Un monitoraggio e un controllo accurato e affidabile del rispetto delle normative europee in materia di trasporto su strada è possibile solo attraverso rigidi controlli di conformità che implicano la raccolta, verifica e analisi di una serie di dati relativi al conducente, al veicolo, all’operatore, al carico e al tipo di trasporto. Per questo motivo il progetto europeo KEYSTONE è volto a semplificare e migliorare i controlli di conformità per la logistica transfrontaliera – agevolando le autorità pubbliche e gli operatori logistici – attraverso la creazione di un ecosistema digitale in grado di abilitare lo scambio sicuro e controllato delle informazioni sul trasporto delle merci su gomma.
Finanziato con oltre tre milioni di euro dalla Commissione Europea e dal Governo del Regno Unito (UKRI), KEYSTONE vede Cefriel, centro di innovazione digitale del Politecnico di Milano, come capofila del progetto assieme a diversi partner europei.
Indice degli argomenti
Logistica transfrontaliera, il digitale per controlli di conformità smart
La trasformazione digitale e l’adozione di tecnologie dell’informazione emergono come una forza trainante nell’ottica di rafforzare l’applicazione della legge nella filiera della logistica. Il passaggio dalla carta al digitale, insieme a controlli mirati, rappresenta un’opportunità per migliorare l’efficienza e la trasparenza, riducendo oneri e costi amministrativi per imprese e autorità.
La digitalizzazione delle informazioni relative al conducente, veicolo, operatore, carico, l’accesso affidabile ai dati in tempo reale e lo scambio sicuro delle informazioni, uniti all’introduzione di controlli automatizzati e processi analitici, sono elementi cruciali per plasmare un moderno sistema di trasporto su strada.
KEYSTONE si propone di offrire soluzioni innovative per permettere alle autorità di controllo di accedere direttamente e in tempo reale a tutte le informazioni necessarie, elaborare e analizzare istantaneamente i dati per verificare la conformità, e trasferire in modo sicuro i risultati del controllo per contribuire alla creazione di una mobilità sostenibile.
Il progetto mira anche a stimolare gli operatori commerciali a condividere elettronicamente le proprie informazioni con le autorità, fornendo valutazioni e raccomandazioni, e supportare le autorità nell’integrazione di dati rilevanti provenienti da diverse parti interessate.
KEYSTONE e il sondaggio su requisiti e necessità per i controlli di filiera
A Novara CIM Spa, Interporto di Novara, e Cefriel, hanno incontrato istituzioni e imprese per individuare i problemi e le esigenze che le pubbliche autorità e gli operatori logistici si trovano quotidianamente ad affrontare in tema di controlli transfrontalieri di merci su gomma.
A supporto di questa fase, il consorzio del progetto KEYSTONE ha creato un sondaggio con l’intento di raccogliere le necessità e gli ostacoli che attualmente influenzano i controlli transfrontalieri effettuati dalle autorità di controllo. Il sondaggio è anonimo (non verranno raccolti dati personali) ed è aperto a tutti coloro che desiderano rimanere informati e/o partecipare attivamente alle attività del progetto per indirizzare in modo preciso e tangibile i risultati del lavoro.
Per chi fosse interessato, il sondaggio è raggiungibile a QUESTO INDIRIZZO
Tracciabilità e dati: i due elementi su cui puntare
A fine novembre si è svolta una tavola rotonda presso la sede di CIM SpA con importanti rappresentanti delle istituzioni e delle imprese. Uno dei temi emersi nel corso della discussione tra attori che quotidianamente si trovano ad affrontare problemi in tema di controlli transfrontalieri, è quello che sottolinea Sabino Metta, project manager KEYSTONE per Cefriel, ovvero la necessità di “tracciare, monitorare e ricostruire i percorsi delle merci, dei mezzi e degli autisti che attraversano diversi paesi europei”.
Un’altra richiesta delle autorità pubbliche e delle aziende di logistica presenti alla tavola, è quella che evidenzia Massimo Arnese, project manager KEYSTONE per CIM, ossia di “indirizzare le future attività nella creazione di strumenti e flussi digitali interoperabili e immediatamente fruibili”. Infatti, l’opportunità di accedere a diverse banche dati, in maniera tempestiva e affidabile, migliorerebbe la qualità dei controlli garantendo maggiori livelli di sicurezza e di contrasto alla criminalità organizzata.
Articolo originariamente pubblicato il 09 Gen 2024