Ordini di macchine tessili italiane in flessione, ecco i dati Acimit

L’indice degli ordini per le macchine tessili elaborato da Acimit nel periodo luglio-settembre 2019 è risultato in diminuzione del 10% rispetto al 2018.

Pubblicato il 20 Nov 2019

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La raccolta ordini per i costruttori italiani di macchine tessili risulta in flessione nel terzo trimestre 2019. Soprattutto sul mercato Italia si riscontra la diminuzione maggiore rispetto al medesimo periodo 2018.

L’indice degli ordini per le macchine tessili elaborato da Acimit, l’Associazione dei costruttori italiani di macchine tessili, nel periodo luglio-settembre 2019 è risultato in diminuzione del 10% rispetto al medesimo periodo del 2018. Il valore dell’indice si è attestato a 97,4 punti (base 2015=100).

Il contesto

La raccolta ordini dei costruttori italiani è stata negativa sia sui mercati esteri che in Italia. All’estero si è riscontrata una flessione dell’8% e il valore assoluto dell’indice è stato pari a 98,9 punti. Ancora più marcato è stato il calo della raccolta ordini sul mercato interno (-22% rispetto al terzo trimestre 2018). Il valore assoluto dell’indice è stato di 94,9 punti.

Alessandro Zucchi, presidente di Acimit, commenta la situazione del mercato: “L’indice degli ordini per il settore fornisce la reale fotografia del ridimensionamento del mercato a livello mondiale. Le tensioni geopolitiche minano il clima di fiducia delle imprese che hanno necessità di investire. In Italia, poi, le incertezze legate alle modalità con cui si procederà in merito ad Impresa 4.0 hanno di fatto frenato la domanda di macchinario. Mi auguro che l’attuale Governo continui sulla via tracciata da quelli precedenti. Oltre agli incentivi fiscali serve un progetto che miri al potenziamento della formazione in ottica 4.0″.

E aggiunge: “Per l’anno in corso non si prevedono cambi di rotta nel trend riscontrato fin qui. I dati relativi all’export, aggiornati ai primi sei mesi, indicano un confronto complessivamente negativo rispetto al medesimo periodo 2018, fatta eccezione per il mercato cinese che è in crescita. Tuttavia ci attendiamo che il 2020 possa portare un rilancio degli investimenti”.

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Nicoletta Pisanu

Giornalista, collabora da anni con testate nazionali e locali. Laureata in Linguaggi dei Media e in Scienze sociali applicate all'Università Cattolica di Milano, è specializzata in cronaca.

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