Non basta l’aumento degli ordini sul mercato interno che sono quasi raddoppiati rispetto al primo trimestre 2018 a salvare il mercato delle macchine tessili che, a causa della flessione nei mercati esteri, vede per l’indice degli ordini elaborato dall’Associazione dei costruttori italiani di macchine tessili una diminuzione del 3% rispetto al medesimo periodo del 2018 con il valore attestato a 98,8 punti (base 2015=100).
La raccolta ordini dei costruttori italiani – spiega Acimit, l’associazione di categoria, in una nota – è stata negativa sui mercati esteri, dove si è verificata una flessione dell’11% e il valore assoluto dell’indice è stato pari a 92,1 punti. Sul mercato interno, invece, gli ordini sono aumentati dell’84% rispetto al primo trimestre 2018 e il valore assoluto dell’indice è stato di 167,3 punti.
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Zucchi: “Crescita mercato italiano spinta da incentivi”
“Il mercato domestico mostra un dinamismo simile a quello di fine 2017 – spiega Il presidente di Acimit Alessandro Zucchi – e gli investimenti nella filiera tessile hanno beneficiato della spinta verso una maggiore digitalizzazione dei processi produttivi grazie agli incentivi 4.0. Il forte incremento deriva, poi, dal confronto con il primo trimestre 2018, in cui la raccolta ordini è stata abbastanza debole”.
Discorso differente, invece, per i mercati esteri che, in questo momento vivono una situazione di incertezza che porta a una maggiore cautela negli investimenti. “Con riferimento ai mercati esteri – continua Zucchi – il rallentamento è la conseguenza della profonda incertezza che permea l’economia mondiale, ha proseguito Zucchi, con diverse tensioni commerciali in diverse aree geografiche”.
Frenata prevista, si attendono segnali da ITMA
“Avevamo già preventivato un inizio 2019 in frenata, in linea con quanto osservato nel 2018 – conclude Zucchi – L’intero settore attende ITMA, la fiera di riferimento per l’intera industria mondiale delle macchine tessili, che si svolgerà a Barcellona dal 20 al 26 giugno prossimi. Sarà il momento per verificare l’eventuale ripresa della domanda mondiale di macchinario tessile”.