L’indice totale degli ordini per le macchine tessili, secondo i dati di Acimit, l’Associazione dei costruttori italiani di macchine tessili, ha registrato nel 2020 un calo del 26%.
Il risultato è frutto dell’ultima rilevazione che ha registrato un calo del 5% solo nell’ultimo trimestre dell’anno scorso. In questo caso, il valore dell’indice si è attestato a 90,0 punti (base 2015=100). Numeri su cui pesano le performance sia sui mercati esteri che in quelli nazionali, dove sono state registrate rispettivamente flessioni del 5% e del 6%, con valori assoluti pari a 85,3 punti e 132,9 punti.
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Perché gli ordini sono calati
Secondo l’analisi di Acimit, il calo nel corso dell’anno è stato determinato dal ridimensionamento della raccolta ordini nella prima metà del 2020, non completamente bilanciata dal progressivo recupero negli ultimi due trimestri del 2020. All’estero la flessione è stata del 25%, sul mercato domestico la raccolta ordini ha ceduto il 30%.
Alessandro Zucchi, presidente di Acimit, ha spiegato: “Le forti limitazioni agli spostamenti e la cancellazione della maggior parte delle manifestazioni fieristiche, evidenti conseguenze della pandemia, ha condizionato pesantemente l’attività del settore, già messo a dura prova da un generale rallentamento degli investimenti nel settore tessile”. La pandemia insomma, ha colpito anche in questo settore.
Lo scenario futuro
Le previsioni per quest’anno sono caute. Zucchi sottolonea: “Una profonda incertezza permea anche il 2021, afferma Zucchi. Non si scorgono segnali di ripresa in questa prima metà dell’anno. La campagna di vaccinazione è partita a rilento, pregiudicando il ripristino delle condizioni di sicurezza per gli spostamenti del nostro personale, sia tecnico che commerciale. Prevediamo un parziale recupero solamente a partire dal secondo semestre dell’anno”.
Intanto, è stata lanciata ufficialmente Itma 2023, rassegna mondiale per le macchine tessili, questa volta in programma a Milano. Dopo l’esperienza del 2015 Milano è pronta ad ospitare nuovamente la manifestazione, dove le aziende espositrici : “ITMA 2023, seppure ancora lontana, è un obiettivo per il quale le nostre aziende stanno già lavorando e che permetterà di accelerare quel processo di innovazione continua che già contraddistingue il settore italiano”, ha concluso Zucchi.