativo grazie al nuovo Piano Transizione 5.0, fortemente atteso non solo dall’industria delle tecnologie per la lavorazione del legno e del mobile, ma da tutti i comparti della meccanica e non solo”.

“La portata del provvedimento potrebbe determinare la ripresa del mercato italiano già nei prossimi mesi o quantomeno a partire dall’inizio del 2024″, spiega.

Un provvedimento che aprirebbe certamente nuove e più ampie possibilità di azione in due direttrici, ovvero verso un ulteriore avanzamento sulla strada della digitalizzazione e per una ancora più decisa e concreta svolta “green” dei processi industriali.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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