Il comparto dei costruttori di macchinari per la ceramica ha registrato nel 2023 risultati migliori del previsto. Secondo i dati resi noti in occasione dell’assemblea annuale di Acimac, nonostante le preoccupazioni legate alla concorrenza da parte di Cina e India e l’efficacia limitata dei dazi europei, il settore ha complessivamente tenuto, registrando anche una leggera crescita: il fatturato del settore è cresciuto dello 0,9%, raggiungendo i 2,37 miliardi di euro. Bene anche l’export (+1,8%), con la quota export-fatturato si attesta al 73%.
Tuttavia desta preoccupazione l’andamento registrato nella parte finale dell’anno, stata caratterizzata da un ribasso a doppia cifra, calo proseguito anche nei primi mesi del 2024. Parte della responsabilità è attribuita al ritardo dell’operatività del piano Transizione 5.0.
A trainare il mercato e sostenere i produttori italiani sono state alcune produzioni di nicchia come la stoviglieria e i laterizi, che hanno registrato aumenti significativi rispettivamente del 23% e del 67%. Anche le tecnologie per la preparazione delle terre e le soluzioni hi-tech per stoccaggio, smaltatura e decorazione hanno mostrato segnali di crescita, mentre le presse hanno subito un calo del 13,9%.
Dal punto di vista geografico, i mercati europei hanno evidenziato una flessione del 27,6%, perdendo il primato di destinazione chiave per le macchine ceramiche italiane. Anche la Cina ha subito una riduzione di quasi 20 punti. Stabile il Nord America, mentre a crescere sono il Sud America (+38%), il Medio Oriente (+7%) e l’Asia centro-occidentale (+14%).
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Paolo Lamberti confermato alla Presidenza di Acimac
Durante l’assemblea, Paolo Lamberti è stato confermato all’unanimità come presidente di Acimac per il biennio 2024-2026. Insieme a lui, sono stati confermati i vice presidenti Paolo Mongardi, Luca Bazzani e Bruno Bettelli.
Lamberti ha espresso gratitudine per la fiducia ricevuta, sottolineando l’importanza del lancio del nuovo brand “We are Acimac”, orientato alla promozione internazionale e alla valorizzazione delle tecnologie made in Italy.
Ha inoltre ricordato l’impegno dell’associazione nel potenziamento dei servizi e nell’attivazione di importanti progetti di education, grazie alla collaborazione con le associazioni partner Amaplast e Ucima. “Ci aspettano anni non facili per via di una congiuntura economica non favorevole, ma tutti i soci sanno che in Acimac potranno sempre trovare un importante supporto sotto il profilo consulenziale e operativo”, ha dichiarato Lamberti.
Nasce Confindustria Macchine
La collaborazione con alcune altre associazioni sarà presto formalizzata con la creazione di Confindustria Macchine. L’associazione aggregherà Acimac (macchine per la ceramica), Acimall (lavorazione del legno), Amaplast (materie plastiche e gomma) e Ucima (confezionamento e imballaggio).
Complessivamente la nuova entità rappresenterà circa 1.300 aziende, con 70mila lavoratori e un fatturato di 19 miliardi di euro, di cui oltre il 70% proveniente dall’export. L’obiettivo di Confindustria Macchine sarà quello di rafforzare la capacità di advocacy e di rappresentanza del settore, sia a livello nazionale che europeo, promuovendo politiche industriali in sintonia con le esigenze ambientali.