Non sono in pochi a nutrire la speranza che il disegno di legge di bilancio venga migliorato nel corso del suo passaggio in Parlamento. Il DDL è attualmente all’esame della commissione bilancio della Camera dei Deputati, dove sono stati presentati migliaia di emendamenti. Gli emendamenti dovranno essere votati e approvati per poi passare al vaglio dell’Aula. Qui vediamo alcuni di quelli che toccano gli argomenti più vicini al mondo dell’industria manifatturiera.
Indice degli argomenti
Iperammortamento
Sul tema iperammortamento, l’emendamento 10.59 a firma Delrio, Moretto, Gadda, Marattin, Benamati, Boccia, Bonomo, Boschi, Cardinale, Cenni, Critelli, D’Alessandro, Dal Moro, De Micheli, Incerti, Madia, Gavino Manca, Melilli, Mor, Nardi, Navarra, Noja, Padoan, Portas, Zardini propone semplicemente la proroga di un anno di super e iperammortamento (senza quindi l’introduzione delle aliquote prevista dall’attuale testo del disegno di legge).
L’emendamento 10.14 a firma Delmastro Delle Vedove, Lucaselli, Rampelli prevede invece la proroga del solo iperammortamento, ma sempre al 250%.
Diversi emendamenti propongono di aggiungere le spese per la formazione 4.0 all’elenco delle spese incentivate (10.52 a firma Butti, Fidanza, Rotelli, Lucaselli, 10.31 e 10.44 a firma Lorenzin, 10.38 a firma Butti, Lucaselli, Rampelli, 10.11 a firma Mandelli).
Proposte di modifica anche per le merceologie oggetto dell’agevolazione dell’iperammortamento. L’emendamento 10.6 a firma Mandelli e il 10.24 a firma Del Barba propongono di aggiungere alla voce Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità dell’allegato A la voce “i sistemi per la cyber sicurezza dei macchinari e delle infrastrutture, ed in particolare i beni materiali (parte hardware) dedicati alla cyber security (ad esempio i firewall industriali, Intrusion detection system, Network Intrusion Detection System, ecc.)” e di consentire la maggiorazione dell’ammortamento per l’investimento in software per la cybersecurity indipendentemente dall’acquisto dell’hardware.
L’emendamento 10.20 a firma Carfagna propone di ridurre a due le aliquote dell’iperammortamento: 300% fino a 2,5 milioni e 200% da 2,5 a 20 milioni.
Il 10.49 (Fidanza, Gemmato, Rotelli, Lucaselli) e il 10.15 (Ubaldo Pagano) propongono l’iperammortamento anche per “dispositivi, componenti, sistemi e soluzioni afferenti ai diversi ambiti applicativi dei Sistemi di Trasporto Intelligenti (ITS)” e per i relativi software.
L’emendamento 10.21 a firma Mandelli, Pella, Occhiuto, Prestigiacomo, D’Ettore, D’Attis, Cannizzaro, Paolo Russo, Squeri propone di allargare l’elenco contenuto nell’allegato A anche a Dispositivi digitali e sensoristica per favorire la fruizione di contenuti, facilitare l’interazione con l’utente, e personalizzare prodotti e servizi; Sistemi innovativi di illuminazione in grado di migliorare l’esperienza del consumatore e ridurre i costi di gestione; Sistemi di eye tracking finalizzati allo studio del consumatore/utente; Dispositivi per misurare la performance dell’attività e l’analisi dei flussi; Espositori e layout collegati digitalmente a sistemi gestionali e magazzino; Camerini digitali intelligenti per facilitare l’esperienza di acquisto del cliente; Sistemi di locker per favorire il click and collect; Macchine automatiche di vendita interconnesse a sistemi di pagamento digitali e a sistemi di tracciabilità, rilevazione ed invio delle informazioni fiscali, gestibili anche da remoto.
Gli emendamenti 10.13 (Fiorini, Cortelazzo, Mazzetti, Mandelli, Occhiuto) e 10.29 Benamati, Moretto, Bonomo, Gavino Manca, Mor, Nardi, Noja, Zardini propongono che si considerino agevolabili, con le modalità ordinarie, anche gli investimenti in beni immateriali di cui all’Allegato B realizzati mediante soluzioni di cloud computing.
Il 10.01 (Rizzetto, Lucaselli, Rampelli, Bucalo, Zucconi) e il 10.08 (Mandelli, Cannizzaro, D’Attis, D’Ettore, Occhiuto, Pella, Prestigiacomo, Paolo Russo) propongono di estendere l’iperammortamento anche ai redditi provenienti dall’esercizio di arti e professioni.
Superammortamento
Diversi emendamenti sono dedicati alla proroga del superammortamento, al momento assente dalla legge di Bilancio. Si tratta del 10.4 (Gusmeroli, Centemero, Cavandoli, Covolo, Gerardi, Ferrari, Alessandro Pagano, Paternoster, Tarantino, Patassini, Bellachioma, Vanessa Cattoi, Cestari, Pretto, Frassini, Ribolla, Tomasi), che propone il superammortamento al 150% per gli investimenti fino a 516.000 euro; del 10.1 della commissione Finanza e del 10.57 (Gusmeroli, Centemero, Cavandoli, Ferrari, Covolo, Gerardi, Alessandro Pagano, Paternoster, Tarantino, Trano) che propongono invece agevolazioni al 150% per gli investimenti fino a 516 euro.
L’emendamento 10.25 a firma Brunetta, Occhiuto, Mandelli, Prestigiacomo, D’Attis, D’Ettore, Cannizzaro, Pella, Paolo Russo, Cassinelli propone la proroga del superammortamento per un anno al 130% e per il secondo anno al 120%.
L’emendamento 10.35 (Rizzetto, Lucaselli, Rampelli, Zucconi), il 10.28 (Marco Di Maio), il 10.22 (Mandelli, Pella, Occhiuto, Prestigiacomo, D’Ettore, D’Attis, Cannizzaro, Paolo Russo, Squeri) propongono la proroga di un anno del superammortamento alle condizioni attuali.
L’emendamento 10.46 (Fidanza, Rotelli) propone che tutte le imprese che nel 2019 sostengono costi per l’utilizzo, comprensivo della relativa connettività, di accesso ad un sistema virtualizzato, condiviso e configurabile di risorse a supporto di processi produttivi e di gestione della produzione e/o della supply chain, si vedano attribuito un credito d’imposta nella misura del 40 per cento delle spese sostenute e per un periodo comunque non superiore a cinque anni.
Formazione 4.0
Gli emendamenti 10.42. (Lorenzin, Toccafondi, Soverini), 10.55 (Colucci, Lupi, Tondo), 10.17 (Porchietto, Barelli, Bendinelli, Carrara, Fiorini, Della Frera, Polidori, Squeri) propongono il rinnovo del credito d’imposta per la formazione 4.0 per altri due anni.
L’emendamento 10.04 (Delrio, Moretto, Marattin, Benamati, Boccia, Bonomo, Boschi, De Micheli, Madia, Gavino Manca, Melilli, Mor, Nardi, Navarra, Noja, Padoan, Zardini) porpone l’estensione del credito di imposta per la formazione 4.0 per ulteriori tre anni.
L’emendamento 13.016 (Sozzani, Zangrillo, Polverini, Fiorini) e 13.017 (Crosetto, Caretta, Ciaburro) chiedono la proroga per un solo anno
Mini-Ires e altre agevolazioni fiscali
L’emendamento 6.02 a firma Crosetto, Meloni, Lollobrigida, Lucaselli propone che “Ai fini delle imposte sui redditi delle persone fisiche, qualora il reddito d’impresa ovvero di lavoro autonomo ecceda quello dichiarato nel periodo d’imposta precedente, l’eccedenza concorre alla formazione del reddito imponibile complessivo nella misura del cinquanta per cento. La disposizione si applica esclusivamente per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2018”.
Una riduzione generalizzata delle aliquote IRPEF è invece oggetto degli emendamento 6.027 e 6.028 a firma Lucaselli che richiede di ridurre le tre aliquote IRPEF attualmente vigenti secondo questo schema: dal 23% al 22%, dal 27% al 26% e dal 38% al 35% (o dal 38% al 37%).
Dello stesso deputato l’emendamento 7.04 propone che “In via sperimentale, in deroga a quanto previsto dall’articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, per gli anni 2019, 2020 e 2021, l’aliquota sul reddito delle persone fisiche, per la parte di reddito pari alla differenza tra quanto dichiarato nell’anno d’imposta in corso e quanto dichiarato nell’anno d’imposta precedente, è determinata in un’aliquota unica fissata al 15 per cento”.
In tema mini-Ires, l’emendamento 8.35 a firma Lorenzin chiede che, oltre ai beni strumentali e alle nuove assunzioni, la mini Ires si applichi anche agli “investimenti effettuati per favorire la transizione verso reti di comunicazione elettronica di quinta generazione”.
L’emendamento 8.3 a firma Pallini, Faro, Adelizzi, Angiola, Buompane, D’Incà, Donno, Flati, Gubitosa, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Manzo, Misiti, Sodano, Trizzino, Zennaro propone invece di aggiungere le “spese relative alla formazione ed allo sviluppo professionale del personale dipendente purché tali spese siano a totale carico dell’impresa”.
L’emendamento 8.28 a firma Boldrini, Fassina, Pastorino propone che per le assunzioni di “personale dipendente femminile viene applicata un’aliquota ridotta di ulteriori due punti”.
La cedolare secca
Diversi emendamenti propongono di affiancare alla cedolare secca per gli immobili commerciali anche una “cedolare secca per locazioni a canone concordato di abitazioni in classe energetica A o B possedute da imprese”, sempre al 21%.
Altri emendamenti
C’è poi chi chiede la proroga del credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno. Numerose anche le richieste di soppressione dell’articolo che prevede la rimodulazione del credito l’imposta per le spese in ricerca e sviluppo.
Non mancano poi le richieste di estendere il “Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things, con una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021” anche a Cyber Security e Human Machine Interface.
Ipotizzata anche la possibilità per start-up innovative e PMI innovative di avvalersi di un voucher (10 milioni in tutto le risorse stanziate) per assumere di temporary Chief Executive Officer, Chief Operating Officer, Chief Marketing Officer, Chief Financial Officer.