Macchine utensili, l’effetto iperammortamento c’è!

Secondo i dati resi noti dal centro studi di Ucimu-Sistemi Per Produrre gli ordini ricevuti dai costruttori dai clienti italiani nel trimestre gennaio-marzo 2017 sono cresciuti del 22,2%, mentre quelli dall’estero sono stabili (+0,3%). Complessivamente gli ordinativi risultano in crescita del 5,1%.

Pubblicato il 27 Apr 2017

drehmaschine-lathemachine


Nonostante le incertezze legate al ritardo dei chiarimenti attesi dalle imprese, arrivati solo a fine marzo, l’effetto di iperammortamento e superammortamento sulle vendite di macchine utensili si è fatto già sentire già nel primo trimestre 2017: gli ordini ricevuti dai costruttori dai clienti italiani nel trimestre gennaio-marzo sono infatti cresciuti del 22,2%, mentre quelli dall’estero sono stabili (+0,3%). Complessivamente – secondo la rilevazione del centro studi di Ucimu-Sistemi Per Produrre, gli ordinativi risultano in crescita del 5,1% (i mercati internazionali rappresentano infatti oltre il 60% delle vendite e per questo incidono di più sulla media).

Effetto iperammortamento

Massimo Carboniero, presidente di Ucimu-Sistemi Per Produrre, ha dichiarato: “la scelta delle autorità di governo di dotare il paese di una politica industriale compatta e indirizzata a favorire l’aggiornamento tecnologico e organizzativo delle imprese è stata sicuramente lungimirante non solo per i provvedimenti contenuti nel Piano ma anche per la tempistica scelta. Infatti, dopo anni di difficoltà, il mercato nazionale, a partire dal 2014, era tornato ad investire in sistemi di produzione. Il risveglio della domanda e il contestuale dato di invecchiamento degli impianti produttivi, risultati con un’anzianità media pari a 13 anni, sono i fattori che hanno reso ‘perfettamente adatto’ il contesto temporale nel quale applicare il Piano”.

L’indice ordini del primo trimestre 2017 relativo al mercato domestico – ha affermato Massimo Carboniero – non lascia spazio a interpretazioni: “Il programma messo a punto dalle autorità di governo sta portando i suoi frutti. La predisposizione a investire in tecnologia industriale e in sistemi di connettività da parte del manifatturiero italiano aveva bisogno di una spinta che il Piano Nazionale Industria 4.0 ha assicurato”.

“I dati che emergono oggi dalla rilevazione trimestrale della raccolta ordini Ucimu di macchine utensili sono molto confortanti”, ha commentato il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. I primi frutti dell’applicazione del Piano Nazionale Industria 4.0 “dimostrano la bontà della scelta del governo di puntare su incentivi fiscali di natura automatica per gli investimenti in macchinari e beni strumentali”.

Le prospettive

“Confido che questo trend positivo possa consolidarsi e rafforzarsi nei prossimi mesi anche grazie al lavoro che verrà svolto nell’ambito dei digital innovation hub e dei competence center che costituiscono parte integrante del piano Industria 4.0″, ha dichiarato Calenda.

Resta ora da capire – ha poi detto Carboniero – se un anno è sufficiente a ridare alle imprese italiane lo slancio necessario affinché possano incrementare il grado di competitività indispensabile per il confronto con i competitor esteri.

“A questo proposito – ha rilevato il presidente di Ucimu-Sistemi Per Produrre – si potrebbe ragionare sull’effettiva natura e durata dei due provvedimenti pilastro del Piano Nazionale Industria 4.0. In particolare, potrebbe essere utile trasformare il Superammortamento in provvedimento strutturale, anche per adeguare gli attuali coefficienti di ammortamento che non corrispondono più alla reale durata dei beni. E, d’altro canto, a fronte di un grande interesse delle imprese ad impegnarsi nella propria riorganizzazione in chiave digitale, valutare l’inserimento dell’Iperammortamento anche nella prossima Legge di bilancio“.

Che cosa manca ancora

“In attesa di avere la conferma, anche dalle prossime rilevazioni trimestrali, della validità dei due incentivi fiscali – ha concluso Carboniero – le imprese manifatturiere, impegnate ora più di prima nell’attività di R&S, trarrebbero comunque grande giovamento dagli interventi immediati di riduzione del cuneo fiscale e di detrazione degli oneri contributivi per i giovani assunti. Provvedimenti, questi, capaci di favorire l’introduzione di risorse umane per soddisfare le nuove professionalità richieste dal nuovo approccio di Industria 4.0”.

Valuta la qualità di questo articolo

Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 4