“Essere la prima donna alla guida del più importante e grande centro di ricerca del paese è una sfida e una responsabilità senza precedenti ma anche un cambio di passo e di prospettiva. Confido sull’aiuto e sulla collaborazione di tutte le ricercatrici e ricercatori dell’ente, perché insieme dobbiamo riportare al centro dell’attenzione sociale, economica e politica la ricerca, unico volano per la ricostruzione del Paese e il futuro dei giovani”. Le prime parole di Maria Chiara Carrozza, dopo la nomina come prima presidente donna del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sono già un manifesto di quelle che saranno le sfide che l’attendono.
D’altra parte il ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa l’ha nominata affinché il CNR: “torni a essere nel pieno delle sue funzioni organizzative e gestionali – spiega in una nota – oltre che scientifiche. E la neoeletta ha tutte le competenze necessarie per gestire il più importante centro scientifico italiano. Il ruolo che questo ente sarà chiamato a svolgere nei prossimi anni sarà strategico per la crescita di tutto il Paese e per la competitività internazionale: dovrà essere un vero motore, in modo trasversale su tante tematiche e settori, per valorizzare e fare emergere le tante potenzialità che esistono nel sistema della ricerca italiana”.
Indice degli argomenti
Ministro dell’Università e Rettrice della Sant’Anna, ecco chi è Maria Chiara Carrozza
Maria Chiara Carrozza può vantare un’esperienza nella gestione della ricerca sia a livello nazionale che internazionale: ha ricoperto il ruolo di ministro Istruzione, Università e Ricerca nel 2013, ma anche una forte competenza nel settore delle tecnologie avanzate, maturata alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che l’ha portata ad essere considerata una delle 25 donne della robotica a livello internazionale nel 2017.
Nata a Pisa nel 1965 Carrozza si è laureata in Fisica e ha conseguito il dottorato in Ingegneria alla Scuola Superiore Sant’Anna dove è stata la la più giovane rettrice italiana e dove, oggi, è professore ordinario di Bioingegneria Industriale.
Dirige e conduce ricerche nei settori della Biorobotica, della Biomeccatronica ed è considerata uno dei principali esponenti della neuro-ingegneria della riabilitazione, oltre ad essere autrice di numerose pubblicazioni e brevetti, responsabile di progetti europei, cofondatrice di spin-off accademici, presidente di società scientifiche e di panel di esperti. E’ inoltre componente del Consiglio di Amministrazione di Piaggio e direttore scientifico dell’IRCSS Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus.
Le congratulazioni del mondo scientifico
Molte, ovviamente, le parole di congratulazioni per la nomina arrivate dal mondo politico accademico e scientifico. “È un bellissimo messaggio che il nuovo presidente del Cnr sia una donna – ha detto alle agenzie l’ex presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche Massimo Inguscio – sono entusiasta per l’ottima scelta caduta su una ricercatrice autorevolissima dal punto di vista scientifico e che ha dimostrato di saper assumere incarichi di responsabilità. Nell’ente lavorano tante ricercatrici, molte con ruoli importanti di direzione, ed è giusto che dopo 98 anni di storia del Cnr a capo dell’ente ci sia una donna”.
Un’ottima notizia anche per la rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna, Sabina Nuti, che ha parlato di una nomina che: “Può dare un nuovo impulso alla ricerca scientifica del nostro paese. Mai come in questo momento la ricerca scientifica deve tornare ad assumere un ruolo centrale quale asset fondamentale su cui investire per superare la fase di emergenza che l’Italia e il mondo vivono da oltre anno. Con questa scelta compiuta dalla ministra Cristina Messa si sottolinea il ruolo della ricerca scientifica e delle donne per il futuro del nostro Paese”.
“E’ sicuramente un ottima notizia per il CNR e per l’Italia, ma è anche una grande soddisfazione per tutti noi robotici che abbiamo condiviso con lei tanti anni di lavoro in un settore che si vede così pienamente riconosciuto all’avanguardia scientifica”, ha ricordato Antonio Bicchi, presidente di I-Rim, l’Istituto della Robotica e delle Macchine Intelligenti. “A Maria Chiara, che anche recentemente ha dimostrato la dedizione alla nostra comunità come Program Chair di I-Rim 2020, un grande augurio nell’interesse di tutta la ricerca italiana”.