Il comparto italiano delle tecnologie, delle attrezzature e degli utensili per la lavorazione del legno si lascia alle spalle un 2016 molto positivo.
Secondo i dati resi noti dall’Ufficio studi di Acimall – l’associazione confindustriale che rappresenta i protagonisti di questa eccellenza del “made in Italy” – nel 2016 il valore della produzione ha superato i due miliardi di euro – 2.078 milioni di euro per l’esattezza. È una cifra che fa segnare una crescita dell’11,5% rispetto al dato del 2015 e che segue il +11,7% registrato nel 2015 sul 2014. I livelli record di produzione del settore, i 2.159 milioni di euro raggiunti nel 2007, sono sempre più vicini.
L’export cresce, ma il boom è tutto interno
Come nel caso delle macchine utensili, anche in questo settore il 2016 ha fatto leva soprattutto sulle performance del mercato interno, che si è aggiunta alla crescita comunque importante delle esportazioni.
Nel 2016 le vendite oltre confine di tecnologie e attrezzature “made in Italy” per lavorazione legno hanno raggiunto il valore di 1.486 milioni di euro, il 5,1 % in più sul 2015; una cifra che rappresenta il 71,5% del totale delle vendite.
A crescere più significativamente sono invece le consegne sul mercato domestico, grazie agli incentivi e agli interventi pubblici a favore dell’industria e, più in generale, dei consumi. Nel 2016 il valore delle vendite ha sfiorato i 600 milioni di euro (592 milioni), con una crescita del 31,6% sul dato 2015.