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L’appello degli industriali europei alla Commissione: agire ora per incrementare gli investimenti su digitalizzazione e connettività

Diciannove amministratori delegati europei hanno inviato una lettera aperta a Ursula von der Leyen, sollecitando maggiori investimenti in connettività e digitalizzazione per colmare il ritardo dell’Europa nel 5G e nella fibra ottica. L’appello arriva dopo la relazione di Mario Draghi che evidenzia la necessità di aumentare gli investimenti per mantenere la competitività europea. Senza azioni immediate, avvertono, l’intero tessuto industriale europeo sarà a rischio.

Pubblicato il 10 Set 2024

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È necessario investire maggiormente in connettività e digitalizzazione, recuperando l’attuale ritardo dell’Europa rispetto ad altre potenze mondiali nella nella diffusione del 5G e della fibra ottica: è questo l’appello lanciato da diciannove amministratori delegati europei alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e al Collegio dei Commissari.

La lettera invita i leader europei ad agire con urgenza per evitare che l’Europa diventi una semplice comparsa nello scenario competitivo dell’economia digitale.

Un appello che giunge il giorno seguente alla presentazione della relazione sulla competitività “The future of European competitiveness” in cui l’ex premier Mario Draghi ha ricordato che, nonostante gli sforzi, gli “investimenti pro capite nelle telecomunicazioni sono la metà di quelli degli Stati Uniti e siamo in ritardo nella diffusione del 5G e della fibra ottica”.

La lettera, firmata dai leader di aziende di primo piano – come Capgemini, CaixaBank SA, Einride, Enel, Eni S.p.A, E.ON SE, Ericsson, Deutsche Bahn AG, Deutsche Bank, Iberdrola, Industria de Diseño Textil S.A, Nokia Corporation, Renault Group, RWE AG., SAP SE, Schneider Electric, Siemens AG, Sonae e Verbund –, sottolinea l’urgenza di accelerare gli investimenti nella digitalizzazione e nella connettività in tutto il continente.

I firmatari spiegano che l’Europa si trova a un bivio critico in un contesto geopolitico instabile e con prospettive economiche incerte. Le sfide e le opportunità che attendono il Vecchio Continente richiedono un’adozione decisa della digitalizzazione per rafforzare le società e le economie del continente.

Lo sviluppo e l’implementazione dell’innovazione digitale sono quindi fondamentali per aumentare la competitività. E, in un tale scenario, una connettività più efficiente sta alla base della digitalizzazione, fattore chiave per la produttività e la decarbonizzazione in tutti i settori.

Ad affermare ciò, del resto, era stata la stessa Commissione Europea che, in un White Paper recentemente pubblicato ha evidenziato come “il futuro della competitività di tutti i settori dell’economia europea dipenda dalle infrastrutture e dai servizi di rete digitali avanzati”.

Il Ritardo negli investimenti rischia di compromettere la capacità competitiva dell’Europa

Gli obiettivi del Decennio Digitale prevedono che le nuove reti 5G e FTTH o i satelliti raggiungano quasi ogni angolo d’Europa entro il 2030, garantendo che nessun cittadino e nessuna impresa rimanga indietro.

Nonostante questi obiettivi e nonostante gli operatori di telecomunicazioni abbiano investito 500 miliardi di euro negli ultimi dieci anni per aggiornare ed espandere le reti europee, l’Europa è ancora in ritardo rispetto agli Stati Uniti in termini di investimenti pro capite nelle telecomunicazioni e nella diffusione del 5G e della fibra ottica.

I leader industriali europei concordano con l’analisi della Commissione secondo cui è necessario fare di più per risolvere la situazione. Sostengono le azioni volte a migliorare gli investimenti nella connettività e nella digitalizzazione in tutto il continente.

L’appello alla Commissione per salvare il futuro e la competitività dell’industria europea

La posta in gioco, ricordano i firmatari, è molto alta. Le tecnologie digitali avanzate su cui si stanno sviluppando sempre più casi applicativi a livello industriale – il 5G (6G in futuro), l’IoT, il web3.0, l’edge – cloud computing o l’AI – richiedono (e richiederanno) una potenza di calcolo sempre maggiore e diversi tipi di latenza.

Occorrono, quindi, reti adeguate a supportare queste necessità e cogliere i vantaggi che una connettività adeguata può offrire all’Europa.

“Essendo la patria di alcuni dei principali produttori di telecomunicazioni del mondo, l’Europa è stata una forza motrice importante nel promuovere l’innovazione delle reti. Tuttavia, per costruire la leadership tecnologica europea che offra una connettività affidabile e avanzata è necessario un maggiore supporto”, scrivono.

Nella lettera si leggono anche alcuni esempi di questi vantaggi: dalla mobilità sempre più sicura, meno inquinante e con servizi digitali e integrati ai cittadini a infrastrutture elettriche digitali in grado di apportare benefici all’intera catena del valore e a una maggiore integrazione delle energie rinnovabili.

E ancora, nel settore sanitario, le infrastrutture digitali sono fondamentali per progredire nell’e-health, con opportunità che vanno dal monitoraggio e assistenza digitale alla conduzione di sperimentazioni a distanza. Anche il settore ferroviario, spiegano gli industriali, trarrebbe vantaggio da investimenti nel 5G, migliorando la sicurezza e l’esperienza dei passeggeri.

Tuttavia, i firmatari avvertono che affinché questo futuro possa concretizzarsi è necessario iniziare a plasmarlo già da ora

“La base industriale dell’Europa è forte e solida, ma richiede alti livelli di investimento e condizioni politiche adeguate affinché ogni settore possa crescere, innovare e rimanere competitivo a livello globale. La connettività non fa eccezione. Come industria europea, abbiamo bisogno di una maggiore collaborazione e di investimenti in connettività affidabile, sicura, resiliente e di alta qualità, oltre che di investimenti in infrastrutture informatiche”, concludono.

Il testo integrale della lettera degli industriali europei alla Commissione

Di seguito vi riportiamo il testo integrale della lettera.

Open letter dei leader industriali europei su digitalizzazione, connettività e competitività

L’Europa si avvicina alla metà del nuovo secolo in un contesto geopolitico instabile e con prospettive economiche incerte. Ci attendono grandi sfide e opportunità che richiedono all’Europa di abbracciare la digitalizzazione per le sue società e  per la sue economie. Lo sviluppo e l’implementazione dell’innovazione digitale sono fondamentali per aumentare la competitività dell’Europa. In questo contesto, una connettività più efficiente sta alla base della digitalizzazione, fattore chiave per la produttività e la decarbonizzazione in tutti i settori.

In un recente White Paper, la Commissione Europea ha osservato che “il futuro della competitività di tutti i settori dell’economia europea dipende dalle infrastrutture e dai servizi di rete digitali avanzati, che costituiscono la base per una crescita del PIL globale compresa tra 1 e 2 trilioni di euro”. Gli obiettivi del Decennio Digitale prevedono che le nuove reti 5G e FTTH o i satelliti raggiungano quasi ogni angolo d’Europa entro il 2030, in modo che nessun cittadino e nessuna impresa rimanga indietro. I capi di governo, nelle recenti dichiarazioni finali del Consiglio europeo, hanno anche osservato che “la trasformazione digitale delle imprese, del governo e della società richiede un vero mercato unico dei servizi e dei dati digitali, incoraggiando e facilitando gli investimenti nelle infrastrutture digitali come il 5G e il 6G, e l’applicazione di tecnologie digitali rivoluzionarie come l’IA, la blockchain, l’informatica quantistica e la tecnologia della realtà immersiva”.

Negli ultimi dieci anni, secondo la  European Round Table for Industry, gli operatori di telecomunicazioni hanno investito 500 miliardi di euro per aggiornare ed espandere le reti europee. Mario Draghi – che ha appena diffuso la sua importantissima relazione sulla competitività  The future of European competitiveness – ci ha ricordato che, nonostante gli sforzi, gli “investimenti pro capite nelle telecomunicazioni sono la metà di quelli degli Stati Uniti e siamo in ritardo nella diffusione del 5G e della fibra ottica”.

Per questo motivo concordiamo con l’analisi della Commissione, secondo cui è necessario fare di più per risolvere la situazione e sosteniamo le azioni volte a migliorare gli investimenti nella connettività e nella digitalizzazione in tutto il continente.

La posta in gioco per l’economia europea va ben oltre il futuro di un singolo settore. Lo ha sottolineato l’ex Presidente del Consiglio italiano Enrico Letta nella sua Relazione di alto livello, quando ha osservato che “la mancanza di integrazione nei settori finanziario, energetico e delle telecomunicazioni è una delle ragioni principali del declino della competitività dell’Europa”. Se non creiamo subito le condizioni per un forte aumento degli investimenti nelle reti, l’intero tessuto industriale europeo ne risentirà.

Oggi le imprese europee investono nella digitalizzazione dei processi, nell’applicazione dell’intelligenza artificiale e nella realizzazione della visione di “Industria 4.0”, ma ciò non può essere realizzato senza una connettività innovativa. Per dirlo con le parole di Enrico Letta: “tecnologie come il 5G (6G in futuro), l’IoT, il web3.0, l’edge – cloud computing o l’AI creeranno opportunità economiche completamente nuove.  Naturalmente, la diffusione di queste tecnologie si basa sulle reti, che forniranno nuove capacità, come una maggiore potenza di calcolo o diversi livelli di latenza”. Essendo la patria di alcuni dei principali produttori di telecomunicazioni del mondo, l’Europa è stata una forza motrice importante nel promuovere l’innovazione delle reti. Tuttavia, per costruire la leadership tecnologica europea che offra una connettività affidabile e avanzata è necessario un maggiore supporto.

Sono in gioco moltissimi casi d’uso, in tutti i settori dell’economia e della società: vorremmo offrire alcuni esempi della portata e della gamma di tali casi d’uso.

Nel settore della mobilità, connettività e servizi sicuri possono contribuire a rendere i trasporti più affidabili e meno inquinanti. Nel mercato interno dell’energia dell’UE, le reti più intelligenti e l’intelligenza artificiale possono apportare benefici all’intera catena del valore, dalla produzione alla trasmissione, distribuzione e commercializzazione. Ciò comprende la disponibilità di tecnologie per la connettività ad alta velocità disponibili nei siti di produzione di energia rinnovabile sul territorio, o soluzioni che abilitino una gestione intelligente dei consumi per ridurre i picchi di domanda.

Nelle energie rinnovabili, la modernizzazione e l’espansione dell’infrastruttura di rete possono garantire la trasmissione, l’elaborazione e l’utilizzo di grandi volumi di dati per i contatori intelligenti e per soddisfare le flessibilità della domanda. Nel settore sanitario, le infrastrutture digitali sono fondamentali per progredire nell’e-health, con opportunità quali il monitoraggio e l’assistenza digitale, la conduzione di sperimentazioni a distanza, la disponibilità di soluzioni di intelligenza artificiale che consentono di scoprire, produrre e fornire più rapidamente i farmaci.. Nel settore ferroviario, è necessario investire nel 5G per il Future Railway Mobile Communication System (FRMCS) e per migliorare i servizi ai passeggeri. Il 5G e l’FRMCS offriranno comunicazioni sicure, efficienti e ad alta capacità per la modernizzazione e la sicurezza delle ferrovie, oltre a una connettività affidabile a bordo, rendendo più soddisfacente l’esperienza dei passeggeri.

Le reti di connettività consentiranno anche l’utilizzo dell’IA in tutti i settori, dalle classiche previsioni e raccomandazioni alle reti aziendali intelligenti, agli assistenti digitali e ai modelli di IA generativa. Inoltre, un’attuazione armonizzata e favorevole all’innovazione dell’AI Act europeo sarà essenziale per lo sviluppo dell’IA in Europa.

Le reti private 5G, in particolare, possono dare impulso all’automazione industriale collegando applicazioni pesanti in vari settori. Queste applicazioni funzionano in ambienti difficili e remoti, consentendo un’implementazione digitale più ampia e semplice nei siti industriali. Sono inoltre necessari maggiori investimenti per combattere la criminalità informatica, con l’impegno di tutte le parti interessate e in modo armonizzato in tutto il mercato unico: dobbiamo proteggere le infrastrutture critiche come le reti elettriche e le attività economiche indispensabili come quelle del settore finanziario.

La base industriale dell’Europa è forte e solida, ma richiede alti livelli di investimento e condizioni politiche adeguate affinché ogni settore possa crescere, innovare e rimanere competitivo a livello globale. La connettività non fa eccezione. Come industria europea, abbiamo bisogno di una maggiore collaborazione e di investimenti in connettività affidabile, sicura, resiliente e di alta qualità, oltre che di investimenti in infrastrutture informatiche.

Ecco perché noi, in qualità di CEO leader di aziende europee, riteniamo che sia urgente agire ora e plasmare il futuro dell’infrastruttura digitale europea. È in gioco la competitività europea.

Accogliamo con favore il lancio dell’ EC White Paper e riteniamo che sia essenziale garantire che le esigenze e le proposte di tutte le industrie siano prese in considerazione nel lavoro previsto per il futuro. Solo così gli sforzi degli attori europei potranno essere sostenibili e di successo.

Firmano la lettera aperta: 

Aiman Ezzat, CEO, Capgemini

Börje Ekholm, President & CEO, Ericsson

Christian Klein, CEO and the Chairman of the Executive Board, SAP SE

Christian Sewing, CEO, Deutsche Bank

Cláudia Azevedo, CEO, Sonae

Claudio Descalzi, CEO, Eni S.p.A.

Flavio Cattaneo, CEO, Enel

Gonzalo Gortázar Rotaeche, Consejero Delegado (CEO), CaixaBank, SA

Ignacio S. Galán, Executive Chairman, Iberdrola

Leonhard Birnbaum, CEO, E.ON SE

Luca de Meo, CEO, Renault Group

Markus Krebber, CEO, RWE AG

Michael Strugl, CEO, VERBUND

Óscar García Maceiras, CEO, Inditex, S.A.

Pekka Lundmark, President & CEO, Nokia Corporation

Peter Herweck, CEO, Schneider Electric

Richard Lutz, Chairman of the Management Board and CEO, Deutsche Bahn AG

Robert Falck, CEO, Einride

Roland Busch, President and CEO, Siemens AG

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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