Economia

Industria in affanno, turismo in salute: il quadro economico disegnato dal Centro Studi di Confindustria

La situazione economica italiana nel secondo trimestre del 2023 registra un andamento stabile con un’industria debole, costruzioni in calo e un aumento del costo del credito. Tengono solo i servizi, trainati dal turismo. Sul fronte internazionale, Germania in recessione (ma con l’industria in recupero)

Pubblicato il 30 Lug 2023

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Nel secondo trimestre del 2023 l’economia italiana si è dimostrata debole, tenuta in piedi solo dai servizi – in particolare il turismo – mentre industria e costruzioni sono in flessione. L’analisi del Centro Studi di Confindustria sottolinea in particolare l’impatto della stretta creditizia sugli investimenti e evidenzia alcune situazioni critiche anche sullo scenario internazionale.

La stretta creditizia

Un ruolo importante, sottolinea il rapporto del Centro Studi di Confindustria, lo ha avuto l’aumento dei tassi di interesse, che ha reso più costoso il credito per imprese e famiglie.

Credito che è anche più difficile da ottenere: le indagini Istat e Banca d’Italia mostrano un irrigidimento dei criteri di offerta (costi, ammontare, scadenze, garanzie).

Una quota significativa di imprese non ottiene credito (6,0%), soprattutto perché rinuncia per le condizioni onerose (56,3%).

Industria in frenata, tengono i servizi

L’industria italiana sta attraversando un periodo di significativa contrazione.

Nonostante il rimbalzo di maggio, la produzione industriale è in netta contrazione dall’inizio dell’anno (-1,9%).

In particolare, la manifattura ha registrato un calo del -2,4%, con l’unica eccezione rappresentata dai mezzi di trasporto, che hanno mostrato una controtendenza positiva con un +3,0%.

Anche le prospettive future appaiono deboli: a giugno, l’indice PMI manifatturiero ha continuato a ridursi, indicando un forte calo (43,8 considerando che 50 indica un giudizio neutro).

A luglio, la fiducia delle imprese ha proseguito la sua discesa, segnalando un clima di incertezza e preoccupazione nell’industria italiana.

Calo per i beni strumentali

Nel corso dei primi cinque mesi del 2023 si è registrato un calo del 2,6% nella produzione di beni strumentali.

Le informazioni qualitative indicano che, durante il secondo trimestre, si è verificato un peggioramento delle condizioni per gli investimenti, con un saldo che è passato da -18,1 a -20,4.

Costruzioni in contrazione

Il settore delle costruzioni ha registrato il secondo calo consecutivo a maggio (-0,7%), con un -4,3% da inizio anno.

Il calo del comparto ha riflessi anche sull’industria, considerando che tra i consumi dell’edilizia il 30% sono beni manifatturieri.

Bene il Turismo

Tengono invece i servizi, trainati dal turismo.

La spesa degli stranieri in Italia a maggio registra un +13,2% sul 2022 e i passeggeri in aeroporto sono nel 2° trimestre sopra i livelli del 2019.

Il contesto internazionale

Anche l’export di beni è in calo, con una riduzione dell’export italiano a maggio di -0,3% a prezzi correnti.

A livello internazionale, la Germania è attualmente in recessione, ma gli analisti prevedono che sia un fenomeno di breve durata: nel 2024 è già attesa una ripresa (tra +1,1% e +1,2%). La causa dell’attuale crisi sarebbe nel calo dei consumi privati legato all’erosione del potere d’acquisto dovuta allo shock inflazionistico. L’industria invece sta tenendo (+1,2% annuo la produzione a gennaio-maggio) con il settore automotive in recupero.

Gli Stati Uniti sono in crescita, con un aumento del PIL del +0,6% nel secondo trimestre, nonostante una contrazione della produzione a giugno, grazie al buon andamento dei consumi, pubblici e privati, e degli investimenti.

In Cina prosegue la crescita della manifattura, ma i prezzi sono fermi e ci sono timori su un possibile rischio di deflazione. Anche in India prosegue la forte crescita della produzione.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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