Digital transformation

L’Istituto Italiano di Tecnologia potenzia l’infrastruttura digitale per una ricerca aperta e avanzata

Raddoppiata la capacità di gestire, immagazzinare, condividere e riutilizzare i dati nei 14 centri di ricerca IIT su tutto il territorio nazionale con IBM ed E4 Computer Engineering. L’infrastruttura, dotata di strumenti di analisi e gestione avanzata dei dati, permetterà ai ricercatori di affrontare le esigenze di oggi e di domani, dando una spinta alla transizione digitale del Paese in ottica Open Science

Aggiornato il 18 Set 2023

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Ad oggi, le attività sperimentali producono enormi quantità di dati che devono essere resi disponibili, quando possibile, a tutta la comunità scientifica e riutilizzabili in qualsiasi momento nel rispetto dei requisiti di trasparenza e di sicurezza di alto livello.
Il potenziamento dell’infrastruttura digitale dell’Istituto Italiano di Tecnologia migliorerà e velocizzerà, grazie a supercalcolo e intelligenza artificiale, le attività di ricerca in tutti gli ambiti di interesse e in tutte le sedi nazionali (4 a Genova e 11 nelle principali città italiane) contribuendo ad una efficace transizione digitale del comparto ricerca.
In particolare, IIT si è dotato di un sistema di immagazzinamento dati all’avanguardia che si allinea alle best practice europee sulla gestione dei dati. Questo grazie al supporto di aziende leader nel settore come IBM, tra le Big statunitensi nel settore informatico, ed E4 Computer Engineering, Solution Provider di Reggio Emilia riconosciuto a livello internazionale per l’alto grado di expertise in ambito HPC, High Performance Data Analytics, AI e Deep Learning.

Un sistema all’avanguardia per immagazzinare i dati

Il sistema di immagazzinamento dati fornito da E4 utilizzando tecnologia IBM che IIT ha predisposto è in grado di archiviare 10 Petabyte (10 milioni di gigabyte) di dati che saranno disponibili a tutta la rete dei centri IIT, suddivisi su macchine distribuite in 14 installazioni sul territorio nazionale.
Tale infrastruttura supporterà lo sviluppo dei circa 300 progetti afferenti a tutte le aree di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia (robotica, nuovi materiali, scienze della vita e scienza computazionale) e offrirà la possibilità di raccogliere, classificare, categorizzare e tracciare ogni singolo dato per il suo utilizzo anche futuro, rappresentando così un patrimonio unico e trasversale per il sistema ricerca del nostro Paese.

Potenziata anche l’infrastruttura di calcolo principale per l’Open Science

Nell’ottica dell’Open Science l’Istituto Italiano di Tecnologia sta sviluppando internamente sistemi software che permettano ai ricercatori IIT, ma anche a team di ricerca di altre istituzioni, un accesso facile, rapido, sicuro ed efficace ai dati necessari per le sperimentazioni che poi possono essere analizzati grazie a machine learning e algoritmi di intelligenza artificiale.
Proprio a tal fine, l’Istituto ha anche potenziato l’infrastruttura di calcolo principale, il supercomputer Franklin – anch’esso progettato e realizzato da E4 – ha una velocità che supera i 2 Petaflops, ovvero è in grado di eseguire più di 2 milioni di miliardi di operazioni al secondo , grazie ai suoi 83 nodi e alle 288 GPU (Graphic Processing Unit – unità di elaborazione grafica).

Tecnologie di gestione dati al servizio della ricerca

“La possibilità di mettere a servizio delle attività di ricerca e di technology transfer della Fondazione IIT le nostre tecnologie di gestione dei dati rappresenta una opportunità di grande rilievo” ha affermato Marco Ballan, Principal Infrastructure Sales Manager IBM Italia “Siamo onorati di poter accompagnare il sistema informativo di IIT nel suo percorso volto a garantire una sempre maggiore sicurezza dei dati, la loro archiviazione di lungo periodo e la possibilità di utilizzarli su infrastrutture di hybrid cloud condivise con le istituzioni e le aziende che con la ricerca della Fondazione collaborano.”

Verso la gestione del dato FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable)

“Con questa nuova infrastruttura tecnologica l’architettura IT dell’istituto compie un salto in avanti nella gestione del dato digitale che rappresenta uno degli elementi più importanti nella attività di produzione scientifica. Tra gli obiettivi è prevista una spinta nella gestione del dato FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable) in logica Open Science secondo quanto richiesto dalla Comunità Europea e dalle comunità internazionali di riferimento e un uso allargato di algoritmi di AI nell’analisi dei dati già che porterà evoluzioni nella modalità con la quale alcune ricerche vengono realizzate” afferma Stefano Bencetti, Direttore ICT dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

IBM Storage Scale al servizio dell’Istituto Italiano di Tecnologia

La soluzione IBM Storage Scale consente di avere una struttura dati con file system distribuiti tra le sedi e di dotare IIT di tutti i meccanismi avanzati di gestione dei dati e dei metadati insieme alle funzioni di protezione del dato.
Rilevante, la possibilità di profilare i dati a seconda delle esigenze specifiche delle linee di sviluppo e ricerca di IIT e la possibilità di rendere maggiormente efficiente il movimento dei dati tra le sedi periferiche e quelle centrali, senza impatti sulle prestazioni delle normali operazioni di accesso ai dati essendo i sistemi storage dotati di una rilevante componente di tecnologia NVMe e di una architettura software defined storage.
Il risultato dei miglioramenti delle capacità di immagazzinare dati ed elaborarli è una infrastruttura innovativa distribuita su tutto il territorio nazionale, connessa e dotata di strumenti di analisi e gestione avanzata dei dati che permetterà i ricercatori del network IIT di affrontare le esigenze oggi conosciute per i progetti in corso ma anche le future esigenze che dovranno essere comunque realizzate.

“La partnership con IIT si è consolidata nel corso degli anni e siamo onorati che ci abbiano selezionati anche per questo progetto – una delle installazioni di storage tra le più sofisticate e complesse oggi in Italia – realizzata utilizzando le più recenti tecnologie IBM”, aggiunge Cosimo Gianfreda, CEO di E4. “Dopo aver collaborato alla messa in produzione di Franklin, siamo fieri di aver contribuito alla operatività di un sistema che consentirà al prestigioso IIT una gestione ottimale del ciclo di vita del dato prevedendo un trasferimento dei dati tra sedi periferiche e sede centrale.”

Articolo originariamente pubblicato il 18 Set 2023

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