InvestEU, la Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti sbloccano miliardi di investimenti in tutta l’UE

La Commissione Europea ha firmato nuovi accordi con la Banca europea per gli investimenti (BEI) e il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) relativi al programma InvestEU, che punta a favorire la ripresa dell’economia dell’Unione dopo la pandemia di Covid-19, promuovendo sostenibilità, digitalizzazione e resilienza. Gli accordi firmati riguardano aspetti cruciali del programma e sbloccano miliardi di euro per finanziare gli investimenti delle imprese in tutta Europa.

Pubblicato il 07 Mar 2022

Commissione europea

Attirare finanziamenti pubblici e privati con l’obiettivo di mobilitare almeno 372 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi entro il 2027: è questo l’obiettivo del programma InvestEU promosso dalla Commissione Europea, che ha raggiunto una nuova importante fase del suo sviluppo.

La Commissione Europea ha infatti firmato diversi accordi relativi alla garanzia e all’Advisory Hub (due importanti strumenti del programma) con la Banca europea per gli investimenti (BEI) e il Fondo europeo per gli investimenti (FEI).

InvestEU è il più grande pacchetto di incentivi mai adottato dall’Unione Europea e ha l’obiettivo di promuovere la ripresa dell’Unione Europea dopo la pandemia di Covid-19, facendo leva sulla transizione digitale e green.

Il programma consta di tre componenti: il Fondo InvestEU, l’Advisory Hub InvestEU e il portale InvestEU. Fornendo una garanzia di bilancio dell’UE di 26,2 miliardi di euro a sostegno delle operazioni di finanziamento e di investimento, il programma InvestEU attirerà finanziamenti pubblici e privati con l’obiettivo di mobilitare almeno 372 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi entro il 2027, a beneficio di persone ed imprese di tutta Europa.

Oltre a garantire volumi di investimento significativi, si concentrerà sul consentire il finanziamento degli investimenti che forniscono il massimo impatto per gli obiettivi politici prefissati.

Il gruppo BEI (composto dalla BEI e dal FEI) attuerà il 75% della garanzia del bilancio UE (19,65 miliardi di euro) e la stessa quota del bilancio consultivo nell’ambito dell’InvestEU Advisory Hub.

Oltre alla BEI e al FEI, che sono i principali partner di attuazione, le istituzioni finanziarie internazionali attive in Europa e le banche nazionali di promozione potranno utilizzare una quota della garanzia (25% in totale) per sostenere schemi di investimento e progetti.

I primi progetti InvestEU dovrebbero ricevere una garanzia InvestEU già in aprile, dopo essere stati presentati al Comitato per gli investimenti.

Come funzionerà e a cosa si ispira il Fondo InvestEU

Il Fondo InvestEU fornirà all’UE un finanziamento cruciale a lungo termine, che affiancherà gli investimenti privati. L’accordo di garanzia firmato oggi determina le regole per la concessione della garanzia di bilancio dell’UE e per la sua attuazione da parte della BEI e del FEI.

Le operazioni che beneficiano della garanzia di bilancio dell’UE finanzieranno investimenti in quattro aree politiche a sostegno degli obiettivi dell’UE in materia di sostenibilità, eccellenza scientifica e inclusione sociale:

  • infrastrutture sostenibili
  • ricerca, innovazione e digitalizzazione
  • piccole e medie imprese (PMI) e small mid-caps
  • investimenti sociali e competenze

Almeno il 30% di tutti gli investimenti saranno effettuati in aree che sostengono direttamente la transizione verde dell’Europa.

Il programma InvestEU si basa sul modello di successo del Piano di investimenti per l’Europa e il suo Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI), che combina 13 strumenti finanziari dell’UE disponibili nell’ambito del precedente quadro finanziario pluriennale (MFF) in un unico strumento integrato e copre una gamma più ampia di settori politici rispetto all’EFSI.

L’impatto dei prestiti EFSI è stato significativo: l’EFSI ha superato le aspettative e finora ha mobilitato 546,5 miliardi di euro in investimenti, a beneficio di oltre 1,4 milioni di PMI.

Il ruolo dell’InvestEU Advisory Hub nell’aiutare i progetti ad ottenere finanziamenti

Sulla base del successo del Polo europeo di consulenza sugli investimenti e di altri programmi di consulenza, la BEI e la Commissione europea hanno anche firmato un accordo per la fornitura di competenze tecniche, finanziarie e strategiche ai promotori di progetti, alle autorità regionali e nazionali e agli intermediari finanziari nel quadro del Polo consultivo InvestEU.

L’Advisory Hub, gestito dalla Commissione europea e operante con la BEI come principale partner consultivo, fornirà un punto di accesso per la domanda di assistenza finanziaria e tecnica, attingendo al know-how di tutto il Gruppo BEI.

Lavorando in tutte e quattro le finestre politiche di InvestEU, l’Advisory Hub sosterrà, tra l’altro, i promotori del settore pubblico e privato nell’identificazione, preparazione e attuazione di progetti di investimento garantiti da InvestEU e di piattaforme di investimento in tutta l’Unione.

“La quantità di investimenti che dovremo affrontare nei prossimi anni è davvero immensa. E sono molto fiducioso che InvestEU si rivelerà uno strumento inestimabile per aiutarci ad affrontare questa sfida”, commenta Paolo Gentiloni, Commissario per l’Economia.

“Oggi apriamo un nuovo capitolo nella storia della partnership di successo della Commissione europea con il Gruppo BEI: costruire infrastrutture sostenibili, guidare l’innovazione, sviluppare competenze orientate al futuro e alimentare la crescita delle PMI”, aggiunge.

“Combinando i fondi pubblici con la nostra esperienza e capacità di assunzione del rischio, possiamo mobilitare con successo investimenti su larga scala, sia pubblici che privati, che sosterranno l’Europa nella sua ripresa dalla crisi Covid-19 e nella transizione verso un’economia verde e sostenibile”, commenta Teresa Czerwińska, Vicepresidente della Banca europea per gli investimenti.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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