Dopo un anno molto difficile, anche l’industria europea delle macchine utensili inizia a vedere la luce in fondo al tunnel: i dati raccolti da Cecimo – l’associazione europea delle industrie di macchine utensili e delle relative tecnologie di produzione – parlano infatti di una crescita dell’indice di produzione industriale (Industrial Production Index) del 4% nell’utlimo trimestre del 2020 e del 1% nel primo trimestre del 2021.
Ricordiamo che in Italia gli ordini di macchine utensili nel primo trimestre avevano fatto registrare una crescita del 48,6%.
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I dati del settore delle macchine utensili europeo
Una crescita che riporta l’indice sopra i livelli pre pandemici registrati nell’ultimo trimestre del 2019, dopo un 2020 molto difficile, quando nella prima metà dell’anno Cecimo ha riscontrato un calo della produzione totale del 26,7% rispetto al 2019.
Nonostante ciò, Cecimo – che raggruppa 15 associazioni nazionali di produttori delle macchine utensili di Europa, UK e Turchia (l’Italia è rappresentata da Ucimu) – ha riportato a fine 2020 un fatturato di 19,9 miliardi di euro, che gli ha permesso di mantenere la posizione di leader del mercato mondiale delle macchine utensili, con una quota del 33% a fine del 2020.
Le cifre provvisorie per il primo trimestre del 2021 danno motivi di ottimismo, in quanto gli ordini per macchine utensili sono aumentati del 5% rispetto al trimestre precedente e sono superiori del 7% rispetto allo stesso periodo 2019.
Inoltre, i dati raccolti dal Business Climate Barometer di Cecimo, relativi ai livelli di operatività delle imprese di aprile e maggio 2021, evidenziano una ripresa delle attività che in diversi casi supera il 70%.
Le previsioni per il mercato europeo
In termini di previsioni, nello scenario di base di Oxford Economics (aprile 2021), il PIL mondiale dovrebbe rimbalzo del 6% nel 2021, sostenuto dal lancio dei vaccini, combinato con un grande pacchetto di stimolo fiscale negli Stati Uniti. Questo dovrebbe favorire la ripresa della domanda globale di macchine utensili, che dovrebbe crescere del 15% nel 2021 e del 7,5% nel 2022.
Il consumo europeo di macchine utensili, inoltre, dovrebbe recuperare i livelli pre-crisi entro il 2022. Tuttavia, le ulteriori misure adottate nel primo trimestre del 2021 per far fronte alla pandemia e un aumento del numero di nuovi casi, soprattutto in Europa, rischierebbero di far ritardare la ripresa.
Tra i vari settori, la ripresa più lenta è attesa per l’aerospaziale e dovrebbe arrivare, secondo le attese di Oxford Economics, a partire dal secondo trimestre, quando la mobilità comincerà a tornare alla normalità. Nell’Eurozona è attesa una crescita del PIL del 4,2% nel 2021 e del 4,7% nel 2022 e si prevede un ritorno ai livelli con il PIL pre-crisi nel 2022.
Anche gli investimenti dovrebbero aumentare del 5,0% nel 2021 e del 4,7% nel 2022, mentre il volume delle esportazioni dovrebbe rimbalzare del 7,9% nel 2021, seguito da un aumento del 6,7% nel 2022.
“Grazie al miglioramento del clima economico, alle previsioni degli ordini e alla crescita prevista del consumo di macchine utensili, le condizioni sono molto favorevoli“, commenta Filip Geerts, Direttore generale del Cecimo.
Importante sarà il ruolo dei piani di ripresa che attueranno i singoli Stati per sostenere il settore, come sottolinea Hans-Martin Schneeberger (Presidente di Cecimo), che invita i governi ad “aiutare i produttori, compresi i produttori di macchine utensili, ad adottare la doppia transizione (digitale e green) e migliorare la loro produttività”.
L’importanza dei dati per il settore manifatturiero
Cecimo ribadisce, inoltre, l’importanza dell’Industrial Data e dell’Industrial AI (Intelligenza Artificiale) per il settore manifatturiero. Tecnologie indispensabili per i fornitori delle macchine utensili per rispondere alle sfide che ad oggi si trovano a dover affrontare, come sottolinea Thomas Hahn, Vice Presidente di Gaia-X (il progetto che mira a costruire un’infrastruttura europea di cloud e di dati per favorire la crescita del mercato digitale europeo).
Fornitori sempre maggiormente orientati ad offrire nuovi servizi per aprire nuovi canali di entrate, aumentare la fedeltà dei clienti, migliorare il prodotto e ampliare l’offerta.
“La digitalizzazione, specialmente i dati industriali e l’AI industriale, è la leva principale per implementare questo. L’uso dei dati industriali e dell’AI industriale responsabile e affidabile sposterà l’equilibrio di potere nel più breve tempo possibile. È fondamentale valutare come possiamo affermare ed espandere la nostra posizione europea molto rapidamente”, commenta Hahn.