Buone notizie per il sistema industriale italiano che, anche, a marzo, vede proseguire la crescita congiunturale del fatturato. Su base trimestrale, spiega la nota Istat su fatturato e ordinativi dell’industria, l’indice segna un risultato positivo sia per la componente interna sia per quella estera e l’incremento è diffuso a tutti i principali raggruppamenti di industrie, ad eccezione di quello dell’energia.
Nel confronto tendenziale sui dati grezzi, invece, i maggiori apporti positivi provengono dal settore delle macchine di impiego generale e dall’industria del cuoio, in particolare per articoli da viaggio e borse, mentre il comparto degli autoveicoli e il settore farmaceutico forniscono i contributi più negativi alla dinamica dell’indice generale. Al netto della componente di prezzo, il settore manifatturiero evidenzia una crescita congiunturale sia su base mensile sia su base trimestrale
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Cala il mercato interno ma cresce molto l’estero
A marzo si stima che il fatturato dell’industria aumenti in termini congiunturali dello 0,3%, proseguendo la dinamica positiva registrata nei due mesi precedenti. Nel primo trimestre l’indice complessivo è cresciuto dello 0,9% rispetto all’ultimo trimestre del 2018.
Anche gli ordinativi registrano a marzo un incremento congiunturale del 2,2%, mentre nella media del primo trimestre del 2019 sono rimasti invariati rispetto al quarto trimestre dello scorso anno.
La dinamica congiunturale del fatturato è sintesi di una contenuta flessione del mercato interno (-0,3%) e di un sostenuto aumento di quello estero (+1,5%). Per gli ordinativi l’incremento congiunturale riflette una leggera contrazione delle commesse provenienti dal mercato interno (-0,5%) e una marcata crescita di quelle provenienti dall’estero (+6,2%).
Aumentano i beni intermedi, bene i macchinari, cala il farmaceutico
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a marzo gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale dello 0,9% per i beni intermedi e dello 0,1% per i beni di consumo; i beni strumentali restano sullo stesso livello del mese precedente mentre l’energia registra una lieve riduzione dello 0,3%.
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21, contro i 22 di marzo 2018), il fatturato totale cresce in termini tendenziali dell’1,3%, con incrementi dello 0,2% sul mercato interno e del 3,5% su quello estero.
Con riferimento al comparto manufatturiero, il settore dei macchinari e attrezzature e quello della gomma, plastica e minerali non metalliferi registrano la crescita tendenziale più rilevante (+7,9%), mentre l’industria farmaceutica mostra il calo maggiore (-10,3%).
In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce del 3,6%, con riduzioni su entrambi i mercati (-4,4% quello interno e -2,4% quello estero). La maggiore crescita tendenziale si registra nelle industrie tessili (+4,6%), mentre il peggior risultato si rileva nell’industria farmaceutica (-12,9%).
Ma nell’Eurozona cala la produzione industrale
A marzo, però, frena ancora, per il secondo mese consecutivo, la produzione industriale dell’Eurozona. Secondo i dati di Eurostat, l’Istituto di Statistica dell’Unione Europea, la zona euro ha registrato un calo mensile dello 0,3%.
Su base annua, invece, la produzione ha registrato una flessione dello 0,6%, Per quanto riguarda l’Europa dei 28, su base mensile si è registrato una contrazione dello 0,1%, mentre su anno la produzione ha registrato una salita dello 0,4%.