Produzione industriale, i dati di luglio confermano il rimbalzo

Prosegue il recupero della produzione industriale. Secondo i dati resi noti dall’Istat a luglio 2020 l’indice destagionalizzato è aumentato del 7,4% rispetto a giugno 2020. Negli ultimi tre mesi recuperati 15 punti (ma la strada è ancora in salita)

Pubblicato il 10 Set 2020

Pil


Prosegue il rimbalzo della produzione industriale. Secondo i dati resi noti dall’Istat a luglio 2020 l’indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato del 7,4% rispetto a giugno 2020.

Grazie a questo risultato, la media del trimestre maggio-luglio 2020 fa segnare una crescita complessiva del livello della produzione cresce del 15,0% rispetto ai tre mesi precedenti, quelli in cui è compreso il periodo del lockdown.

Anche se il recupero non è ancora completo, si conferma la ripresa congiunturale delle attività produttive, con gli indici in miglioramento in tutti i comparti rispetto a giugno: i beni strumentali crescono in misura marcata (+11,8%), i beni intermedi registrano un +7,7%, i beni di consumo +6,2%, mentre l’energia fa segnare solo +0,1%.

Per quanto riguarda il dato tendenziale, cioè confrontato con quello dell’anno precedente, l’indice complessivo diminuisce dell’8,0% con flessioni per tutti i comparti. Il calo è più pronunciato per i beni intermedi (-11,3%), mentre risulta meno rilevante per gli altri aggregati, con diminuzioni del 6,8% per i beni strumentali e l’energia e del 6,2% per i beni di consumo.

Il calo anno su anno coinvolge sostanzialmente tutti i settori, con intensità particolarmente marcate per la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-21,4%), industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-20,6%), fabbricazione di mezzi di trasporto (-11,5%). Cali minori, invece, si osservano nelle industrie alimentari, bevande e tabacco (-0,4%), nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-1,4%) e nelle altre industrie (-4,4%).

Elettronica ed Elettrotecnica

Meno brillanti le performance del comparto dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica, rappresentata da Confindustria ANIE. Se nel confronto congiunturale – a luglio 2020 rispetto a giugno 2020 – la produzione ha evidenziato un incremento dell’1,6%, il dato tendenziale (luglio 2020 su luglio 2019) ha registrato una variazione negativa dei livelli di attività industriale dell’8,4%.

Guardando l’intero anno 2020, l’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana ha mostrato una variazione negativa cumulata della produzione industriale pari al 17,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

“Il dato di luglio, con l’aumento registrato nel confronto congiunturale – che conferma gli andamenti positivi già mostrati nei due mesi precedenti – rileva l’imbocco di un graduale percorso di recupero dai minimi evidenziati nel mese di aprile”, ha dichiarato Giuliano Busetto, Presidente ANIE. “Pur inglobando queste dinamiche, i livelli produttivi nei settori ANIE restano ancora inferiori rispetto a quelli registrati a inizio anno in fase pre-Covid”, spiega. “Occorre riportare al primo gradino della priorità nazionale l’attenzione per l’industria e coinvolgere noi come Federazione nella definizione dei piani per spendere al meglio le risorse del Recovery Fund. Risorse che principalmente andrebbero utilizzare per favorire il processo di digitalizzazione del nostro paese attuando il Piano Transizione 4.0. In particolare, oltre all’industria manifatturiera, la digitalizzazione delle infrastrutture e degli edifici è un elemento strategicamente decisivo per la ripresa”.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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