Open Innovation

Tre milioni di euro da Banca Sella per favorire progetti di open innovation

I fondi verranno impiegati dall’incubatore dpixel per realizzare sei programmi di accelerazione in tre anni, ciascuno dei quali dedicato a una determinata filiera industriale o territoriale tramite cui selezionerà e investirà in 60 startup per perfezionare il modello di business e verificare la validità delle tecnologie utilizzate. Al tempo stesso l’incubatore affiancherà le aziende partner nel processo di contatto con le startup, per supportare i loro processi di trasformazione e innovazione

Pubblicato il 24 Mag 2021

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Secondo i dati dell’Osservatorio Open Innovation e Corporate Venture Capital promosso da Assolombarda, sono oggi più di 8.000 le imprese italiane che guardano al mercato delle startup, tanto che le imprese corporate rappresentano la principale fonte di finanziamento per le startup stesse. Tra settembre 2018 e 2020 il numero delle quote dei soci corporate che hanno investito in startup innovative è aumentato dell’83,7%.

Al fine di sostenere l’open innovation nelle imprese italiane e rafforzare la propria presenza nel comparto dei seed capital (i fondi per lanciare nuove attività), la capogruppo Banca Sella Holding investe 3 milioni di euro che l’incubatore certificato dpixel utilizzerà per accelerare 60 startup tecnologiche in tre anni e metterle in contatto con le imprese di tutti i settori produttivi di modo da migliorare i processi, realizzare soluzioni e servizi innovativi e definire modelli di business alternativi nei diversi mercati di riferimento.

I fondi verranno impiegati dall’incubatore per realizzare sei programmi di accelerazione, ciascuno dei quali dedicato a una determinata filiera industriale o territoriale e tramite cui selezionerà, investirà e supporterà le startup per perfezionare il loro modello di business e verificare la validità delle tecnologie utilizzate. Al tempo stesso l’incubatore affiancherà le aziende partner nel processo di contatto con le startup, per supportare i loro processi di trasformazione e innovazione.

“Per le imprese italiane è diventato imprescindibile interagire con le startup e con le soluzioni innovative che esse propongono, per innovarsi costantemente e rimanere competitive anche in periodi complessi e di forte trasformazione” spiega Andrew Vasko, responsabile Transformation del gruppo Sella “impegnato nello sviluppo di un ecosistema dell’innovazione per supportare le aziende, soprattutto in un momento così complesso, a identificare e validare le opportunità offerte dalle startup, prima di decidere di investire grandi risorse, facendo leva sulla flessibilità e la velocità, punti di forza delle startup”.

L’innovazione aziendale passa anche attraverso l’incontro con startup emergenti

Nel corso di 16 settimane, le startup selezionate per partecipare al programma riceveranno servizi di mentoring, il know-how necessario per affinare il loro progetto e i capitali – fino a 75mila euro – necessari per svilupparlo. Le imprese partner dell’iniziativa, invece, avranno modo di orientare la fase di scouting delle startup sulla base dei fabbisogni espressi e successivamente potranno avviare collaborazioni con le startup selezionate. Per ciascuna iniziativa verranno selezionati 10 team che accederanno al programma, da cui ne verranno scelti 5 che saranno supportati nelle fasi d’incontro ed eventuale collaborazione con le imprese partner.

Questo percorso rappresenta una vera opportunità per co-sviluppare una soluzione ad un proprio problema specifico accedendo alle migliori competenze offerte dalle startup. La partecipazione alle diverse fasi del programma, dallo scouting alle selezioni successive, permette inoltre di contribuire a orientare al meglio la ricerca su ambiti di proprio interesse. Il primo dei sei programmi di accelerazione, “Retail for the Future”, ha aperto a marzo la selezione delle imprese partner e ha come obiettivo di individuare e far crescere le migliori startup a livello europeo nel settore retail per accelerarle e sostenerle nello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative da applicare ad imprese corporate operanti in tale ambito.

Come sottolinea Stefano Azzalin, CEO di dpixel “AI, Big data, Deep and Machine learning, Cloud computing, IoT, Virtual reality e blockchain sono solo alcuni dei driver che orienteranno la ricerca e la selezione dei team imprenditoriali. Le startup dovranno dimostrare non solo padronanza nel dominio tecnologico, ma soprattutto la capacità di portare soluzioni in grado di dare risposte reali e concrete ai bisogni di innovazione delle aziende in termini di miglioramento dei processi, individuazione di nuovi prodotti e mercati, stravolgimento del rapporto con i clienti attraverso modelli di business alternativi”.

Immagine fornita da Shutterstock

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