Secondo le analisi congiunturali di Assiot – Associazione italiana costruttori organi di trasmissione e ingranaggi e Assofluid – Associazione italiana dei costruttori e operatori del settore oleodraulico e pneumatico, la prima parte del 2017 è stata più positiva del previsto, con crescite in doppia cifra e vendite particolarmente positive sui mercati esteri, sia per la trasmissione di potenza, sia per la fluidodinamica.
Nei primi 9 mesi, in particolare, il comparto del Fluid Power ha registrato una crescita del 10,1%, grazie alle performance positive delle consegne sul mercato interno (+7,6%) e ancor più delle esportazioni (+11,5%).
Per quanto riguarda la trasmissione di potenza, nei primi 6 mesi l’incremento di fatturato è stato del 9,6%, con un +7,7% sul mercato interno e +11% per l’export.
Le previsioni di chiusura d’anno per l’intero macro-settore sono quindi positive: il fatturato è previsto in crescita dell’8,9%, grazie a un +6,5% sul mercato interno e a un +10,5% dell’export.
Passando ai prodotti, nei primi mesi del 2017 l’oleodinamica, con il +10,6%, ha performato meglio della pneumatica (+8,4%), grazie alle esportazioni che sono state particolarmente brillanti per l’oleoidraulica (+12,3%). I sistemi e la componentistica per la trasmissione di potenza hanno registrato una crescita a doppia cifra, mentre gli ingranaggi si sono assestati a un +3,5%.
Per quanto riguarda i settori di sbocco, energia e industria navale segnano il passo, mentre tutti gli altri mostrano trend positivi: per fine anno le previsioni preannunciano vendite in crescita del 10% o più dei settori utilizzatori e comunque non sotto il 5% per più della metà, con aumenti più contenuti solo per automotive e packaging.
Tornando all’export di trasmissione di potenza, che nella prima metà dell’anno ha fatto registrare un’importante ripresa (+11%), è stato particolarmente brillante in Sud America (+45%), e Asia Orientale (+27,1%), mentre le performance meno significative sono state registrate in Asia Centrale (+1,7%). Positivi tutti i mercati per il fluid power.
Nei primi sei mesi dell’anno il grado di saturazione della capacità produttiva installata in Italia ha sfiorato l’84%, in crescita rispetto al 2016. Meno sfruttata la capacità produttiva installata all’estero, il che conferma la tendenza al reshoring già evidenziata nelle precedenti indagini. L’occupazione ha mostrato un andamento positivo, mentre il numero delle aziende in Italia resta stabile, ma la dimensione media e il fatturato medio per addetto sono in crescita. Ultima nota: nei primi mesi del 2017 ci sono stati forti aumenti del costo materie prime, che però dovrebbero stabilizzarsi negli ultimi mesi dell’anno.