Busetto (ANIE): la digitalizzazione non è un’opzione

“La trasformazione digitale è una sfida per tutte le imprese. Significa semplificazione, efficienza operativa, riduzione dei costi, competitività, crescita. Non è una opzione, ma una direzione strategica verso cui si muove il mondo”. Così Giuliano Busetto all’assemblea generale di Anie. Centrale il tema della formazione e del reskilling. Nasce Anie Digitale.

Pubblicato il 15 Giu 2017

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L’Italia è il secondo Paese manifatturiero d’Europa e può e deve guardare avanti. Per farlo, però, deve comprendere che la trasformazione digitale rappresenta “una sfida per tutte le imprese indipendentemente dal settore e dalla dimensione. Significa semplificazione, efficienza operativa, riduzione dei costi, competitività, crescita. Non è una opzione, ma una direzione strategica verso cui si muove il mondo, che ha già cambiato in modo radicale il comportamento degli utenti”. Così Giuliano Busetto, presidente di Anie, la federazione che rappresenta le aziende del comparto Elettronica ed Elettrotecnica, in occasione dell’assemblea annuale dell’associazione.

Una sfida da cogliere subito, quindi. “Il Piano è una opportunità reale, molto concreta, che può fare la differenza per chi decide di restare in gioco. Abbiamo oggi la possibilità di decidere se vogliamo continuare ad essere un’industria vivace innovativa e competitiva sui mercati internazionali più avanzati. E questa sfida è assolutamente alla nostra portata”.

Sugli incentivi: “Siamo favorevoli ad una estensione del Piano per la consegna dei manufatti al 31/12/2018, mantenendo la spinta agli ordinativi entro il 31/12/2017, rafforzando il mood positivo di oggi. Il Piano rappresenta non solo in termini di super e iperammortamento un aiuto fiscale significativo alle imprese che investono in beni strumentali e certamente aiuta a ripensare lo sviluppo competitivo della propria attività nel prosieguo degli anni e dei decenni traguardati dalla quarta rivoluzione industriale”.

La formazione

Il paradigma di Industria 4.0 non vedrà la scomparsa dell’uomo dalle fabbriche, ma un’evoluzione del suo ruolo. “Non sono credibili gli scenari apocalittici di chi prevede una sostituzione dell’uomo con le macchine”, ha detto Busetto. “Non bisogna temere l’evoluzione tecnologica, che al contrario ha sempre portato benefici economici e sociali”.

Ma nessun processo di cambiamento può essere messo in atto senza talento e competenza e per questo è centrale è il tema della formazione: “Il 65% dei bambini che iniziano ad andare a scuola in questi anni farà lavori che ora non esistono”. Anie – spiega Busetto – “è pronta a lavorare per superare il digital mismatch“. Bisogna lavorare per una formazione “che sia tecnica e multidisciplinare perché le fabbriche del futuro saranno sempre più luoghi in cui si interfacciano sistemi tecnologici differenti”.

Fondamentale è poi “il reskilling dei lavoratori maturi perché il lavoro oggi non è un qualcosa acquisito a vita. Richiede una formazione continua, verso competenze sempre più evolute che rispondano al meglio alle richieste del mercato e traguardino con ottimismo al futuro”.

Il mercato

I settori rappresentati da Anie contribuiscono per 74 miliardi al PIL nazionale, grazie al lavoro di 468 mila persone. Nel 2016 l’Elettronica ha fatto registrare un +4,2%, mentre l’Elettrotecnica un -0,7%. Ma già per il 2017 gli indicatori mostrano una netta tendenza alla crescita (+9,1% il mercato interno e +3,7% l’export nel primo trimestre 2017, secondo i dati Istat). Anche il “sentiment” delle aziende associate è positivo.

Andamento particolarmente positivo per il settore delle tecnologie che afferiscono all’Industria manifatturiera, che ha visto nel 2016 una crescita di fatturato pari al 3,7% rispetto all’anno precedente. Segnali positivi confermati dall’indice PMI (Purchasing Manufacturing Index che esprime il sentiment dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero italiano) che si colloca in territorio positivo da settembre 2016, raggiungendo ad aprile 2017 il massimo storico degli ultimi sei anni.

Naturalmente sul mercato industriale le grandi attese sono per il consolidamento nei prossimi mesi degli effetti del Piano del Governo su Industria 4.0. I primi, positivi, effetti del Piano si vedono. “Già oggi – ha spiegato Busetto – possiamo parlare di un aumento sensibile del fatturato, per le tecnologie direttamente coinvolte nel piano del Governo. Il mercato è in movimento e molte richieste lasciano presagire un’accelerazione negli investimenti nei prossimi mesi”.

Nasce Anie Digitale

Per supportare la convergenza tra automazione, meccanica, energia e ICT grazie alla digitalizzazione Anie ha deciso di costituire il Comitato Anie Digitale, che sarà coordinato da Agostino Santoni (Cisco), sarà trasversale a tutte le associazioni federate in Anie e si occuperà di building, energia, industria e infrastrutture.

“Anie Digitale analizzerà in profondità le implicazioni della digitalizzazione nei nostri settori, grazie alla competenza dei migliori esperti delle aziende associate e il know how degli esperti Anie. Sarà luogo di dialogo in cui favorire il confronto“, ha spiegato Busetto.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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