I dati di Acimit

Macchine tessili, nel secondo trimestre del 2023 forte flessione degli ordini

I dati diffusi da Acimit sottolineano una significativa contrazione degli ordini nel secondo trimestre dell’anno, sia sul fronte interno (-21%) che dal mercato estero (-31%). Un calo solo in parte fisiologico e dovuto alla forte incertezza che si registra in alcuni mercati. Il presidente Marco Salvadè sottolinea l’esigenza di riconoscere e premiare con gli incentivi del prossimo piano transizione 5.0 gli sforzi compiuti dalle imprese nel campo della sostenibilità e della digitalizzazione.

Pubblicato il 24 Lug 2023

tessile

Nel secondo trimestre 2023 gli ordini delle macchine tessili hanno registrato un significativo calo rispetto al periodo aprile-giugno 2022: è quanto evidenzia Acimit, l’Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine Tessili.

L’indice degli ordini elaborato dal Centro Studi di Acimit, infatti, ha riportato nel secondo trimestre dell’anno un calo del 30% rispetto allo stesso periodo del 2022. In valore assoluto l’indice si è attestato a 85,1 punti (base 2015=100).

Macchine tessili, diminuiscono gli ordini interni e dall’estero

Il risultato è frutto di una riduzione della raccolta ordinativi che i costruttori hanno registrato sia sul mercato italiano che sui mercati esteri.

La flessione degli ordini è più contenuta, seppur significativa, sul mercato interno, dove si registra una diminuzione del 21%, in controtendenza rispetto a quanto registrato nel primo trimestre dell’anno dove, a fronte di un calo degli ordini dall’estero, la domanda interna era in crescita.

Ancora maggiore il calo sul mercato estero, dove gli ordini sono diminuiti del 31%. Il valore assoluto dell’indice sui mercati esteri si è fissato a 81,9 punti, mentre in Italia esso si attesta a 117,2 punti.

Nel secondo trimestre il carnet ordini ha raggiunto i 4,1 mesi di produzione assicurata. Dalla rilevazione Acimit emerge, inoltre, che, nel primo semestre 2023 l’utilizzo della capacità produttiva dei costruttori italiani è risultato pari al 70%. Tale percentuale dovrebbe rimanere stabile anche nella seconda metà dell’anno.

L’analisi di Acimit

Il calo testimoniato dai dati è in parte fisiologico, considerando anche che il secondo trimestre è il periodo che precede Itma, la rassegna mondiale delle macchine tessili, che si è svolta lo scorso giugno a Milano, spiega Acimit. Tuttavia il trend negativo perdura da diversi trimestri.

L’incertezza pesa soprattutto sui mercati esteri, dove le statistiche di commercio estero aggiornate al primo trimestre 2023 testimoniano una frenata delle vendite italiane in alcuni importanti mercati di riferimento, quali Turchia, Cina, Stati Uniti e Pakistan.

“I feedback che arrivano dalle oltre 400 aziende italiane che hanno partecipato a Itma sono positivi.  Adesso è necessario che i tanti contatti avuti durante l’evento si concretizzino e che la domanda di macchinario nei principali mercati meccanotessili riprenda il suo percorso di crescita”, commenta Marco Salvadè, presidente di Acimit.

Salvadè: “Riconoscere e premiare gli sforzi compiuti in sostenibilità e digitalizzazione”

Sul fronte interno, dopo il boom di ordinativi del 2021, si è osservato un calo sia nel 2022 che nei primi due trimestri dell’anno in corso. Se gli ottimi risultati del 2021 sono dovuti anche ai positivi impatti che gli incentivi del piano Transizione 4.0 hanno avuto sul settore, Salvadè sottolinea l’esigenza di compiere ora un ulteriore passo in avanti, riconoscendo e premiando gli sforzi compiuti dalle imprese nel campo della sostenibilità e della digitalizzazione.

“Come si è potuto verificare durante l’Itma – ha concluso il presidente di Acimit – l’industria meccanotessile italiana ha fatto enormi progressi nell’offrire soluzioni tecnologiche sostenibili e maggiormente digitalizzate. Dunque, il nuovo piano Transizione 5.0, destinato a supportare gli investimenti in tecnologie green e digitali, deve essere colto dalle nostre imprese come un’ulteriore opportunità per sviluppare il mercato italiano delle macchine tessili”, conclude.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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